giovedì 23 dicembre 2010

INFO 23 DICEMBRE 2010

Cari colleghi ieri è stato firmato l’accordo per dare la fascia 2010 ai colleghi che non avevamo percepito nessuna delle fasce dal 2007 al 2009 (accordo novembre 2009).

L’esito di questo accordo era scontato, si è trattato semplicemente di formalizzare quanto già definito al tavolo tecnico.

E’ notizia fresca fresca il fatto che l’Assessorato alla sanità ha dato ieri disposizione ai direttori generali delle aziende regionali di sospendere gli effetti del cosiddetto decreto brunetta (sospensione della quota incentivante mensile) in attesa di una regolamentazione di cui si conosceranno i dettagli nei prossimi giorni (probabilmente il 28 dicembre).

Vi informeremo puntualmente.


Nell’occasione della seduta di trattativa dell'altro giorno, come FSI, abbiamo sollevato critiche esplicite all’indirizzo dell’Amministrazione che non ha dato riposta alla nostra iniziativa di scorrimento delle graduatorie, ed implicite nei confronti delle altre organizzazioni sindacali che di fatto hanno boicottato questa iniziativa per motivi che non esito a definire di bottega.

In ogni caso l’azione del nostro sindacato sarà sempre più mirata e per quanto possibile incisiva verso la salvaguardia degli interessi della maggioranza dei lavoratori senza preclusioni nei confronti di nessuno.


I decreto mille proroghe passato ieri al senato, comunque, dovrebbe prorogare (lo verificheremo) l'efficacia delle graduatorie a tutto il 2011.




Nell'occasione auguro a tutti buone feste.

venerdì 3 dicembre 2010

INFO 3 DICEMBRE 2010

Il giorno 1° dicembre si è svolta una seduta di trattativa, richiesta da altra sigla, per  aprire la concertazione sul piano occupazionale.

  1. FABBISOGNO OCCUPAZIONALE
Con nota del 19 novembre scorso l’Amministrazione ha comunicato che avrebbe proceduto a cercare tra le domande di mobilità dall’esterno pervenute negli ultimi 2 – 3 anni (circa 200-250) quelle professionalità necessarie per completare i processi di mobilità interna non ancora conclusi perché subordinati a contestuale sostituzione di figure “ovviamente corrispondenti alle descrizioni in termini di ruolo, categoria, profilo, ed esperienze professionale così come rappresentate dai responsabili di Struttura Complessa…”.

E’ un’affermazione che contraddice platealmente quanto affermato dalla stessa Amministrazione meno di un mese fa quando ha rappresentato una situazione di saturazione delle categorie “D”, che quindi non consentiva neanche di ipotizzare progressioni verso quella categoria, a nessun titolo.

Abbiamo notizia che almeno una di queste mobilità dall’esterno dal “profilo corrispondente” è una categoria “D”.

  1. TRASFERIMENTI IN REGIONE
Il 1° dicembre sono transitate in Regione 16 unità di personale delle funzioni geologiche devolute da Arpa; l’Amministrazione sostiene che non aveva ancora provveduto alla definizione della dotazione organica in attesa di questo fatto: quindi adesso dovrebbe procedere in tal senso. Vedremo!    
Si vocifera di possibili ulteriori trasferimenti in Regione dei cosiddetti servizi previsionali. L’Amministrazione sostiene che non vi sia nulla di ufficiale, comunque una decisione di questo tipo deve prioritariamente prevedere un modifica della legge regionale che aveva assegnato ad Arpa le suddette funzioni

  1. PROGRESSIONI VERTICALI
Sulle progressioni verticali continua la telenovela che vede contrapposti Amministrazione da una parte e un’altra sigla sindacale dall’altra.
Si è dibattuto sull’inapplicabilità dell’art. 24 del d.lgs 150 (brunetta) secondo quanto dettato dal comma 4 dell’art. 31 del medesimo decreto.
Ci sono pareri di giuristi che dicono cose contrapposte; in genere, in ambito sindacale, si tende ad interpretare favorevolmente, mentre ambienti più vicini all’apparato ministeriale interpretano, ovviamente, in senso opposto.
In un recentissimo articolo pubblicato su una nota rivista giuridica si parla addirittura di nullità degli effetti delle progressioni effettuate da quelle amministrazioni che hanno derogato, nel corrente anno, alle disposizioni della “brunetta” con messa in mora per il danno erariale del dirigente che ha avallato tale procedimento.
Comunque la si veda, troviamo quantomeno singolare il fatto che se ne parli oggi, 1° dicembre 2010.

FSI aveva tentato di richiamare l’attenzione sul problema molto tempo prima dell’entrata in vigore del decreto brunetta (16 novembre 2009) senza ottenere ascolto da nessuno!

Abbiamo invece, più concretamente, presentato, in assoluta solitudine, il 19 novembre scorso istanza di utilizzo delle graduatorie delle procedure di progressione svoltesi negli ultimi 6 anni in esecuzione di una disposizione del 2009 che consente di prorogare le graduatorie dei concorsi a tutto il 31.12.2010.
Questa nostra mozione è sostenuta da un robusto lavoro di ricerca giuridica e che, a nostro avviso, legittima pienamente l’istanza che consentirebbe ad un non trascurabile numero di lavoratori (minimo una ventina) di conseguire, in modo assolutamente oggettivo, la progressione verticale.
E’ l’unica e l’ultima concreta possibilità di farne e, in considerazione della notizie riportate ai punti 1, 2 e 4, non vediamo come possa l’Amministrazione motivare un eventuale diniego.       
Comunque non abbiamo ancora ricevuto risposta: non appena avremo notizie in merito vi informeremo puntualmente.       

  1. FINANZIAMENTO REGIONALE
E’ al vaglio del Consiglio regionale il disegno di legge per garantire un finanziamento adeguato all’Arpa per il triennio 2011-2013. Esso dovrebbe essere di poco inferiore al finanziamento finora ricevuto.

  1. FONDI 2010
È stata annunciata l’attivazione del tavolo tecnico sui fondi. L’Amministrazione ha fissato per il giorno 14 la data dell’incontro.     

  1. ATTINITÀ PIANIFICATE DI FSI
Abbiamo previsto per gennaio la convocazione di assemblee nella sede centrale e in due dipartimenti provinciali.
Prima delle Feste le date ufficiali.
FSI sta gradualmente aumentando la propria rappresentatività in ARPA ed intende procedere sulla strada intrapresa.


Torino, 3 dicembre 2010

                                                                                                          A cura di FSI-USAE

martedì 19 ottobre 2010

INFO 19 OTTOBRE 2010

Cari colleghi,
vi informo brevemente sugli esiti della riunione che si è tenuta ieri con l’amministrazione; l’ordine del giorno era il seguente:

1.     approvazione e sottoscrizione fondi contrattuali (2008-2009)
2.     attuazione accordo del 27.11.2009 (fascia 2009 – utilizzo avanzi 2002-2005 e 2006-2009)
3.     progressioni verticali

Il nostro sindacato era rappresentato al tavolo da Emilio Bordolani della Segreteria regionale di FSI-USAE, da Marco Montagnani collega del Dipartimento di Asti, recentemente nominato dirigente sindacale di FSI e dal sottoscritto.


fondi contrattuali e attuazione accordo 27.11.2009


attribuzione fascia 2009:

verrà corrisposta con lo stipendio di novembre la fascia 2009 a tutti coloro che hanno maturato il requisito ai sensi dell’accordo del 27.11.2009.

L’amministrazione ha deciso di escludere unilateralmente dal beneficio della fascia 2009, i colleghi ex tempi determinati che sono transitati nel rapporto di lavoro e tempo determinato attraverso un contratto “ponte” come co.co.co.

Con questa decisione si produce l’effetto paradossale di corrispondere la fascia economica a colleghi che hanno maturato un’anzianità inferiore di coloro che hanno avuto la sfortuna di essere assunti prima, ma che nelle molteplici dinamiche che si sono prodotte con le stabilizzazioni hanno avuto la sfortuna di lavorare qualche mese con contratto atipico.

E’ solo l’ultima delle ingiustizie in ordine di tempo.

Per questo e per altri motivi che spiegherò più avanti FSI ha deciso di non apporre la propria firma sull’accordo.

È stata formulata l’ipotesi di corrispondere ai “fondo fascia” una quota pro capite, una tantum, pari al valore annuo della fascia medesima, parametrandolo alle tabelle stipendiali attualmente vigenti.
La formalizzazione di questa decisione dovrebbe avvenire il 5 novembre con apposita riunione convocata per quella data.

Ci è stato detto che il contenzioso, attualmente in corso, che intercorre tra un dipendente ex precario e l’amministrazione sulla richiesta di vedersi riconosciuti tutti gli incentivi non corrisposti nei periodi di lavoro prestati a tempo determinato, impone di costituire una riserva pari al 50% dei fondi derivanti dagli avanzi di gestione 2001-2009 e che ammonterebbero a circa 2.250.000 euro, questo nel caso in cui il ricorrente ottenga sentenza favorevole e nella verosimile ipotesi che altri nella medesima condizione formulino analoga richiesta.

Vi risparmio tutti i lambiccamenti cerebrali scaturiti di qua e di là del tavolo, vi dico solo che su questo FSI ha contestato all’amministrazione di non aver previsto quanto disposto dal d.lgs. 368/2001 che sancisce un principio di sostanziale parità tra lavoratori a t.d e lavoratori a t.i.
   
Questa situazione pone quindi una seria ipoteca su altre ipotesi di utilizzo dei residui (al netto di quanto già detto per i fine fascia).


progressioni verticali

L’amministrazione ha esordito anticipando che risponderà negativamente alle svariate istanze pervenute negli ultimi mesi in fatto di progressioni verticali, motivando con il fatto che il d.lgs 150/2009 (brunetta) in materia di procedure di progressione è già vigente.
Attenderemo queste risposte e le loro motivazioni per fornire una nostra interpretazione.

Sulla inapplicabilità delle vecchie procedure di progressione interna già dal 1° gennaio 2010 eravamo preparati; lo avevamo anche detto noi nelle ultime settimane e, dopo le incertezze iniziali, ce ne siamo convinti facendocene una ragione.
Certi colleghi sindacalisti si ostinano a fare sul tema funambolismi dialettici (fuori tempo massimo) tesi a dimostrare il contrario e che hanno tanto l’aria di voler salvare la loro faccia più che le frustrate ambizioni di carriera di tanti colleghi ormai un po’ datati e fuori da certi giri.

La stessa amministrazione ci ha rappresentato un quadro rispetto alla dotazione organica che a nostro avviso dimostra quanto le politiche recenti di valorizzazione del personale siano state a dir poco scellerate.
Ci sono:
107 in categoria B di cui 20 Bs;
147 in categoria C
818 in categoria D di cui 251 Ds

Il refrain è d’obbligo: ricordiamo che questi “splendidi” risultati sono il frutto delle acquisizioni dal CSI Piemonte nel 2004 con inquadramenti della stragrande maggioranza degli arrivi in fascia alta; le stabilizzazioni dei contratti atipici (di qualsiasi profilo professionale) direttamente in D (con legittimità delle procedure di assunzione ancora tutta da dimostrare); progressioni (SC-AN-DA-LO-SE) di 79 assistenti tecnici operate nel 2008 per sanare un problema del 2001 (riconducibilità alle mansioni di ispettori di vigilanza) e che hanno consentito a tutta una serie di figure che con quella problematica non centravano nulla di approfittarne.

CON IL SOLITO AVALLO DEI SOLITI PALADINI DELLA GIUSTIZIA….!!!

Mi fermo qui (per ora) ma potrei fare altri esempi.

L’occasione e di invitare tutti quelli che non rientrano in queste schiere di “fortunati” a fare le dovute riflessioni.   


L’amministrazione ha proposto di fare progressioni da B a Bs (12) a D a Ds (20).
In questo caso la normativa brunetta sembra non influire sulle procedure di progressione da adottare.
Se l’ipotesi venisse confermata seguiremo da vicino l’iter che si intende adottare per l’individuazione dei posti ed il rispetto delle declaratorie per il livello Ds, soprattutto per ciò che concerne determinate caratteristiche che queste figure dovranno possedere.       

IPOTESI DI SOSPENSIONE DELLA CORRESPONSIONE DELL’ACCONTO MENSILE SULLA QUOTA INCENTIVANTE A PARTIRE DALLE RETRIBUZIONI DI GENNAIO

Non era all’ordine del giorno ma voglio ugualmente parlarne, visto che “boatos” sempre più insistenti circolano su questo tema.
Potrebbe succedere che, in attesa della definizione del quadro scaturito dalla solita normativa brunetta in fatto di “premialità delle performance”, l’amministrazione decida di sospendere l’erogazione degli acconti sugli incentivi (mediamente all’incirca 200 euro a testa).
Sono solo voci e non c’è nulla di ufficiale, ma noi mettiamo le mani avanti (visto che gli altri fanno finta di nulla).

Studieremo e proporremo, a salvaguardia delle retribuzioni, una diversa utilizzazione dei fondi.

Su questo FSI, non sottoscrivendo i fondi, ha voluto dare un preciso segnale politico di discontinuità.

Ci siamo resi conto che i tempi sono maturi per innalzare il livello della rappresentatività all’interno di Arpa, sia in relazione a quanto avviene al nostro interno, sia in relazione al quadro normativo nazionale che si sta delineando e che lascia prefigurare scenari inqiuetanti che potrebbero ancor di più penalizzare la parte più debole dei lavoratori del Comparto.

Garantisco un impegno personale accresciuto rispetto al passato e per quanto più mi sarà possibile efficace, anche attraverso assemblee nelle quali, insieme, discuteremo di questi ed altri problemi.

Grazie per l’attenzione   

domenica 10 ottobre 2010

INCENTIVI EX TD - 10 OTTOBRE 2010

Rispondo in via confidenziale al quesito che mi è stato posto da più di un lavoratore sulla ormai nota vicenda della causa intentata da una collega per vedersi riconosciuto il pagamento della produttività per i periodi di lavoro prestati a tempo determinato e nel semestre (o bimestre per le categorie B) di prova.

Ufficiosamente circola la notizia che la collega ha vinto il ricorso al Pretore del lavoro, il consiglio è di presentare individualmente all’Amministrazione domanda di pagamento dei suddetti emolumenti, questo a prescindere da come l’Amministrazione intenderà regolarsi per il futuro, visto che la retroattività opera nei 10 anni precedenti l’istanza. Quindi se io presentassi domanda oggi, 10 ottobre 2010, il mio diritto decorrerebbe a partire dall’11 ottobre 2001.
Ribadisco, oggi non sappiamo che intenzione ha l’Amministrazione rispetto alle tre ipotesi possibili (accordo per riconoscere a tutti quanto stabilito nelle sentenza per uno solo, risposta positiva ai soli instanti, apertura di contenzioso con ogni singolo instante).
In ogni caso l’Amministrazione ha prudenzialmente fatto un accantonamento di fondi che dovrebbe essere sufficiente a coprire tutte le possibili istanze (se la sentivano!).
Non ho mandato questa mail a tutta la mia mailing list perché comunque non c'è ancora ufficialità della notizia, in ogni caso se conoscete persone che secondo voi potrebbero accampare diritti in questo senso diffondete pure questa notizia.

Resto a disposizione per ogni eventuale consiglio sulla questione.

     Cordiali saluti

mercoledì 28 luglio 2010

INFO 28 LUGLIO 2010

Gentili colleghi,

vi informo sinteticamente sull’esito della seduta del tavolo tecnico “fondi economici” che si è tenuta ieri.



Fascia economica 2009

   E’ stata verificata la capienza del fondo che consentirebbe di attribuire la fascia (progressione orizzontale) con decorrenza 1° gennaio 2009 a tutta la quota residuale degli aventi diritto ai sensi dell’accordo del novembre 2009 (ex tempi determinati compresi). 
   Dal punto di vista tecnico manca solo un’ulteriore verifica dell’Amministrazione ed un conseguente passaggio al cosiddetto tavolo politico (che dovrebbe tenersi a metà settembre) per dare finalmente attuazione a questa parte importante dell’accordo.


Avanzi di gestione 2002-2005 e 2006-2009

   Com’era stato preannunciato l’Amministrazione ha comunicato il consuntivo dei fondi in questione precisandone la relativa consistenza; ricordo che l’accordo prevede, per il primo quadriennio, “l’erogazione…nei confronti del personale in servizio al 1.1.2009 e presente negli anni di riferimento in quote differenziate, prevedendo una percentuale maggiore in favore di coloro che non risulteranno destinatari della progressione economica orizzontale….” in parole semplici una quota significativa dovrebbe essere destinata ai fine fascia.
   Un discorso simile vale per i fondi del secondo quadriennio che andrebbero distribuiti proporzionalmente tra i personale di ruolo in servizio tra il 2006 ed il 2009.
   Tutto questo discorso però al momento rimane sullo sfondo: ieri l’Amministrazione ci ha comunicato che un collega, ex tempo determinato, ha aperto un  contenzioso finalizzato al riconoscimento  delle quote di salario accessorio per i periodi di servizio non in ruolo.

Normalmente queste quote non vengono attribuite ai tempi determinati, ma è da rilevare come nell’accordo di novembre dell’anno scorso si era provveduto in qualche modo a ricomprenderli riconoscendo loro una parziale compensazione delle quote di produtività non percepite nei due quadrienni 
   Risulta chiaro che una controversia di questo tipo pone una seria ipoteca sula definizione di questi articoli dell’accordo. 
   Le parti hanno dibattuto sostanzialmente su un paio di ipotesi da adottare (sospensione totale della trattativa fino totale chiarimento della vicenda, oppure trattativa finalizzata alla corresponsione parziale dei fondi). 
   La scelta verrà fatta a settembre e di questo, come di altre questioni in ballo, vi daremo ovviamente conto puntualmente. 


   E’ appena il caso di evidenziare, senza entrare nel merito e nella sostanza del ricorso, la contraddittorietà da parte di chi sottoscrive gli accordi aziendali per poi contraddirli nei fatti patrocinando cause “ad personam” che ipotecano il buon esito degli accordi faticosamente perseguiti.

   Nel ringraziarvi per l’attenzione colgo l’occasione per augurare, a chi deve ancora farle, buone vacanze, agli altri, ovviamente, buon lavoro!  

martedì 9 marzo 2010

INFO 9 MARZO 2010


Oggi 9 marzo si è svolta la seduta convocata dall’Amministrazione i punti salienti che sono stati toccati son i seguenti:

1.
        
fasce economiche e residuo fondi - salvo impedimenti ad oggi non prevedibili verrà corrisposta, con i relativi arretrati, secondo quanto previsto dall’accordo del 27 novembre scorso, con lo stipendio di giugno;
2.
        
saldo incentivi – verranno corrisposti con lo stipendio di maggio

è stato precisato che entro il 27 aprile i dirigenti dovranno procedere alla contestuale valutazione dei dipendenti, sia ai fini della corresponsione del saldo incentivi 2009 che per l’accesso alla fascia per l’anno di riferimento (2007, 2008 o 2009).

3.
        
esonero dal servizio ai sensi dell’art 61 della Legge regionale 22/2009  - a questo proposito la direzione ha informato che aderirà a questa possibilità prevista dalla legge in questione

A breve l’Amministrazione ci darà informazioni in merito alle decisioni prese in fatto di assegnazioni definitive del personale dando la possibilità alle OO.SS. ed alla RSU di fare le dovute considerazioni: attendiamo!


Il dibattito si è poi sviluppato sul merito della situazione finanziaria dell’Ente,
sul funzionamento di Arpa in questo momento (dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento)
sui criteri di assegnazioni delle Posizioni Organizzative e coordinamento.

Non è stato possibile discutere uno degli argomenti che più ci interessavano, ovvero la disamina degli altri punti del Contratto integrativo aziendale e più nello specifico

4.
        
revisione dei profili professionali non attinenti alle mansioni effettivamente svolte
5.
        
riqualificazione delle professionalità esistenti

Abbiamo informalmente acquisito la garanzia che la prossima convocazione verterà su questi specifici temi.


Come molti di voi sapranno venerdì prossimo, 12 marzo, ci sarà uno sciopero nazionale al quale la RSU, a maggioranza (per onestà devo dire non all’unanimità) ha aderito.

Noi dell’FSI siamo tra gli aderenti perché ritenevamo, e riteniamo tuttora, che le politiche di valorizzazione del personale siano state condizionate da un certo elitarismo che ha anteposto gli interessi di pochi a quello di molti.

Crediamo che lo sciopero sia una opportunità per far comprendere all’Amministrazione che bisogna recuperare terreno nei confronti delle aspettative di centinaia di lavoratori (e non di una minoranza!) che per anni hanno atteso il loro momento di riconoscimento.

Anche le modalità di conferimento delle Posizioni Organizzative rappresentano un episodio sostanzialmente discriminatorio. Su questo FSI aveva chiesto di sospendere la procedura di nomina delle posizioni organizzative, chiedendo, tra l’altro, di estendere il beneficio ad un numero più ampio di aventi diritto e rinunciando alla cosiddetta “graduazione”.


In allegato il volantino ufficiale della RSU sull’ordine del giorno dello sciopero che, ripeto, si svolgerà venerdì 12 marzo per 8 ore.

Un saluto a tutti.

Michele

giovedì 25 febbraio 2010

INFO 25 FEBBRAIO 2010

Gentili colleghi,
solo poche righe per informarvi su quanto segue.

A seguito di richiesta da parte della RSU, ieri pomeriggio l’Amministrazione ci ha convocati per il giorno 9 marzo indicando come punti all’ordine del giorno quelli proposti dalla RSU medesima, ovvero i seguenti:

-Possibilità di tutela del personale precario

-Piano occupazionale, mobilità e assegnazione del personale

-Posizioni Organizzative e Coordinamenti

-Confronto con le Rappresentanze sindacali sul processo di riorganizzazione di ARPA Piemonte
accordo sindacale del 27 novembre 2009 (DDG 2 del 2010).


L’ordine del giorno è stato integrato dall'Amministrazione, in una convocazione pervenuta precedentemente a quella di ieri, dai punti qui indicati:



-Informativa sull'istituto del'esonero dal servizio del personale ai sensi dell'art. 61 della legge regionale 22/2009;

-Parere UPPA del 21.12.2009 in materia di proroga dei contratti di lavoro subordinato a tempo determinato e confronto in ordine a possibilità e termini di applicazione;

-Prosecuzione disamina degli istituti di cui alla bozza di contratto integrativo aziendale trasmesso il 23.9.2009.



Nel contempo siamo stati informati del fatto che il Collegio dei Revisori dei conti, nella seduta del 17.2 u.s., ha espresso parere positivo in merito all'applicazione dell'accordo siglato il 27.11.2009 (fasce - utilizzo dei fondi contrattuali).

Inizia quindi il percorso, auspichiamo non troppo lungo, per dare applicazione concreta all’accordo in questione.


Vi informo inoltre che questa mattina una delegazione della RSU è presente in Regione Piemonte per acquisire informazioni circa l’attuazione dell’art. 17 della Legge Regionale n. 3/2009 in materia di trasferimento di funzioni dall’Arpa alla Regione medesima.

Vi terremo informati sugli sviluppi.
Buona giornata.

Michele

lunedì 1 febbraio 2010

ESONERO SERVIZIO 2009-2010

FINALMENTE LA REGIONE PIEMONTE HA RECEPITO LA NORMA PER L’ESONERO DAL SERVIZIO

INTERESSA TUTTI I DIPENDENTI CHE NEL       2009 – 2010 AVRANNO 35 ANNI DI CONTRIBUTI MA NON HANNO L’ETA’ PER LA PENSIONE

L’esonero dal servizio è  applicabile, a  domanda, al  personale del Comparto del Servizio Sanitario Regionale, in servizio a tempo indeterminato, che negli anni 2009 e 2010,  raggiunga il requisito di anzianità contributiva richiesta pari ad almeno 35 anni.

MODALITA’ PROCEDURALI DI APPLICAZIONE

Le Aziende emaneranno  appositi bandi, cui dovrà essere data idonea pubblicità all’interno dell’Azienda, in base ai quali i dipendenti in possesso dei requisiti potranno presentare domanda di esonero.  Il bando dovrà indicare  il periodo entro il quale potranno essere presentate le domande e le modalità di presentazione.

Durante il periodo di esonero al dipendente spetta un trattamento economico  temporaneo pari al cinquanta per cento lordo di quello complessivamente goduto, per competenze fisse alla data di collocamento in esonero ed accessorie per l’anno precedente a quello di collocamento nella nuova posizione, salvo i compensi accessori direttamente collegati alla presenza in servizio.

Il periodo di esonero é utile ai fini della pensione nonché del trattamento di fine servizio. All’atto del collocamento a riposo, il dipendente ha diritto al trattamento di quiescenza e previdenza che sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio.

PER INFORMAZIONI TELEFONA ALLA NOSTRA SEDE TERRITORIALE OPPURE RIVOLGITI AI TUOI REFERENTI AZIENDALI F.S.I.  / Nome e Cognome recapito

Febbraio 2010

lunedì 18 gennaio 2010

RICHIESTA SU POSIZIONI ORGANIZZATIVE



Oggetto: posizioni organizzative - Decreto del Direttore Generale n° 4 del
18.01.2010.
Con riferimento al provvedimento in oggetto, ed in previsione
dell’incontro fissato
all’ordine del giorno, l’esame della questione inerente le Posizioni
Organizzative e Coordinamenti, si rileva in via preliminare quanto segue:
fatto salva l’individuazione delle risorse ex art. 39 CCNL 07.04.1999 comparto
sanità, da destinare al conferimento delle posizioni organizzative, si evidenzia
che ai fini di una corretta concertazione sindacale, nell’ambito delle materie
di cui all’art. 6 del predetto CCNL, è necessario altresì determinare in via
preliminare il numero di posizioni organizzative da istituire e delle relative
graduazioni.
Tali valutazioni risultano altresì di fondamentale importanza in quanto
scaturiscono dalla nuova organizzazione richiamata espressamente nel
predetto decreto da codesta Agenzia.
Per altro l’aspetto relativo alla graduazione delle funzioni,
impropriamente determinata in via autonoma da Codesta Azienda, non
risulta di secondaria importanza, atteso che questa Federazione ritiene
invece più adeguato prevedere il numero massimo possibile di posizioni
organizzative con il valore economico di base uguale per tutte (€ 3.098,74),
al fine di coinvolgere un maggior numero di dipendenti per l’accesso a
detta funzione.
Per i motivi su esposti, in attesa di un necessario approfondimento
sull’istituto contrattuale in oggetto in sede di concertazione sindacale, si invita
codesta Amministrazione a
Direttore Generale n° 4 del 18.01.2010.
Confidando in un suo riscontro si coglie l’occasione per porgere
cordiali saluti.
sospendere l’applicazione del Decreto del
per il giorno 3 febbraio p.v. alle ore 10.00, avente fra l’altro,

giovedì 7 gennaio 2010

INFO DEL 07.01.2010


Torino, 07.01.2010
Gentili colleghe e colleghi, intanto buon rientro ai vostri rispettivi uffici dopo queste feste che mi
auguro siano state per tutti voi liete e riposanti.
Come sapete con il 1° gennaio è entrato in vigore il nuovo Regolamento di organizzazione del
nostro Ente; ci attende, come sempre ad ogni cambio di organizzazione, un periodo di transizione
più o meno lungo; il percorso che ci ha portati a questo risultato è stato lungo, travagliato ed irto di
difficoltà. Il modello organizzativo adottato con questo regolamento lo conosciamo bene; in questi
anni se ne sono dette tante, a favore o contro ed ognuno ha detto la propria; il risultato che abbiamo
sotto gli occhi rappresenta la sintesi di diverse esigenze, anche se i problemi non sono ancora finiti,
anzi!
L’auspicio che intendo esprimere, al di là dei giudizi di merito, è che quest’anno, e per un congruo
numero di anni venire, questa sia l’organizzazione di Arpa a prescindere dai cambiamenti che
potrebbero verificarsi (o non verificarsi) ai vertici della piramide politica.
Tre regolamenti in 13 di vita dell’Ente sono davvero troppi; l’Arpa deve recuperare efficienza e,
soprattutto, il senso della missione che sta alla base della propria esistenza; sono obiettivi, questi,
che si possono perseguire solo uscendo dalla continua situazione di provvisorietà in cui in cui si è
rimasti in tutti questi anni.
Vorrei qui riassumere alcuni fatti sindacali che riguardano più nello specifico molti di noi.
Fascia economica orizzontale
Com’è ormai noto, Il 27.11.2009 si è concordato di attribuire una fascia economica orizzontale con
decorrenze 01.01.2007. – 01.01.2008 – 01.01.2009 che prevede come criteri generali l’anzianità
nella posizione economica precedente di almeno un biennio (anche con rapporto di lavoro a tempo
determinato) e non aver subito, nel biennio di riferimento, nessun provvedimento disciplinare
superiore al richiamo verbale, dopo tutto questo, in linea di massima, sarà il dirigente competente a
compilare una scheda di valutazione ai fini dell’attribuzione della fascia.
In caso di valutazione insufficiente per il conseguimento della fascia, ogni dipendente avrà diritto a
ricorrere innanzi ad una commissione appositamente costituita per un contraddittorio, ove il
dipendente medesimo potrà avvalersi, se vorrà, all’assistenza di un dirigente sindacale.
I dettagli sui criteri di questa operazione (nonché la verifica e l’accertamento dei fondi per la
compatibilità di spesa) verranno discussi nelle prossime settimane; si terrà conto in quella sede di
alcune zone d’ombra che con l’accordo non sono stati del tutto chiariti (per es. alcune tipologie di
aspettativa, contratti a tempo determinato intercalati da rapporti di lavoro atipici prima della vera e
propria stabilizzazione).
Vorrei ricordare che per tutti coloro che si trovano nell’ultima fascia della propria categoria di
appartenenza è stata stabilita la possibilità di corrispondere, al netto degli avanzi 2002-2005 da
stabilirsi a consuntivo della chiusura d’esercizio, una percentuale più alta dei suddetti avanzi e
proporzionalmente alla presenza in servizio nel quadriennio 2002-2005.
Lo diciamo per sgomberare il campo da voci “maliziose” che insinuavano una nostra presunta
contrarietà in materia.
La nostra eventuale contrarietà era solo dettata dalla necessità di non dare una quota piena ai fine
fascia che, a qualsiasi titolo, sono tali dopo pochi anni di servizio alle dipendenze di Arpa.
Volevamo che si evitasse di perpetrare un’ingiustizia nei confronti di chi il fondo fascia lo ha
raggiunto dopo una lunghezza “naturale” della propria carriera.
Credo che il principio sia chiaro ed aggiungo che a mio parere la soluzione adottata va esattamente
in questa direzione.
Assegnazione del personale
Il decreto 151 del 28 dicembre ha stabilito quale sarà l’assegnazione “provvisoria” del personale
alle nuove strutture complesse che subentrano alle vecchie.
Nel documento viene specificato che gli interessati potranno formulare osservazioni sugli eventuali
spostamenti operati dall’Amministrazione, non escludendo la possibilità di valutare eventuali
istanze volontarie di nuova destinazione: tutto questo entro i sessanta giorni decorrenti dall’uscita
del decreto.
Quindi, eventuali istanze, ricorsi, osservazioni, ecc. dovranno essere presentate entro e non oltre il
28.02.2010.
L’obiettivo dell’Amministrazione è di dare piena attuazione alla definizione della dotazione
organica entro il primo semestre del 2010.
Progressioni interne e passaggi orizzontali tra profili diversi dello stesso livello
Questo dovrebbe essere l’anno in cui dovremo affrontare questi due temi su cui molti colleghi
attendono risposte da tempo; molte iniziative, anche spontanee, dei lavoratori lo testimoniano
inequivocabilmente.
La bozza del Contratto collettivo aziendale proposta dall’Amministrazione, dettaglia agli articoli 30
e 31 questi aspetti; ci si attende che questi argomenti siano tra i primi posti dell’agenda degli
impegni dell’anno appena iniziato.
Da troppo tempo troppi colleghi aspettano di ricevere un giusto inquadramento rispetto alle
mansioni svolte, sia in termini di profilo professionale che di classificazione.
Il nostro imperativo sarà quello di sollecitare l’Amministrazione a presentare quanto prima la
proposta che intende fare in materia.
Non possiamo però non nasconderci il fatto che l’art. 24 del decreto legislativo 150/2009
(cosiddetto decreto Brunetta) pone serie limitazioni alle giuste ambizioni di carriera di molti
colleghi: questo sarà un problema tutto da verificare in sede di contrattazione.
D’altra parte non posso esimermi dal dire che se si fosse fatta negli anni scorsi una politica del
personale non di “nicchia” ma di autentica valorizzazione, a tutto tondo, di tutte le professionalità
presenti in Arpa, non ci troveremmo al punto in cui siamo.
Non rinvanghiamo polemiche ormai antiche e non intendo puntare il dito contro nessuno, ma è
giusto dire le cose come stanno, proprio per evitare che vengano alimentate ingiuste illusioni che
alla verifica dei fatti potrebbero generare in molti di noi un’ennesima cocente delusione.
Posizioni organizzative
Il 31.12.2009 sono cessate definitivamente le posizioni organizzative che erano state istituite con
provvedimento del 19.07.2004; l’Amministrazione ha predisposto delle “modalità operative” (rese
note il 31.12) per l’istituzione di nuove posizioni organizzative in relazione alla esigenze della
nuova organizzazione aziendale.
Esse saranno più numerose di quelle appena cessate (al momento non sappiamo esattamente quante)
ma suddivise in 4 distinte tipologie, graduate in base al livello di responsabilità richiesto e quindi
connotate da 4 distinti trattamenti economici.
Fasce di reperibilità durante la malattia
Infine, molti di voi sapranno, ed è bene ricordarlo, che sebbene non ci siano ancora comunicazioni
ufficiali, è già in vigore il nuovo orario di reperibilità per i dipendenti della Pubblica
Amministrazione che si assentano per malattia, ovvero: 9 – 13 e 15 – 18.
A questo proposito possiamo solo augurarci che l’ineffabile Ministro della Funzione Pubblica,
autore del terzo ripensamento in materia in appena un anno e mezzo, ora sia soddisfatto!
Concludo con un messaggio di speranza e cioè di trovarci, alla fine di questo nuovo anno, in una
realtà organizzativa un po’ più stabile e con qualche prospettiva in più per i lavoratori che in essa
operano.
Michele Lattanzio
Rappresentate FSI componente della RSU aziendale