Car* colleghe e colleghi,
la girandola delle elezioni RSU
si è fermata da più di una settimana ed è ormai metabolizzata da tutti i gli attori della vicenda, cioè eletti ed
elettori.
Antepongo a queste mie
riflessioni strettamente personali e conclusive di questo periodo, uno speciale quanto doveroso ringraziamento ai
colleghi che hanno prestato la propria opera ai seggi e presso la Commissione
elettorale, i quali si sono distinti per efficienza e professionalità rispetto
al compito svolto.
Veniamo alle elezioni: ho letto
qualche resoconto di altre organizzazioni sindacali all’indomani degli esiti
elettorali e quasi tutti hanno usato i soliti toni di esaltazione e di trionfalismo, spesso fuori luogo. È appena il
caso di ricordare che quelli che fino a ieri erano le due principali organizzazioni
hanno subito, anche se con proporzioni diverse, una forte emorragia di consenso,
questo dovrebbe indurle ad una attenta riflessione rispetto al loro operato
ed alle loro responsabilità.
Altri si sono relativamente
avvantaggiati a danno dei primi, senza però riuscire a superare i limiti causati da una
certa ristrettezza di prospettiva e di obiettivi.
Ora però bisogna ripartire,
l’ultima fase della passata RSU ci ha visti alleati con CGIL e USB nella
critica e nell'azione contro una Direzione connotata da una gestione improvvisata
e priva di una visione d’insieme della missione dell’Agenzia; avevamo anche un
nemico interno da fronteggiare, ovvero quella parte di RSU che ha giocato una “partita
doppia”, su due fronti diversi. Circostanza questa che noi di FSI non
abbiamo mai esitato a denunciare, in tutti i modi possibili.
Abbiamo sempre voluto
distinguerci rispetto a quella prassi che fa del favore personale in cambio di
potere una regola consolidata in certi ambienti sindacali e che inesorabilmente
i tempi che viviamo hanno contribuito renderla superata, se non altro perché la
crisi che aleggia nella Pubblica Amministrazione, e più in generale nella Società,
rende più difficile erogare favori in cambio di consenso, potere o quant'altro.
FSI ha cercato i voti tra coloro
che condividono il nostro pensiero ed i nostri valori e, lo dico con la massima
umiltà, abbiamo raccolto il risultato che è sotto gli occhi di tutti!
Come sapete (non lo dico io ma i
numeri) FSI è l’organizzazione che in ARPA ha raccolto i risultati migliori,
passando da 2 a
4 rappresentanti e aumentando di quasi un terzo la massa di voti a proprio
favore, passando quindi dalla terza alla seconda posizione per
importanza nell'ambito della RSU.
Possiamo dire di avere vinto? Non
lo so, so solo che abbiamo raccolto intorno a noi una rosa di candidati che si
sono fidati di noi e del nostro lavoro e con dedizione ed entusiasmo ci hanno
sostenuti; è grazie a loro che abbiamo raggiunto questo risultato, comunque lo
si interpreti.
Il ringraziamento più grande deve
ovviamente andare ai lavoratori che ci hanno dato la loro fiducia premiando
coerenza e impegno su principi basati sulla partecipazione e sull'equità di trattamento,
in ogni ambito, ambientale e professionale.
Qualcuno a corto di argomenti si
ostina ad etichettarci e a volerci relegare a tutti i costi in uno specifico
ambito politico, non comprendendo, o facendo finta di non comprendere, che noi
non siamo legati a carrozzoni politici di nessun genere, ognuno di noi ha un
propria cultura o sensibilità politica, ma ciò che siamo è il frutto dell’aver recuperato
appieno il significato originario del’azione sindacale, ovvero: rappresentare
i legittimi interessi dei lavoratori, ponendoci in una posizione di terzietà e
di genuino antagonismo, sebbene costruttivo, nei confronti della controparte
che per noi è e rimane la Direzione
di questo Ente.
Non siamo qualunquisti e neppure
superficiali, ma fare Sindacato (con la S maiuscola) per noi significa semplicemente
connotare l’azione con i principi che ci guidano, ovvero Equità, Trasparenza e,
non ultimo, Indipendenza.
Ora è presto per sapere come si svilupperanno
le dinamiche interne alla nuova RSU, noi, con il favore del sostanziale rinnovamento
che c’è stato ci auguriamo di recuperare la piena unitarietà, condizione
necessaria per raggiungere la miglior sintesi possibile a favore di un’azione
sindacale efficace: lavoreremo per quest’obbiettivo.
Se così non fosse non temiamo di portare
avanti, anche in solitudine se fosse necessario, i nostri temi, che sono quelli
del nostro programma e dei principi che ci animano.
Grazie della fiducia che ci avete
accordato, continuate a sostenerci e ad aiutarci in tutti modi possibili, non verremo
meno al nostro impegno!
Ricordate, gli RSU dell’FSI
sono Nico De Leonardis, Carlo Maggiore, Anna
Maria Scibelli ed il sottoscritto, essi sono, noi siamo a vostra disposizione.
Michele
Lattanzio