martedì 20 dicembre 2011

INFO 20 DICEMBRE 2011

20 dicembre 2011
Gentili colleghe e cari colleghi,

vi inoltro la bozza del cosiddetto “piano di riposizionamento” che l’Amministrazione ha presentato  nella riunione di giovedì 15 scorso.
Si tratta di una sintesi (di ben 67 pagine) a cui dovrebbe seguire un documento definitivo. Nel documento si indicano le direttrici verso le quali dovrebbe muoversi l’idea di organizzare la rete dei laboratori per quadranti; di fatto un clamoroso ritorno al passato.
Le indicazioni del Comitato regionale di indirizzo hanno nei fatti bocciato il modello organizzativo adottato da questa Direzione meno di due anni fa: quindi si torna indietro. Così, con un colpo di spugna, si cancellano strutture nuove che verranno chiuse, trasferite, riconvertite, tutto questo senza dire quasi nulla del personale, salvo qualche generica ipotesi su possibili riconversioni o trasferimenti su base volontaria.
Constatiamo come dal 1996, anno di creazione dell’Arpa, di riorganizzazioni ce ne sono state almeno quattro, ma questa Direzione si è distinta dalle precedenti varandone addirittura ben due in due anni.
Sorvolerei invece, lasciando a voi il giudizio, sul discorso del destino da riservarsi alle cosiddette sedi territoriali, che, presentato con una mole ponderosa di numeri e percentuali, nasconde (non tanto bene) ambiguità e vaghezza disarmanti.
Una nota positiva: nel documento (pagg. 14 e 15) è stato presentato un quadro abbastanza chiaro della dotazione organica di Agenzia, introducendo il fatto che nel 2012 verrà, finalmente, adottata una ripartizione delle risorse umane per struttura, sebbene non definitiva, fatto questo che ci sembra rilevante per diverse implicazioni.

Comunque oggi, 20 dicembre, la Direzione ha chiesto alle OO.SS. di far pervenire entro il 20 gennaio osservazioni sul testo, cosa che faremo puntualmente.

CAMBIO DI PROFILO PROFESSIONALE

Il 12 dicembre scorso vi avevamo informati della comunicazione ad oggetto “progressioni interne di carriera” con la quale l’Amministrazione preannunciava che avrebbe proceduto alla trasposizione dei colleghi in possesso dei requisiti necessari.
Poiché l’Amministrazione non ritiene di dover procedere, per ora, alle progressioni interne B-Bs e D-Ds considerandole progressioni verticali a tutti gli effetti e quindi assoggettabili alle dinamiche concorsuali della vigente normativa, ci preme ricordarvi che il passaggio da un profilo all’altro,  sempre secondo la nota citata, annulla, ai soli fini delle progressioni di carriera, l’anzianità nel profilo che si abbandona,.
Il nostro punto di vista – critico - rispetto a questa soluzione lo abbiamo già manifestato varie volte: purtroppo la scelta ed il relativo rischio di vedervi azzerati anni di lavoro svolgendo mansioni diverse dal vostro profilo giuridico ve lo dovete assumere voi singolarmente, che dovete necessariamente operare una scelta non facile tra la garanzia della vostra posizione professionale e la giusta aspirazione alla crescita economica.
Comunque vi diamo un consiglio per la vostra tutela futura; gli interessati mi scrivano o mi telefonino e sarò disponibile nell’indicare quale azione intraprendere. 
      
In ultimo, in questo momento così difficile e denso di problemi che incombono sul nostro destino comune, desidero augurare a voi ed alle vostre famiglie i miei personali Auguri di Buone Feste.

martedì 6 dicembre 2011

UTILIZZO DELLA FORMAZIONE

È pervenuta alla scrivente Organizzazione sindacale una dichiarazione scritta e firmata da numerosi lavoratori del OMISSIS recante lamentele sulla gestione delle attività di formazione in quel Dipartimento; nella medesima, conservata agli atti di FSI, viene descritto, senza eufemismi o infingimenti, un utilizzo distorto dello strumento della formazione secondo criteri che sembrerebbero più ispirarti ad un uso discrezionale, che poco o nulla avrebbero a che fare con i principi di imparzialità e pari opportunità finalizzati all’effettiva crescita professionale del personale in tutte le sue componenti.
Se quanto denunciato venisse confermato ci troveremmo di fronte ad una violazione dei principi contenuti nel CCNL 2004, art. 20, commi 7 e 8 e ancora nel CCNL 07.04.1999, Capo III, art. 29, in particolare i commi 1, 2, 3 e 4, che sono poi, in sintesi, i medesimi principi contenuti nella Procedura tecnica interna in materia di gestione delle risorse, approvata dal Direttore Amministrativo in data 08.11.2011, ovvero, nello specifico, sull’osservanza delle disposizioni in tema di trasparenza e pari opportunità finalizzate all’individuazione dei bisogni formativi, nonché di garanzia di accesso alla formazione di tutti i profili afferenti ad ogni Struttura complessa di questa Agenzia.

È da sottolineare come la nota scritta rappresenti solo l’ultimo atto di un malessere già più volte manifestato anche in altre forme e non solo nel Dipartimento in questione; inoltre, rappresenta un ulteriore precedente il fatto che sono state presentate analoghe segnalazioni, di pari oggetto, da altra Organizzazione sindacale.

Tutto considerato la scrivente Organizzazione ritenendo la problematica in argomento non essere né secondaria né ulteriormente differibile, segnala - e nel contempo invita a trattare adeguatamente il problema - nell’ambito degli organismi istituzionali in materia di formazione e di pari opportunità, ovvero la Commissione paritetica in materia di Formazione ed il Comitato Unico di Garanzia, ai cui rispettivi Presidenti e componenti la presente nota viene trasmessa.

Nel contempo FSI chiede che nella riunione convocata dalla Direzione per il giorno 15.12.2011 venga aggiunto a margine dell’ordine del giorno la trattazione della tematica, ritenendo la stessa di stringente attualità.

         Distinti saluti

martedì 25 ottobre 2011

INFO 25 OTTOBRE 2011



RESOCONTO RIUNIONE CON L’AMMIISTARZIONE DEL
25.10.2011

Indirizzi istituzionali per il triennio 2011-2013 dettati dal
Comitato regionale di indirizzo.

Lunga e articolata è stata la relazione della Direzione in ordine alle strategie
dettate dalla necessità di ridurre i costi, soprattutto su beni e servizi utilizzati
dall’Ente nell’esercizio delle proprie competenze.
Vi risparmio i dettagli di carattere economico per dirvi che tutto il discorso è stato
inscritto nel quadro complessivo che prevede la razionalizzazione delle strutture
laboratoristiche ed un uso ottimizzato delle sedi territoriali.
È stato previsto per il 2012 uno sbilancio di 1.500.000 di euro tra mancate entrate
e maggiori spese; per fare fronte a tutto ciò l’intervento primario è quello di
esercitare “tagli in modo indifferenziato”, per esempio realizzando economie
attraverso accorpamenti di laboratori nonché la cessione, in comodato d’uso e là
dove risulta possibile, di parte delle sedi territoriali,.
L’altra strada che l’Amministrazione intende percorrere è quella di rilanciare
l’Arpa riaffermando la propria unicità e specificità di funzioni, tagliando doppioni
di competenze frantumate in più enti quali Asl, Province, come ad esempio:
amianto, qualità dell’aria, ecc.
Un’altra linea di indirizzo è il rilancio, che si è decisamente appannato negli ultimi
anni, di attività a favore di altri soggetti non pubblici e a carattere oneroso per il
committente.
Tutto questo, che qui presentiamo in estrema sintesi, comporta come è facile
comprendere un sovvertimento dell’organizzazione facendo compiere, almeno
per ciò che concerne la riorganizzazione delle strutture laboratoristiche, nei fatti,
ad un clamoroso ritorno ai cosiddetti “quadranti” che erano una delle
caratteristiche organizzative del regolamento precedente a quello in vigore, per
non dire degli spostamenti di persone sia in termini fisici che di mansioni.
La domando che come FSI abbiamo in qualche modo posto e che ribadiamo: le
risorse non si potevano ottimizzare quando “La Grande Crisi” era ancora di là da
venire? All’esclusività delle funzioni ed alla cancellazione dei tanti inutili doppioni
di funzione che appesantiscono sia in termini operativi che economici il sistema
regionale della tutela ambientale non ci si poteva arrivare prima?
Risultato: oggi l’Amministrazione si trova nella condizione di dover decidere quasi
d’imperio su scelte che si potevano operare più serenamente in un contesto
generale meno fibrillante qual è quello attuale.
Seguiremo passo passo quali saranno le soluzioni che concretamente verranno

proposte e ve ne daremo puntualmente conto.

Avanzi di gestione fondi contrattuali 2002-2009 (ovvero esiti e conseguenze 
della causa intentata da un collega per ottenere il pagamento delle quote

d’incentivo non percepite nei periodi di lavoro a tempo determinato e nel
periodo di prova)

Il Direttore amministrativo ci ha comunicato che circa 3 giorni fa è pervenuta la
sentenza relativa al ricorso in questione, confermando ufficialmente che il giudice
di prima istanza ha condannato Arpa alla corresponsione dell’85% della quota di
produttività per i periodi a T.D. e in prova.
L’Amministrazione si dichiara pronta ad un ricorso in appello poiché la sentenza è
ritenuta “ingiusta” almeno per il quadriennio 2006-2009 (quest’ultimo
regolamentato da accordo sottoscritto dalle parti).
Quanto al dispositivo della sentenza lo stesso Direttore amministrativo ha
comunicato che sono già pervenute circa 140 richieste di riconoscimento del
beneficio di analogo tenore, ma ribadisce che ai sensi della normativa
attualmente in vigore sussiste il divieto della cosiddetta estensione del giudicato
Per meglio chiarire, le strade che gli ex colleghi hanno di fronte sono, a spanne,
le seguenti:
1. apertura di un contenzioso in via giurisdizionale per ogni singolo che
chiede il riconoscimento del medesimo beneficio;
2. al tavolo l’Organizzazione sindacale che ha patrocinato la causa in
questione (CGIL) ha chiesto l’apertura di una trattativa volta ad
estendere il beneficio agli altri richiedenti, anche in ragione del fatto
che l’Amministrazione aveva prudenzialmente accantonato (e
continua a farlo) i fondi necessari a coprire il fabbisogno per
soddisfare tutti i potenziali richiedenti il beneficio.
Su questo FSI non pone pregiudiziali, almeno in termini teorici; bisogna però
tenere conto di tutti i presupposti sopra elencati e delle possibili variabili pendenti
in presenza di un ricorso in appello da parte dell’Amministrazione.

Art.17 ccnl 1999 (passaggi all’interno della propria categoria tra
un profilo professionale e un altro)

Il giorno 24 ottobre scorso, l’Ufficio affari istituzionali e personale ha inviato a tutti 
coloro che avevano manifesto interesse a passare da una qualifica all’altra di

presentare istanza formale entro l’11 novembre p.v.
Invitiamo gli interessati a valutare attentamente quanto, peraltro correttamente,
la comunicazione riporta nel penultimo capoverso e che qui richiamiamo: “si precisa che, ai soli fini di eventuali progressioni interne nel sistema classificatorio, il passaggio orizzontale all’interno della stessa categoria di appartenenza da un profilo ad un altro comporta la perdita dell’esperienza professionale maturata nel corrispondente profilo”.
Ovvero, se per caso venisse fuori che l’Amministrazione decidesse di fare le progressioni economiche da B a BS, il coadiutore amministrativo diventato tale oggi, ai sensi di questa operazione, ha zero anzianità rispetto a chi era già coadiutore prima. Quindi se l’intento è quello di fare una progressione i potenziali interessati ci devono pensare bene, se invece la finalità principale è quella di avere un profilo attinente alle mansioni svolte è giusto presentare subito la domanda.
Al tavolo è stata reiterata la richiesta di avviare prima delle eventuali trasposizioni di qualifica procedure selettive per le progressioni interne alle categorie – per inciso diremo che quando era ancora relativamente facile farle le progressioni l’Amministrazione ha scelto di non farle, oggi quindi visto il quadro generale in cui ci muoviamo mi sembra poco probabile che decidano in tale senso – comunque vedremo cosa l’Amministrazione risponderà.
Speriamo in tempi rapidi!

Telelavoro (lavoro a distanza e a domicilio)

Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) ha presentato alla Direzione la proposta di
attivazione del telelavoro sia in postazione remota che a domicilio e riservato a
particolari situazioni di disagio personale e/o familiare; a questo proposito verrà
nominato un apposito tavolo tecnico nel quale entrerà un componete del
Comitato.
L’obbiettivo è quello di fare approvare entro l’inizio del nuovo anno il
Regolamento in questione.

Elezione dei nuovi rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

L’Amministrazione comunica che è sua intenzione procedere, secondo le
modalità previste dall’art. 46 del D.lgs 81/08, all’elezione dei nuovi RLS. Ha
precisato che sono previsti 12 rappresentati sparsi tra tutte le sedi, di cui 3 nella
sede regionale di Torino.
Vi aggiorneremo in proposito

Redatto a cura del Coordinamento
FSI-USAE di ARPA PIEMONTE

giovedì 9 giugno 2011

INFO 9 GIUGNO 2011

cari colleghi,
vi informo su alcune materie di cui si sta trattando in questo periodo, più una piccola appendice “referendaria”.
A presto.
Michele


ORARIO DI LAVORO

L’Amministrazione sostiene che esistono alcuni problemi in relazione all’applicazione dell’accordo del 12 aprile 2007 in materia di orario di lavoro, ovvero:

  1. ci sarebbero alcuni colleghi che utilizzano in modo arbitrario e sistematico la facoltà di allungare l’orario di lavoro di 59 minuti senza necessità di autorizzazione, con la logica conseguenza di un accumulo di ore a credito (alla nostra richiesta di quantificare in termini numerici la portata del fenomeno ci è stato risposto in modo controverso);
  2. esistono circa 40 dipendenti che hanno ancora eccedenze orarie superiori alle 100 ore e circa una novantina che ne hanno tra le 60 e le 100;
  3. c’è poi un problema (evidenziato dall’Amministrazione) relativo ai colleghi che per motivi diversi hanno ottenuto e fruiscono del beneficio di flessibilità in entrata anteriore alle ore 8; l’Amministrazione chiede che a questi venga limitata la facoltà di allungare, di norma, la permanenza in servizio a non oltre la durata giuridica della giornata di lavoro (7,12 ore).

Poiché a voce su questi temi di cose se ne sono dette molte, si è concordato che l’Amministrazione presenterà in tempi brevi proposta scritta di verifica (è bandito il termine revisione) dell’accordo del 2007 e che le parti sindacali si riserveranno di valutare nel merito.

TEMPO PARZIALE

  1. come sapete il Decreto Legge 183/2010 (art.16) pone limitazioni rispetto all’utilizzo del cosiddetto part time; nell’occasione l’Amministrazione vorrebbe regolamentarne l’accesso allo scopo di limitare determinati eccessi da parte di chi ha utilizzato fino ad ora l’istituto in totale autonomia e disomogeneità nelle modalità di fruizione.

Anche su questo, allo scopo di fare chiarezza rispetto alle reali intenzioni dell’Amministrazione, si è concordato di esaminare una proposta scritta di quest’ultima.

ACCORDO PER I METEREOLOGI CHE SVOLGONO PRESTAZIONI IN VIDEO

  1. si è pervenuti ad una linea di compromesso che dovrebbe garantire, per la stagione televisiva RAI – Buongiorno Regione, che sta per concludersi, il pagamento di una somma “riconducibile” ad attività di docenza, ai colleghi che prestano attività in video.
Il giorno 20 p.v. verrà siglato l’accordo.

VARIE

Rimangono ancora da approfondire i seguenti punti:

  1. criteri di definizione della Dotazione Organica;
  2. definizione delle modalità di paesaggio orizzontale di coloro che svolgono mansioni diverse dal profilo professionale di appartenenza (art. 17 CCNL 7.4.99);
  3. buono pasto – diritto di esercizio


NUOVA POSIZIONE ORGANIZZATIVA


 E’ stato  bandito in data odierna con DDG n.  73 del 08/06/2011  l’avviso per attribuire una nuova pozione organizzativa, in sostituzione di un’altra revocata per quiescenza del titolare,  come esperto di ambito gestionale del Settore economico”, classificato di tipo B , il cui valore economico annuo ammonta ad Euro 6197,48
All’avviso potrà “partecipare tutto il personale del comparto di categoria D di Arpa Piemonte in servizio con contratto a tempo indeterminato alla data di scadenza dei termini di presentazione della domanda, senza vincoli di appartenenza alla struttura organizzativa presso la quale è istituita la Posizione Organizzativa, che ritenga di possedere i requisiti culturali, le attitudini, le capacità professionali e l’esperienza acquisita nelle materie preordinate connesse e di competenza della stessa Posizione Organizzativa, ai fini dello svolgimento dello specifico incarico di funzione.”



REFERENDUM ABROGATIVI

Anche se non è materia sindacale, mi sembra utile, in vista del w.e. referendario, mandarvi questo piccolo vademecum sui quesiti che si voteranno domenica 12 e lunedì 13 giugno.
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Que­sito n. 1 – re­fe­ren­dum ac­qua pub­blicaabro­ga­zione

af­fi­da­mento ser­vi­zio ad ope­ra­tori privati


Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la pri­va­tiz­za­zione dell’acqua e con­tro la ge­stione dei ser­vizi idrici da parte di pri­vati.

Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione attuale.

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Que­sito n. 2 – re­fe­ren­dum ac­qua pub­blicaabro­ga­zione cal­colo ta­riffa se­condo lo­gi­che di “mercato”

Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la norma che per­met­tere il pro­fitto (non il re­cu­pero dei co­sti di ge­stione e di in­ve­sti­mento, ma il gua­da­gno d’impresa) nell’erogazione del bene Ac­qua po­ta­bile.

Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che am­mette tale guadagno.

Que­sito n. 3 – re­fe­ren­dum ener­gia nucleare


Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la co­stru­zione di Cen­trali Nu­cleari in Italia.
Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che le prevede.

Que­sito n. 4 – re­fe­ren­dum le­git­timo impedimento

Si deve vo­tare SÌ se si è con­trari al prin­ci­pio che Pre­si­dente del con­si­glio o mi­ni­stro pos­sano de­ci­dere di non com­pa­rire in tri­bu­nale nei pro­cessi che li ri­guar­dano.Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che pre­vede que­sto “scudo” nei con­fronti del si­stema giudiziario.

martedì 7 giugno 2011

UTILIZZO SCORRETTO FORMAZIONE

Si segnala che alcuni lavoratori si sono rivolti alla scrivente Organizzazione lamentando il fatto che sarebbero stati iscritti a corsi di formazione, destinati a specifiche figure professionali di alta specializzazione in area tecnica, un loro collega non provvisto di profilo professionale e requisiti culturali adeguati.
Pur non volendo scendere, per adesso, nei dettagli della denuncia e volendo attribuire alla presente comunicazione mero valore di segnalazione, si evidenzia che se tale circostanza venisse confermata essa costituirebbe, nella migliore delle ipotesi, un utilizzo inopportuno dell’istituto in questione con la logica conseguenza che verrebbero meno i principi cardine enunciati dai CCNL in materia di diritto alla formazione.
Detto ciò, si richiama quanto indicato dal comma 7, dell’art. 20 del contratto 19.04.2004, il quale correla l’obiettivo di miglioramento della prestazioni professionali (e quindi della formazione) alle specifiche competenze del discente. 
È altresì opportuno rilevare che l’uso distorto di tale strumento pone problemi di non poco conto legati alle pari opportunità di accesso negate ai dipendenti che hanno presentato tale lamentela, i quali, a parità di requisiti, risultano danneggiati sulle eventuali potenziali opportunità di crescita professionale.

Certo di una corretta valutazione della presente si porgono i migliori saluti.   

                                                                                                                                                                       USAEFSI

venerdì 29 aprile 2011

INFO 29 APRILE 2011


Aggiornamento sulle trattative

attualmente in corso o in fase di avvio

Passaggi tra profili diversi della medesima categoria
In una recente riunione di trattativa l’Amministrazione ha illustrato una
scheda che ha predisposto allo scopo di conoscere chi e quanti sono coloro 
che ritengono di essere inquadrati in un profilo non corrispondente alle 

mansioni svolte. Nella stessa sede si è discusso su vari riflessi che
questa problematica implica, quali ad esempio: perdita dell’anzianità
finalizzata all’utilizzo per eventuali procedure di progressione, requisiti
culturali previsti dall’art. 17 per determinate casistiche.
Siamo in attesa che l’Amministrazione indichi una soluzione efficace
rispetto a quelle figure che non sono inquadrate secondo le mansioni
svolte, pur nella consapevolezza che bisogna salvaguardare i requisiti di
anzianità di coloro che svolgono, di fatto, il medesimo lavoro da anni.
Piano occupazionale e progressioni verticali
Sono state respinte dall’Amministrazione, con argomentazioni che
comunque non accettiamo, le istanze che FSI ha presentato sotto varie
forme a favore dell’utilizzo delle graduatorie dei concorsi finalizzati alle
progressioni interne, svoltisi in Arpa dal 2004 in poi.
Come tutti sanno ciò avrebbe consentito e consentirebbe, visto che il
cosiddetto “decreto mille proroghe” è stato ulteriormente prorogato al
31.12.2011, ad alcune figure che non hanno più nessuna speranza di
carriera nonostante l’alta professionalità raggiunta di aspirare ad una
progressione verticale in deroga alla normativa Brunetta, che invece
impedisce le progressioni se non si è in possesso dei medesimi requisiti
previsti per chi accede dall’esterno.
Modestamente noi, e su questo auspichiamo di non essere soli,
riteniamo che sul principio degli scorrimenti di graduatoria la parola fine
non sia ancora posta.
Detto ciò, il piano previsto e che ci è stato prospettato è all’incirca il
seguente:
1. si utilizza in via prioritaria la mobilità esterna per coprire esigenze
evidenziate nelle varie strutture, sia utilizzando domande già
pervenute che con avvisi di mobilità;
2. in seguito si coprono eventuali scoperture di organico con avvisi di
mobilità interna;
3. infine, ciò che rimane dovrebbe essere coperto con procedure
concorsuali che, come sappiamo, secondo la normativa attuale,
possono riservare un 50% dei posti messi a concorso al personale
interno in possesso dei titoli e quindi a qualche progressione
verticale.
Tavolo tecnico su orario di lavoro e part time
L’Amministrazione ha convocato per il giorno 2 p.v. un tavolo tecnico con
all’ordine del giorno orario di lavoro e lavoro a tempo parziale (o part
time).
È probabile che in ordine a quest’ultimo punto si vogliano ridefinire i
criteri di concessione della trasformazione dei rapporti di lavoro ai sensi
della normativa più recente in materia (si veda in particolare l’art. 16 de
D.L. 183/2010).
Su questo vi aggiorneremo puntualmente.
Pronta disponibilità per addetti del Sevizio informatico
È stato stipulato un accordo che consente di utilizzare la pronta
disponibilità per gli informatici nei fine settimana e, con preavviso di
almeno 24 ore, in caso di allerta meteo; questo al fine di garantire
continuità di funzionamento al Centro funzionale per il Rischio
Idrogeologico e Idraulico .
Previsioni metereologi che nella trasmissione RAI “Buongiorno
I funzionari addetti a questo servizio avevano lamentato che a partire dal

settembre scorso sono comandati a svolgere questa prestazione, non

istituzionale, con ordine di servizio giornaliero a rotazione su 11 colleghi,
compensati con il pagamento di 1 ora di straordinario.
La proposta che è stata formulata di corrispondere, attingendo ad altri
progetti (visto che la RAI non paga nulla per questo servizio) 38 euro
circa a prestazione, motivandola come se fosse “docenza” ha già
riscosso il giudizio negativo da parte dei lavoratori interessati.
Per parte nostra e per ragioni legate al metodo proposto nella soluzione
di questo problema, oltre che per molte altre considerazioni che non
staremo qui ad elencare, abbiamo espresso, per ora, un formale
dissenso a sottoscrivere l’eventuale accordo.
Costituzione del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità,
la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
discriminazioni (CUG)
Con DDG 55 del 26.04.2011 (che alleghiamo) è stato costituito il
comitato unico di garanzia che racchiude in sé le attribuzioni che erano
state degli ormai decaduti 2 comitati “paritetico sul fenomeno del
mobbing” e “per le Pari Opportunità”.
Il CUG è costituito da 12 componenti titolari e 12 supplenti, la metà
nominati dall’Amministrazione e l’altra metà dalle organizzazioni
sindacali presenti in Agenzia (10 per il comparto 2 per la dirigenza).
 
Elezioni RSU
Vi alleghiamo qua sotto il calendario per la elezione delle nuove RSU
(scadute a novembre 2010) e che si svolgeranno tra il 5 ed il 7 marzo
2012.
Nei prossimi mesi avremo modo di discutere di nuove candidature.

La Segreteria Aziendale
FSI - USAE
Regione”

venerdì 4 marzo 2011

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE - 4 MARZO 2011


Oggetto: proclamazione stato 
di agitazione del personale


La FEDERAZIONE SINDACATI INDIPENDENTI ha indetto lo stato di agitazione sindacale

per tutti i dipendenti dell’ARPA Piemonte, in seguito al mancato riscontro da parte della

Direzione Generale, alle legittime richieste dei lavoratori dipendenti di codesta Azienda.

Denunciamo le politiche del personale attuate negli ultimi anni, volte a privilegiare

l’assunzione in ARPA PIEMONTE di un gran numero di dipendenti trasferiti direttamente da

altri soggetti esterni (di natura giuridica privata) o da contratti atipici, ai quali è stato

riservato un inquadramento giuridico direttamente in funzioni apicali, precludendo in tal
modo la possibilità di valorizzare le professionalità formatesi all’interno dell’Azienda.
La Direzione Generale, dopo vaghe promesse, non accoglie la proposta di regolarizzare gli
inquadramenti giuridici di numerosi dipendenti attraverso l’utilizzo delle graduatorie in
essere, molti dei quali, da anni, con spirito di servizio svolgono mansioni superiori alla
qualifica rivestita e che adesso si trovano, di fatto, privati della possibilità di veder
giuridicamente riconosciuta la loro professionalità.
Denunciamo inoltre una politica aziendale che attraverso riorganizzazioni decise
unilateralmente, ha avviato o è in procinto di avviare processi di mobilità del personale
sull’intero territorio regionale di ARPA PIEMONTE, senza tenere conto delle esigenze dei
dipendenti coinvolti e con conseguenti effetti negativi sulle attività di controllo ambientale
del territorio. Segnaliamo l’inadeguatezza di alcuni dirigenti nel rispondere agli scopi
istituzionali dell’Azienda, più attenti alla politica che alle esigenze per una reale tutela del
territorio.

CHIEDIAMO
L’immediata riapertura della trattativa sugli inquadramenti con utilizzo delle


L’istituzione di un tavolo di confronto sugli obiettivi aziendali e le riorganizzazioni

La ridefinizione degli organici e dei criteri di attribuzione degli istituti incentivanti

giovedì 3 febbraio 2011

INFO 3 FEBBRAIO 2011

Gentili colleghi,
vi anticipo che la RSU si riunirà il  giorno 9 per dibattere i temi all’ordine del giorno, che dovrebbero essere i seguenti:
1.
        
ipotesi di utilizzo del contributo regionale (qualora fosse accordato all’Arpa) per integrare il valore del ticket mensa;
2.
        
decreto brunetta con particolare riferimento a blocco contratti, valutazione individuale, progressioni di carriera;
3.
        
ipotesi di chiusura o/e accorpamenti di sedi decentrate;
4.
        
reperibilità.



Il Sindacato a cui appartengo lunedì 31.01 ha tenuto un’assemblea presso il Dipartimento di Cuneo.

E’ la prima di una serie di assemblee che abbiamo intenzione di svolgere in giro per le sedi Arpa per cogliere direttamente dai lavoratori le principali istanze di interesse comune da portare  in evidenza, non trascurando però singole situazioni che rivestono particolare rilevanza nella violazione di specifiche norme giuridiche o/e contrattuali.

Tutto ciò discende dalla necessità di andare a sentire i problemi là dove fisicamente si manifestano dalla viva voce dei colleghi che vivono nelle diverse realtà in cui è frammentato il nostro Ente.

La partecipazione è stata buona considerando che è la prima volta, dopo molto tempo, che FSI organizza autonomamente un’assemblea; erano presenti 25 persone.
E’ intervenuto il nostro coordinatore regionale, Emilio Bordolani, che ha chiarito una serie di principi in materia di relazioni sindacali che sarebbe sempre bene tenere presente quando ci si confronta con la controparte dirigenziale (o para-dirigenziale).

I punti che sono stati trattati un po’ più nello specifico e che erano all’ordine del giorno sono stati:

1.
        
la reperibilità
2.
        
la ventilata chiusura delle sedi territoriali del territorio provinciale


I colleghi presenti hanno accennato al problema dell’inadeguatezza del valore del buono mensa, tema particolarmente sentito in un dipartimento lontano da qualsiasi esercizio commerciale.
Verificheremo quali ipotesi potranno essere  praticabili per chiedere un incremento del valore stesso

In quanto all’istituto della pronta disponibilità, grazie alla presenza di colleghi   sia del laboratorio che della vigilanza, è stato evidenziato il grado di insoddisfazione dei primi, costretti a svolgere turni ravvicinati di “pronta” prevista solo nei fine settimana e quindi remunerati con circa 30 euro mensili a fronte di turni della vigilanza che invece si svolgono dalle 16 alle 8 del mattino nei giorni feriali e nel fine settimana per una indennità ben più alta (circa 300 €) che ricompensa ampiamente il disagio di essere reperibili.
Da ciò che emerso dalla discussione è stata posta, almeno nel dipartimento di Cuneo, una seria ipoteca rispetto al rapporto costo benefici di tale istituto; naturalmente tutto questo impone una riflessione che necessariamente va fatta a tutti i livelli.

In quanto alle sedi territoriali abbiamo avuto conferma, rispetto a notizie di cui in parte eravamo già a conoscenza, della manifesta volontà della Direzione di chiudere due sedi senza aver percorso i passi formali che è necessario adottare in questi casi. (non c’è stata neppure comunicazione scritta agli interessati dell’avvenuto trasferimento ad altra sede)
Se in una caso (Fossano) il problema sembra che stia per risolversi positivamente, nell’altro (l’unità distaccata di Geologia e Dissesto di Mondovì) il problema è ancora tutto da affrontare e quindi chiederemo alla Direzione motivazioni rispetto a scelte che, al di là delle esigenze personali degli interessati, pone gravi problemi di efficienza operativa in una provincia nota per la propria vastità territoriale.

Su questo intavoleremo una discussione complessiva rispetto alle strategie che sottendono a queste scelte.

Esistono altre problematiche individuali, che ovviamente non andrò a specificare, ma che testimoniano un diffuso malessere da parte di molti lavoratori sul clima che sembra permanere in questo Dipartimento e rispetto alle quali è nostra precisa intenzione intervenire.


Resto a diposizione per ulteriori chiarimenti.

Vi ringrazio dell’attenzione.