#carodirigentestaisenzaproblemi
Temporali e brusco calo di temperature segnalavano i nostri
colleghi del meteo. E ci hanno visto giusto. Chi ha aperto il giornale in
questo weekend, e ancora oggi, ha provato un brivido lungo tutta la schiena.
Repubblica titolava così domenica “Amianto, il silenzio
dell’Arpa”. L’ennesima vicenda che testimonia quantomeno l’inadeguatezza
dell’attuale dirigenza a relazionarsi con soggetti esterni. A memoria citiamo
la recente diatriba con il noto mensile Wired che sempre sul tema dell’amianto
ha realizzato un’inchiesta nazionale con una grande area bianca sul Piemonte a
causa della nostra mancata fornitura dei dati richiesti con regolare richiesta
di accesso agli atti. Una storia che ha avuto il suo seguito con
un’interpellanza in Consiglio Regionale.
E come dimenticare le ville vendute con l’aria certificata
dell’autunno scorso ?
Questa non è una direzione autorevole semmai autoritaria. E questo tratto distintivo si sta sempre più diffondendo
sia nelle relazioni sindacali sia tra i nostri dirigenti. Una chiusura a riccio
che certifica il cinismo, l’incompetenza e l’inadeguatezza dei nostri.
Partiamo dal famoso milione di euro. E’ sempre notizia di domenica che
l’ammontare delle retribuzioni di “risultato” dei dirigenti della pubblica
amministrazione (in generale) ammonti a 800 milioni di euro. E’ un valore che è
otto volte superiore ai risparmi millantati dal taglio delle province. Nessun
dirigente pubblico ha mai visto negato tale parte del salario che tecnicamente
avrà una ragione per definirsi “accessorio”. Quali scogli debbano superare per
ottenerlo non è per noi uno scoop giornalistico perché sappiamo bene gli
obiettivi come vengono decisi. Ogni anno è il momento della pagella per noi, ma
non per loro, che sono cresciuti in un mondo autoreferenziale e che non conosce
le difficoltà quotidiane dei lavoratori.
Ma che volete, i nostri dirigenti in effetti sono molto bravi:
risolvono qualsiasi richiesta dei loro collaboratori, creano un clima di
collaborazione nei loro team, premiano i più meritevoli, sono sempre tesi al
raggiungimento del loro obiettivo.
Bene, bravi, ci siete riusciti:
l’obiettivo di sfasciare l’ARPA Piemonte è raggiunto! Vi meritate un premio
ulteriore che vi giungerà con quasi cinquecento facce indignate di noi
dipendenti.
Ad ognuno i suoi tavoli. Mentre qualcuno si prepara a banchettare
con i soldi del premio a noi tocca denunciare cosa accade ai cosiddetti tavoli
tecnici.
Sui tavoli tecnici tra FSI e le altre componenti sindacali
presenti in RSU si è aperto un dibattito sull’opportunità o meno di
partecipare; le proposte che vengono formulate in merito ad orario ed alla
mobilità di lavoro, in relazione alla riorganizzazione, sembrano improntate alla più totale
improvvisazione e, come abbiamo denunciato più volte, non tengono conto di una
visone complessiva del problema “razionalizzazione di ARPA”.
Su questo vi invitiamo a ripercorrere la storia dei “tavoli
tecnici” dal 2013 ad oggi, puntualmente riassunta nei nostri resoconti. Abbiamo
sempre partecipato, pur non condividendo il metodo, per garantire a tutti
l’informazione; ora, a fronte di una logica di assoggettamento che intende
utilizzare il sindacato come una specie di certificatore di decisioni prese altrove, diciamo basta!
Avrete forse presente una celebre frase attribuita a Joseph
Göbbels: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una
verità”. Ecco, al netto di inutili e
talvolta demenziali discussioni, i cd. “tavoli
tecnici” fondamentalmente a questo servono:
a poter consentire al DG di far passare
il messaggio che il piano di ristrutturazione sia stato condiviso con le
organizzazioni sindacali. Leggete i comunicati della direzione da qualche mese
a questa parte, e troverete ripetuto come in un mantra questo concetto.
Lo diciamo chiaro a tutti:
NOI, CON LORO, NON
ABBIAMO CONDIVISO NULLA!
Come FSI abbiamo iniziato a far capir loro il concetto, rifiutandoci
di sottoscrivere un protocollo che vincola e condiziona la partecipazione
sindacale ai tavoli con un pasticciato accordo extra contrattuale (accordo che,
lo diciamo con delusione ma senza sorpresa, è invece stato puntualmente siglato
dalle organizzazioni confederali).
Per il futuro FSI si riterrà libera di
prendere parte o meno ai “finti” tavoli tecnici, ma fintantoché il metodo sarà
questo, lo farà sempre e solo in veste di osservatore, poiché
SIAMO SFIBRATI!!!!
qui potrete accedere ad articoli e trasmissione citati nel testo
LINK
report
repubblica
http://torino.repubblica.it/hermes/inbox/2015/04/18/news/l_arpa_e_un_anno_di_silenzio_sull_amianto_a_palazzo_nuovo-112302671/
wired