lunedì 14 novembre 2016

cosa succede in FSI



Cari colleghi, faccio seguito alle richieste pressanti da parte di molti nostri iscritti e simpatizzanti i quali lamentano un prolungato silenzio da parte delle nostra componente.

Come avrete letto dai comunicati inviati dalla RSU la scorsa settimana l’attività collegiale è proseguita nelle ultime settimane con due importanti iniziative quali appunto la contestazione del comportamento che l’Amministrazione mantiene da alcuni mesi nei confronti di RSU e OO.SS., là dove dopo aver avviato una serie di ragionamenti su varie materie, non ha fatto seguire alcuna azione concreta (principalmente part-time e mobilità). Non ultimo abbiamo contestato l’ennesima e ingiustificata proroga del  di PO, alla quale abbiamo fatto seguire una segnalazione alla Corte dei Conti.

Ma veniamo al vero oggetto di questa comunicazione.
Vi scrivo, in prima persona per spiegare cosa sta succedendo in FSI, l’organizzazione nella quale milito da oltre 9 anni.

Cercherò di essere sintetico, è da circa un anno che a livello nazionale è in atto una lite tra la Segreteria nazionale, legale rappresentante dell’organizzazione e quindi proprietaria del nome e del simbolo ed un gruppo, che per ragioni non così chiare e comunque difficili da spiegare in due parole, ha intrapreso un’azione di disconoscimento dei vertici dell’organizzazione.

Tutto ciò è sfociato in una azione legale, tutt’ora in atto, ma che non ha ancora chiarito di chi è la ragione.

Questo stato di cose aveva già prodotto un effetto che, come forse ricorderete, era quello delle dimissioni da iscritto e rappresentante RSU di Nico De Leonardis, sostituito poi a settembre dalla prima esclusa alle elezioni del 2018, Rosita Barisone. Il resto delle compagine FSI aveva preferito attendere gli esiti di questa vicenda, che ormai aveva assunto contorni giudiziari. Si sperava in tempi di chiusura del contenzioso ragionevolmente brevi.

Giovedì 17 u.s. si è verificato un fatto nuovo che ha introdotto un’ulteriore elemento di tensione nel nostro gruppo. La componente “scissionista” di FSI ha inviato una lettera formale ad ARPA con la quale destituisce dalle funzioni sindacali diffidando dall’uso delle prerogative proprie del dirigente sindacale il sottoscritto e Carlo Maggiore.
Poiché la cosa è divenuta di dominio pubblico e considerato che “i non addetti ai lavori” non conoscono questo stato di cose, considerato che questo documento è stato prodotto usando il simbolo ed il nome di FSI, per noi è stato difficile spiegare a chi ce lo chiedeva, cosa stava succedendo.
Questo è il motivo di questa comunicazione che intende chiarire, anche se parzialmente, lo stato di cose.
Per quello che mi riguarda ho chiesto oggi all’Amministrazione di pronunciarsi al riguardo, al pari di altre amministrazioni pubbliche che si sono trovate nella medesima situazione. Alcune hanno totalmente disconosciuto FSI scissionista come soggetto non titolato, recependo integralmente una circolare ARAN del 2004 la quale stabilisce che in caso di controversia interna ad una O.S., fino a sentenza passata in giudicato, il oggetto titolato è quello preesistente all’insorgenza della controversia, altre hanno assunto un  atteggiamento più salomonico prendendo le distanze da entrambi i soggetti

Per ciò che mi riguarda è che questa lettera “farlocca” proprio perché di dominio pubblico ha in qualche modo compromesso reputazione e buonome dei destinatari.

Abbiamo sempre operato con la massima trasparenza ed in perfetta buonafede, una comunicazione di questo tipo getta discredito su chi non ne può nulla delle guerre intraprese da un gruppo di avventurieri pronti a tutto. Per quello che mi riguarda vivrei bene anche senza attività sindacale. 

Allo stato il collega Carlo Maggiore ha deciso di sospendere le proprie attività sindacali in ogni ambito. Per quanto mi riguarda attendo di vedere quanto succederà nelle prossime ore per poi decidere di conseguenza.

Spero di avere un po’ chiarito in contorni della faccenda.
Vi comunicherò tempestivamente ogni possibile sviluppo di questa spiacevolissima faccenda.

Grazie
Michele Lattanzio