martedì 25 ottobre 2011

INFO 25 OTTOBRE 2011



RESOCONTO RIUNIONE CON L’AMMIISTARZIONE DEL
25.10.2011

Indirizzi istituzionali per il triennio 2011-2013 dettati dal
Comitato regionale di indirizzo.

Lunga e articolata è stata la relazione della Direzione in ordine alle strategie
dettate dalla necessità di ridurre i costi, soprattutto su beni e servizi utilizzati
dall’Ente nell’esercizio delle proprie competenze.
Vi risparmio i dettagli di carattere economico per dirvi che tutto il discorso è stato
inscritto nel quadro complessivo che prevede la razionalizzazione delle strutture
laboratoristiche ed un uso ottimizzato delle sedi territoriali.
È stato previsto per il 2012 uno sbilancio di 1.500.000 di euro tra mancate entrate
e maggiori spese; per fare fronte a tutto ciò l’intervento primario è quello di
esercitare “tagli in modo indifferenziato”, per esempio realizzando economie
attraverso accorpamenti di laboratori nonché la cessione, in comodato d’uso e là
dove risulta possibile, di parte delle sedi territoriali,.
L’altra strada che l’Amministrazione intende percorrere è quella di rilanciare
l’Arpa riaffermando la propria unicità e specificità di funzioni, tagliando doppioni
di competenze frantumate in più enti quali Asl, Province, come ad esempio:
amianto, qualità dell’aria, ecc.
Un’altra linea di indirizzo è il rilancio, che si è decisamente appannato negli ultimi
anni, di attività a favore di altri soggetti non pubblici e a carattere oneroso per il
committente.
Tutto questo, che qui presentiamo in estrema sintesi, comporta come è facile
comprendere un sovvertimento dell’organizzazione facendo compiere, almeno
per ciò che concerne la riorganizzazione delle strutture laboratoristiche, nei fatti,
ad un clamoroso ritorno ai cosiddetti “quadranti” che erano una delle
caratteristiche organizzative del regolamento precedente a quello in vigore, per
non dire degli spostamenti di persone sia in termini fisici che di mansioni.
La domando che come FSI abbiamo in qualche modo posto e che ribadiamo: le
risorse non si potevano ottimizzare quando “La Grande Crisi” era ancora di là da
venire? All’esclusività delle funzioni ed alla cancellazione dei tanti inutili doppioni
di funzione che appesantiscono sia in termini operativi che economici il sistema
regionale della tutela ambientale non ci si poteva arrivare prima?
Risultato: oggi l’Amministrazione si trova nella condizione di dover decidere quasi
d’imperio su scelte che si potevano operare più serenamente in un contesto
generale meno fibrillante qual è quello attuale.
Seguiremo passo passo quali saranno le soluzioni che concretamente verranno

proposte e ve ne daremo puntualmente conto.

Avanzi di gestione fondi contrattuali 2002-2009 (ovvero esiti e conseguenze 
della causa intentata da un collega per ottenere il pagamento delle quote

d’incentivo non percepite nei periodi di lavoro a tempo determinato e nel
periodo di prova)

Il Direttore amministrativo ci ha comunicato che circa 3 giorni fa è pervenuta la
sentenza relativa al ricorso in questione, confermando ufficialmente che il giudice
di prima istanza ha condannato Arpa alla corresponsione dell’85% della quota di
produttività per i periodi a T.D. e in prova.
L’Amministrazione si dichiara pronta ad un ricorso in appello poiché la sentenza è
ritenuta “ingiusta” almeno per il quadriennio 2006-2009 (quest’ultimo
regolamentato da accordo sottoscritto dalle parti).
Quanto al dispositivo della sentenza lo stesso Direttore amministrativo ha
comunicato che sono già pervenute circa 140 richieste di riconoscimento del
beneficio di analogo tenore, ma ribadisce che ai sensi della normativa
attualmente in vigore sussiste il divieto della cosiddetta estensione del giudicato
Per meglio chiarire, le strade che gli ex colleghi hanno di fronte sono, a spanne,
le seguenti:
1. apertura di un contenzioso in via giurisdizionale per ogni singolo che
chiede il riconoscimento del medesimo beneficio;
2. al tavolo l’Organizzazione sindacale che ha patrocinato la causa in
questione (CGIL) ha chiesto l’apertura di una trattativa volta ad
estendere il beneficio agli altri richiedenti, anche in ragione del fatto
che l’Amministrazione aveva prudenzialmente accantonato (e
continua a farlo) i fondi necessari a coprire il fabbisogno per
soddisfare tutti i potenziali richiedenti il beneficio.
Su questo FSI non pone pregiudiziali, almeno in termini teorici; bisogna però
tenere conto di tutti i presupposti sopra elencati e delle possibili variabili pendenti
in presenza di un ricorso in appello da parte dell’Amministrazione.

Art.17 ccnl 1999 (passaggi all’interno della propria categoria tra
un profilo professionale e un altro)

Il giorno 24 ottobre scorso, l’Ufficio affari istituzionali e personale ha inviato a tutti 
coloro che avevano manifesto interesse a passare da una qualifica all’altra di

presentare istanza formale entro l’11 novembre p.v.
Invitiamo gli interessati a valutare attentamente quanto, peraltro correttamente,
la comunicazione riporta nel penultimo capoverso e che qui richiamiamo: “si precisa che, ai soli fini di eventuali progressioni interne nel sistema classificatorio, il passaggio orizzontale all’interno della stessa categoria di appartenenza da un profilo ad un altro comporta la perdita dell’esperienza professionale maturata nel corrispondente profilo”.
Ovvero, se per caso venisse fuori che l’Amministrazione decidesse di fare le progressioni economiche da B a BS, il coadiutore amministrativo diventato tale oggi, ai sensi di questa operazione, ha zero anzianità rispetto a chi era già coadiutore prima. Quindi se l’intento è quello di fare una progressione i potenziali interessati ci devono pensare bene, se invece la finalità principale è quella di avere un profilo attinente alle mansioni svolte è giusto presentare subito la domanda.
Al tavolo è stata reiterata la richiesta di avviare prima delle eventuali trasposizioni di qualifica procedure selettive per le progressioni interne alle categorie – per inciso diremo che quando era ancora relativamente facile farle le progressioni l’Amministrazione ha scelto di non farle, oggi quindi visto il quadro generale in cui ci muoviamo mi sembra poco probabile che decidano in tale senso – comunque vedremo cosa l’Amministrazione risponderà.
Speriamo in tempi rapidi!

Telelavoro (lavoro a distanza e a domicilio)

Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) ha presentato alla Direzione la proposta di
attivazione del telelavoro sia in postazione remota che a domicilio e riservato a
particolari situazioni di disagio personale e/o familiare; a questo proposito verrà
nominato un apposito tavolo tecnico nel quale entrerà un componete del
Comitato.
L’obbiettivo è quello di fare approvare entro l’inizio del nuovo anno il
Regolamento in questione.

Elezione dei nuovi rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

L’Amministrazione comunica che è sua intenzione procedere, secondo le
modalità previste dall’art. 46 del D.lgs 81/08, all’elezione dei nuovi RLS. Ha
precisato che sono previsti 12 rappresentati sparsi tra tutte le sedi, di cui 3 nella
sede regionale di Torino.
Vi aggiorneremo in proposito

Redatto a cura del Coordinamento
FSI-USAE di ARPA PIEMONTE