mercoledì 30 luglio 2014

flash FSI sui fondi delle dirigenza

FLASH DELLA (PEN)ULTIMA ORA (il milione ai dirigenti per ora non c'è più)

Il 24 luglio scorso vi avevamo informato, tra le altre cose, dell'accordo in fase di perfezionamento tra Amministrazione e componente sindacale della Dirigenza,  per la distribuzione dei residui ammontanti a più di un milione.
Come forse già saprete, l'accordo, PER ORA, è saltato.
Stando ad un comunicato della CGIL uscito ieri è slittato a settembre; osiamo pensare che questo momentaneo dietrofront sia anche merito (o colpa, dipende dal punto di vista!) dei tre sindacati che hanno reagito con propri distinti comunicati a questa "manovrina" francamente indecente e inaccettabile sul piano etico e della coerenza rispetto alla realtà contingente.
Anche se sul piano giuridico gli interessati hanno, probabilmente, ragioni da vantare...le nostre sono evidentemente più forti!  

Naturalmente la nostra azione di vigilanza sull'argomento non verrà meno neanche in futuro.

A margine vi ricordo che l'8 di agosto inizieranno i tavoli tecnici per il confronto sulla riorganizzazione secondo l'ipotesi illustrata il 17 luglio, i "fortunati" che saranno al lavoro ad agosto verranno prontamente aggiornati sugli esiti del primo incontro.

Buona giornata

michele lattanzio


 coordinamento Arpa
    FSI-USAE

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giovedì 24 luglio 2014

CRONACA DI UNA CALDA ESTATE… …..MA NON IN SENSO METEOROLOGICO



TORINO, 24 luglio 2014

             CRONACA DI UNA CALDA ESTATE…
   
…..MA NON IN SENSO METEOROLOGICO

Giovedì 17 luglio l’Amministrazione ha convocato OO.SS. e RSU per illustrare il  piano di azione rispetto alla riorganizzazione dei laboratori.

Diciamo subito che rispetto al 28 maggio, data dell’ultimo incontro in materia e dopo il quale non erano più trapelate indiscrezioni, oggi ci troviamo in un contesto politico mutato, ragione per cui ci è sembrato che la linea generale si sia un po’ ammorbidita, crediamo anche a causa delle molte critiche che hanno investito la Direzione all’indomani del 28 maggio da parte di OO.SS. e RSU. Non a caso nel decreto 63 pubblicato il 18 luglio, nell’approfondire il progetto elaborato dall’Ufficio di Direzione si parla di una comparazione con modelli organizzativi di altre agenzie ambientali (Lombardia, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna) alcune delle quali, è bene dirlo e al netto di ogni altra considerazione, si sono riorganizzate definitivamente già da parecchi anni, senza essere passate per un processo di continua mutazione durato la bellezza di 10 anni.

Le novità in questa versione “Arpa 99.0” si riassumono sostanzialmente in questo schema:

·       tre ambiti sovra-provinciali con quattro laboratori primari dislocati a Novara, Grugliasco, Alessandria e Cuneo.


·       due laboratori specialistici a Novara e Grugliasco, più le fantomatiche tarature ad Ivrea.


L’approccio che propone la Direzione è di tipo graduale e sembrerebbe aprire al confronto con le controparti attraverso una serie di incontri che si svolgeranno a partire dall’8 agosto e che dovrebbero concludersi, secondo lo schema proposto, il 12 settembre per poi procedere all’approvazione del piano entro il 22 settembre.

Tutto bene!!!???
Neanche per sogno, resta il fatto, a prescindere da queste novità, che  decine di lavoratori dei laboratori dovranno cambiare o sede o lavoro o l’orario di  servizio o tutte tre le cose insieme……
Questo solo per cominciare, infatti qualche giorno fa il neo-assessore al bilancio della Regione Piemonte, in un’intervista rilasciata ad un importante quotidiano nazionale, parlando tra le altre cose dell’Arpa, diceva testualmente: “…..cominciando ad esempio con l’accorpamento dei laboratori. Sono otto, possono scendere….” .
Quel cominciando detto  apparentemente per caso costituisce a nostro avviso la spia che il processo è solo all’inizio e nessuno, dicasi nessuno, è autorizzato a pensare che tutto ciò riguardi una data categoria di lavoratori e solo quelli.

Siamo certi che i cambiamenti, nel triennio che l’Amministrazione si è data per portare a compimento questo processo, riguarderanno in qualche misura tutti i lavoratori.

La nostra attesa è orientata a conoscere e a capire qual è la portata reale e complessiva di questa riorganizzazione; nello stesso articolo, citato prima, si accenna a problemi di bilancio della Regione e ai costi del personale, costi ai quali in qualche modo vorranno fare fronte.

Rispetto a questo FSI intende verificare direttamente nei confronti dell’interlocutore politico quali strategie e soluzioni che si intendano adottare.

L’Amministrazione dice che entro la fine di quest’anno verrà rifatto il Regolamento di organizzazione, a noi però sembra che manchino elementi fondamentali per capire dove realmente stiamo andando.

Non esistono nell’ordine:


1.    una relazione che illustri chiaramente gli investimenti necessari ad operare la riorganizzazione ed i risparmi che si prevedono di  realizzare in prospettiva futura e a seguito di questi interventi;

2.    un piano complessivo che illustri le dinamiche di interrelazione tra riassetto organizzativo e personale (mobilità necessarie, piano di riqualificazione dei lavoratori destinati ad altre mansioni, trend di pensionamento, assunzioni, utilizzo del telelavoro a distanza);

3.    una relazione di accompagnamento all’assetto organizzativo generale che ci si vuol dare.


 Detto questo osserviamo però (con finto stupore) come tutto ciò sia corredato da un bell’accordo tra Amministrazione e Dirigenza che prevede la distribuzione in due anni (2014-2015) di incentivi pari alla ragguardevole “sommetta” di oltre 1.000.000 di euro che, suddiviso tra i 73 dirigenti attualmente presenti, corrisponde ad un valore medio di oltre 13.000 euro pro-capite (differenziati in ragione del ruolo e dell’effettiva presenza in servizio).
A noi sembra uno scandalo grosso come una casa; da una parte il mandato a risparmiare con la spada di Damocle delle incognite che incombono sui destini dei lavoratori, dall’altro senza che vi sia una relazione costi-benefici degli interventi di riorganizzazione, si attribuiscono premi di questa portata, basta che sia stato varato il piano e prescindendo dai risultati, per non parlare dello sdegno che una spartizione simile di risorse suscita tra i lavoratori del Comparto in un momento come questo…inutile aggiungere altro!


…….e al fin dell’avventura                                     


“cari” signori Bonaventura
per premiare la riorganizzazione       
(e la dematerializzazione)
        ecco a voi un bel…….    
  MILIONE!!!!!






Sia chiaro, i componenti FSI della RSU, coerentemente con quanto deciso in ambito collegiale, andranno ai tavoli che l’Amministrazione convocherà tra agosto e settembre e sentiranno cosa realmente verrà fuori.
Vogliamo però vedere qualcosa di concreto, che consenta ad FSI di valutare e quindi di decidere quale atteggiamento mantenere nell’immediato futuro.



redatto a cura del Coordinamento FSI-ARPA PIEMONTE