Ciao a tutti,
vi inoltro la circolare della Segreteria Nazionale FSI-USAE con le valutazioni sul testo del ddl sulla "Legge stabilità 2014" approvato dal Consiglio dei Ministri e da domani all'esame del Parlamento.
Come avrete certamente letto, a pagare saranno sempre i soliti; la novità aggiuntiva di quest'anno è la burla dei 12-14 euro mensili di riduzione del cuneo fiscale.
Buona giornataCarlo
coordinamento Arpa
FSI-USAE
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U.S.A.E. ROMA(00155) viale E.Franceschini n. 73 Unione Sindacati Autonomi Europei Tel 06.4820175 Fax 06.4819080 www.usae.it info@usae.itRoma li 18 ottobre 2013
Ai Coordinamenti Nazionali
Alle Strutture Territoriali
Ai Coordinamenti Territoriali
LEGGE DI STABILITA' 2014
Ecco perché siamo contro questa manovra finanziaria e faremo di tutto per cambiarla
La conferma per il quinto anno del blocco degli stipendi fa aumentare gli effetti negativi in busta paga per tutto il personale delle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Una situazione di insostenibile penalizzazione dei dipendenti che riassume tutta l'incapacità politica di incidere sulla spesa in altro e più proficuo modo.
Si taglia lo stipendio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni invece di incidere la carne viva della corruzione e del malaffare; invece di tagliare le spese della politica si taglia il già incongruo stipendio nelle tasche dei più deboli e poi ci si scandalizza se alle elezioni la gente cerca riferimenti nuovi e differenti.
Lo abbiamo detto a tempo debito e lo ripetiamo da giorni, la manovra contenuta nella legge di stabilità è iniqua. È una manovra in cui ancora una volta si vanno a colpire le fasce più esposte , i lavoratori, quelle che non si possono difendere per lo stato preleva alla fonte, quelli che hanno lavorato una vita per risparmiare e comprarsi una casa.
E la tanto sbandierata riduzione del cuneo fiscale fa ridere per non dire che ci fa piangere per l'indignazione. I dati della corte dei conti elaborati dal sole 24 ore dimostrano che 150 euro medie annue una tantum sono una presa in giro che il Governo poteva risparmiarsi. Per un impiegato delle pubbliche amministrazioni i mancati aumenti del 2010-14 costano quasi Tremila (3.000,00) euro e si parla di perderne altrettanti da qui al 2017.
I cittadini, i lavoratori, non sono fuori dal mondo e capiscono la crisi, ma non possono accettare che a pagarla debbano essere solo loro e che quella classe dirigente fallimentare che quella crisi l'ha portata o l'ha accentuata ne esca indenne; non possono accettare che quelli che hanno speculato e si sono arricchiti sulla loro pelle oggi passino indenni. Se la politica non comprende questo non comprende nulla.E fa anche sorridere che alcune organizzazioni che con i governi hanno sempre avuto un tavolo privilegiato
(leggasi Cgil Cisl e Uil) si accorgano solo ora di quanto la crisi picchia sul pubblico impiego.
Troppo tardi, ora non sono più credibili.
La nostra organizzazione invece si è mobilitata ed ha scioperato sin da subito; da sola, sin dal 2010. Immediatamente ha fatto delle controproposte concrete. Sin da subito ha informato i lavoratori dicendo loro la verità sui provvedimenti che sarebbero venuti ed ha lavorato sin da subito per la riapertura dei contratti. Oggi ci dicono che si possono rinnovare, ma solo per gli aspetti giuridici. Non siamo d'accordo.
Vogliamo la riapertura dei contratti anche sotto il profilo economico.
Si taglino le consulenze e le spese militari. Si taglino gli sprechi. Si taglino le spese politiche.
I LAVORATORI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SONO UNA RISORSA NON UNO SPRECO!
Ed è per questo che lavoreremo sino all'ultimo in parlamento per modificare la legge di stabilità .
Il Segretario Generale
Adamo Bonazzi
lunedì 21 ottobre 2013
Info FSI: Circolare su Legge di stabilità 2014
venerdì 18 ottobre 2013
tavoli tecnici di revisone dei decreti organizzativi e pic-nic
Ieri, 17 ottobre, si è svolto il
secondo incontro relativo alla discussione dei decreti attuativi della
riorganizzazione; premettiamo che avevamo già manifestato la nostra contrarietà
non tanto sul merito (per il quale bisogna fare un discorso a parte) quanto al
metodo di procedere in questa ennesima revisione organizzativa del nostro Ente,
che vede anteposti 11 decreti attuativi a dei tavoli tecnici intorno ai quali
si dovrebbero discutere decisioni già prese, che genereranno delle revisioni,
sulle quali, nel 2014, si dovrebbe innestare la richiesta dell'Amministrazione
della modifica per abrogazione dello Statuto, la quale, se accettata dalla
Giunta Regionale, genererà un nuovo Statuto al quale, ovviamente, seguirà un
nuovo Regolamento organizzativo...........ci fermiamo qui perché dobbiamo
decidere se ridere, piangere o esprimere schizofrenicamente entrambe le
manifestazione di fronte a questo ennesimo incubo nel quale stiamo
precipitando.
L’entropia del sistema (leggi:
casino) è inoltre aumentata dal fatto che in contemporanea ai nostri tavoli si
tengono, sui medesimi argomenti, analoghi tavoli tecnici con i rappresentanti
della dirigenza (che, in buona misura, sono le stesse persone che hanno
contribuito alla creazione dell’organizzazione di cui si “discute” ai nostri
tavoli)…. ed il cui principale obiettivo, nel momento in cui propongono
modifiche ai decreti, pare essere quello di trasmigrare responsabilità da loro stessi al comparto
(es. in materia di sicurezza). Ci sfugge, francamente, come si potrebbe
arrivare ad una sintesi tra interessi contrapposti e nutriamo pochi dubbi su
quale sia il tavolo “di serie A” e quello “di serie B”.
Come FSI, dopo un confronto
interno, abbiamo scelto, per il momento, di non renderci complici di questo
paradosso che ci fa vivere in una condizione di perenne provvisorietà, non partecipando all'invito
dell'Amministrazione a fornire suggerimenti per eventuali modifiche ai decreti
(il tavolo di ieri trattava il le modifiche proposte ai decreti 87, 91 e 92).
Continueremo ad essere presenti
ai tavoli del Comparto soltanto in funzione del dovere, che sentiamo comunque
di volere assolvere, di informazione nei
confronti dei lavoratori.
Intanto, come previsto, sembra
che a breve verrà fuori il Decreto 87
bis che riporterà un nuovo allegato, il quale dovrebbe meglio chiarire
quali funzioni verranno attribuite alle tutele e quali saranno quelle residuali
in capo alle produzioni. (lo trovate in allegato, le scritte corrispondono alla
situazione attuale, i colori rappresentano la destinazione dei servizi
indicati)
A margine è stato anche sfiorato
un aspetto del decreto n. 91
relativamente all'istituzione di “nuclei operativi” più o meno
trasversali per tematismo, la quale istituzione presuppone, sulla carta, la
creazione di apposite figure di coordinamento (P.O.); non è dato per il momento
comprendere se è di nuove P.O. che si tratta o di vecchie riciclate in questi
nuovi organismi.
Comunque al momento soldi per
farne di nuove non ce ne sono, quindi la riflessione, o per meglio dire
l'ipotesi che abbiano “buttato lì” è che si crei un tassello che nel frattempo
alimenti aspettative nei confronti di qualcuno che è disposto ancora a
“credere,……..,……….!”
Aggiungiamo un sintetico commento
(visto che non l'abbiamo fatto prima) all'iniziativa del 27 settembre, il
cosiddetto pic-.nic che ci ha visti coinvolti, insieme alla CGIL, nelle
protesta pacifica e composta contro la pretesa dell'Amministrazione di non
garantire nessun servizio di mensa presso
la sede centrale, facendola coincidere con la mancata distribuzione in
tempi utili dei buoni pasto (problema che ha coinvolto tutti i lavoratori di
Arpa).
Come tutti sanno, l'operazione ha
avuto un successo insperato, nonostante il larvato clima intimidatorio che
serpeggiava in certi ambienti.
Infatti il numero di partecipanti
è stato significativo, con diversi colleghi affluiti anche da sedi esterne a
via Pio VII; la notizia stessa del “pic-nic” aveva prodotto il risultato che
già il 26 settembre circolava una disposizione che nella sostanza ribaltava
quanto l'Amministrazione aveva asserito, soltanto qualche giorno prima, sui
criteri di liquidazione delle fatture di fornitura dei ticket Risultato: i
ticket di settembre e ottobre sono arrivati praticamente a raffica.
Il prossimo tavolo tecnico è
convocato per il giorno 29 p.v. con all’ordine del giorno l’esame del decreto
91 (modelli organizzativi).
18 ottobre 2013
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