giovedì 5 dicembre 2013

ULTIMO TAVOLO TECNICO….ULTIME NOTIZIE!



ULTIMO TAVOLO TECNICO….ULTIME NOTIZIE!

NUCLEI TEMATICI

Lo sappiamo, ne avete le scatole piene di resoconti e commenti sui tavoli tecnici che si sono conclusi con l’ultima seduta svoltasi il 28 novembre; non rinunciamo comunque a darvi una nostra  visione, volutamente tardiva, dei fatti.

Abbiamo sin dall’inizio ribadito e rivendicato  il nostro dissenso rispetto al metodo; come sapete, da un certo punto in poi, poiché tutto questo ci sembrava semplicemente una perdita di tempo non abbiamo più contribuito alla discussione, limitandoci ad acquisire informazioni.

Che questa operazione sia irrazionale non lo diciamo solo noi: più o meno,  anche le altre organizzazioni presenti al Tavolo hanno espresso dubbi sulla transitorietà di questo processo che ci farà vivere in un interregno che durerà almeno fino alla fine del 2014.

Abbiamo preferito non avallare questo rimescolamento di carte, e questo è anche il motivo per il quale, pur condividendone le conclusioni, non abbiamo sottoscritto il comunicato unitario della RSU uscito lo scorso 25 novembre.

I nodi che intravvediamo sono principalmente legati alla creazione dei cosiddetti nuclei tematici sui quali, onestamente, non ci sentiamo di esprimere giudizi aprioristici, se non fosse per il fatto che a coordinare questi nuclei verranno chiamate figure direttive del comparto dotate di posizione organizzativa o indennità di coordinamento.

Queste le nostre considerazioni finali:

La strutturazione in Nuclei tematici prevede che questi vengano organizzati con dei referenti al vertice che, assumendo responsabilità di tipo gestionale e dotati di specifiche attribuzioni in materia di sicurezza (preposto), organizzazione del lavoro, supporto nella valutazione del personale, supporto nella gestione del lavoro, costituiranno una variante non trascurabile nei rapporti tra i componenti del gruppo di lavoro.

Siamo convinti che si creeranno dinamiche di conflitto, non possiamo non chiederci quanto potranno contribuire a migliorare un clima interno già deteriorato di suo, visto che le P.O. erano, sono e saranno figure scelte esclusivamente con potere discrezionale dal dirigente il quale, scaricando buona parte delle proprie responsabilità su questi “caporali” (pagati nella maggior parte dei casi 3.000 euro lordi all’anno) si scrollerà di dosso il lavoro più fastidioso, che è quello appunto di organizzare, pensare alla sicurezza e valutare i colleghi.

Altro aspetto non trascurabile è quello secondo il quale colleghi dotati di posizione gerarchica ed esperienza superiori si troverebbero ad essere potenzialmente diretti da altri,  investiti della P.O., quindi di una qualità ottenuta a volte con meriti discutibili, innescando ulteriori situazioni di conflitto.

Diamo i numeri: la Direzione ha ricevuto richiesta di costituzione di 140 nuclei tematici e l’attivazione di 80 posizioni organizzative (quelle in scadenza sono 77) mentre i coordinamenti fissi o variabili, singoli o doppi dovrebbero essere una novantina; quindi a conti fatti ci sarebbero una trentina di “funzioni” in più. Il perché non è così chiaro; con la nostra critica non intendiamo  mettere in discussione l’istituto della  P.O. in quanto tale, né ostacolare in alcun modo le legittime aspirazioni individuali, chiediamo però che queste siano contestuali al tessuto organizzativo e non, come dicevamo prima, guadagnate solo o soprattutto per meriti vassallatici nei confronti del proprio capo e reiterate nel tempo in una sorta di perenne e molto spesso ingiustificato vitalizio.

Detto in altre parole, quello che ci sembra decisamente anacronistico in tutta questa operazione è che, anziché creare prima un nuovo modello di organizzazione e a seguito di questa scelta valutare dove e di quali “figure cuscinetto” ci sia bisogno, si sia invece scelto il percorso inverso: “abbiamo queste P.O e/o questi coordinatori, quindi gli dobbiamo creare il nucleo intorno”. A nostro giudizio, per seguire le solite logiche, si sta perdendo l’occasione per dare finalmente a questo povero ente tormentato un assetto organizzativo razionale e stabile.

Su questo argomento registriamo che nei giorni scorsi su intranet è apparsa la notizia che la pubblicazione dei bandi per le P.O. hanno subito una battuta di arresto. Auspicheremmo che la causa fosse un ripensamento generale, ma siamo certi non sia così.

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DECRETO DI COSTITUZIONE DELLA STRUTTURA TECNICA PERMANENTE

Nella valanga che ci ha investito nelle ultime settimane di decreti, revisione di decreti, circolari, linee guida e quant’altro, ha attirato la nostra attenzione il DDG n. 115 con il quale viene costituita la Struttura tecnica permanente che dovrebbe funzionare da tramite tra ufficio di Direzione e l’Organismo Indipendente di valutazione  per l’attuazione di quanto previsto dal decreto “Brunetta” (D.lgs 150/2009) in materia di valutazione della performance e della relativa applicazione del sistema di incentivazione che tutti conoscono con la formula “25-50-25%”.  
Nella riunione del 28 u.s. abbiamo chiesto chiarimenti in tal senso, sapendo che esiste un accordo del 2 febbraio 2011 tra Governo e OO.SS. (ratificato con D.lgs 141/2011) che sospende gli effetti della “Brunetta” in funzione del fatto che le retribuzioni sono bloccate dal mancato rinnovo dei contratti (almeno fino alla fine del 2014….!).
Ci è stato risposto che il sistema di valutazione va adeguato ai dettami legislativi, ma che gli effetti sul sistema incentivante previsto dal decreto Brunetta sono sospesi per le ragioni di cui sopra, meno che per i dirigenti.
Resta il fatto che la decurtazione teorica degli incentivi può essere operata solo in caso di valutazione sotto la soglia della sufficienza (com’è sempre avvenuto fino ad ora). 


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MUSEO DELL’AMBIENTE: CONSIDERAZIONI SULLE NOTIZIE APPARSE IN CRONACA IN QUESTI GIORNI

È solo di qualche giorno fa la notizia riportata sulle pagine cittadine di Torino dei principali quotidiani di un rimpallo di accuse tra il Direttore (ormai divenuto ex) del suddetto museo, Carlo Degiacomi e l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino Enzo Lavolta.

Senza entrare nel merito segnaliamo semplicemente che i due si sono rinfacciati vicendevolmente il fatto di aver favorito assunzioni di personale “consigliato” dall’alto, nonché il conferimento di incarichi di consulenza a persone di famiglia.
Come dicevamo l’esito di questo battibecco sono state le dimissioni/licenziamento di Degiacomi.

La cosa non ci stupisce, la cronaca ci ha purtroppo abituati a notizie di questo tipo, e ciò che in un paese normale dovrebbe costituire un’eccezione, ormai, da noi, in quasi tutte le ramificazioni della Pubblica Amministrazione sembra essere assunta come prassi consolidata.

Il nesso con ARPA sta nel fatto che in questi anni, e anche recentissimamente, sono stati conferiti a quest’Associazione parecchie decine di migliaia di euro di finanziamento per la fornitura di “servizi a carattere divulgativo” (Arpa è anche socio del Museo e per questo versa annualmente una quota associativa).

Nessuno mette in discussione l’utilità ed il lustro dei progetti messi in piedi con questa o con altre entità; forse, e su questo citiamo un nostro collega, solitamente bene informato, “sarebbe opportuno che Arpa sospendesse il cospicuo finanziamento al Museo finché non saranno date garanzie solide di trasparenza gestionale”.

Noi aggiungiamo che, in alternativa, si potrebbero individuare soluzioni interne per indirizzare meglio le risorse per il raggiungimento, magari anche più efficace, di determinati obiettivi divulgativi.

Ma noi, si sa, siamo demagogici e pretestuosi scollegati dalla realtà, quindi questo appello lo rivolgiamo a qualche entità extra terrestre, le uniche in grado di cambiare il corso delle cose.  



INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE DI ARPA PUGLIA


Sul blog, subito sotto questo post, trovate la riproduzione integrale di un’intervista al Direttore di Arpa Puglia, apparso su di un settimanale qualche giorno fa dal titolo “Vietato indagare sui veleni”.



5 dicembre 2013


Redatto a cura del
Coordinamento FSI – USAE
   Arpa Piemonte

vietato indagare sui veleni


venerdì 8 novembre 2013

pagamento residui economici e tavolo tecnico 7 novembre



8 novembre 2013


Anteponiamo al nostro commento sul tavolo tecnico il messaggio del D.A. il quale ha garantito il rispetto dei tempi sul pagamento del primo rateo dei residui (stipendio di novembre) di cui agli articoli 9 e 10 dell’accordo firmato il 16 luglio scorso; sono state anche fornite (pur con qualche distinguo) garanzie rispetto alla regolare corresponsione della 13° mensilità. 

Giovedì 7 novembre, si è svolto il 4° tavolo tecnico sul riassetto organizzativo; eravamo già  parecchio in difficoltà a raccontarvi l'oggetto del contendere rispetto al 3° tavolo tecnico (ma anche al 2° e al 1°) ma con quello di ieri, vi confessiamo, le difficoltà sono ulteriormente aumentate.
Iniziamo col dire che, finora, si è parlato esclusivamente dei Dipartimenti provinciali e, nello specifico, di come l'amministrazione intenda omogeneizzare situazioni ed organizzazioni tra loro oggi estremamente variegate (anche, ma non solo, a causa della diversa dimensione delle strutture).

L’idea che si delinea (non sappiamo quanto estendibile anche ai dipartimenti tematici, alle strutture amministrative - e non – della Sede ecc.) è quella di organizzare le attività attraverso la costituzione di nuclei operativi tematici coordinati da figure dotate da indennità di funzione (P.O. o Coordinamento), i quali avrebbero la responsabilità funzionale, mentre quella gerarchica rimarrebbe in capo ai dirigenti delle tutele e delle produzioni. Da quello che abbiamo capito, il personale, sulla base dell'attività prevalente, verrà inquadrato in questi nuclei, non escludendo però di far contemporaneamente parte anche di gruppi di lavoro a carattere extra o sovra-nucleo. Basti dire che dopo il quarto tentativo, il modello organizzativo che ora pare delinearsi è quello “a mattoncini”... rappresentazione entusiasticamente illustrata (come le proposte precedenti, ora cassate), con slide colorate e con diverse (almeno 4 o 5) possibilità di composizione (trovate la presentazione in allegato). L'idea che ci siamo fatti è quella di un'Arpa-Lego, dove a seconda delle realtà consolidatesi nel corso degli anni, il singolo resp. di SC assemblerà i pezzi in modo tale (detto in parole semplici) da giustificare i titolari di posizione organizzativa e coordinamento già esistenti.

Altro aspetto che caratterizza questo riassetto è il conferimento ai funzionari in possesso di P.O. o di Coordinamento (questi ultimi per le sedi operative con meno di 5 operatori) della delega di responsabilità in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, così come previste dal Dlgs. 81/2008.

Rispetto al primo punto, il nostro commento lapidario e sintetico è che i nuclei tematici assomigliano molto al modello pre-Ravera, che ha già dimostrato di non funzionare, altra ipotesi che ci sentiamo di fare è che il fatto che questo modello venga introdotto prima di operare modifiche statutarie e regolamentarle sia una strategia che l’Amministrazione adotta per tenersi libera di tornare su propri passi qualora questa fase sperimentale si rivelasse fallimentare o se, nel medio periodo, si manifestassero incognite (anche a livello politico) tali da imporre un rapido dietrofront.

Non sappiamo (e non pensiamo nemmeno sia compito nostro ipotizzarlo) se tale modello funzionerà o se tra un anno saremo nuovamente chiamati ad assistere a nuove proiezioni di mattoncini colorati; ci chiediamo però se valga davvero la pena sottoporre il personale all'ennesimo stress già sapendo che, in ogni caso, il modello definitivo sarà tale per un anno visto che ci è già stato preannunciato per il 2015 l'adozione di un nuovo Statuto  (e conseguentemente l'ennesima riorganizzazione di questo povero ente senza pace).

Il colpo di grazia ci è stato assestato quando, ormai totalmente rapiti dagli effetti cromatici e dalle ipotesi 1, 2, 3, 4,  5, …. siamo stati scossi da affermazioni ecumeniche bipartisan secondo cui staremmo “andando nella stessa direzione”. Il nostro pensiero malizioso (lo confessiamo) è subito andato alla recente intranet news che comunicava l’emblematica sospensione della pubblicazione del bollettino della Direzione... “In questa Direzione”!

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Altra informazione degna di attenzione è la notizia del tempismo con il quale è stato costituito il  Comitato Tecnico Scientifico, composto da 7 componenti scelti tra il corpo docente delle università piemontesi, che dovrebbero garantire la formulazione di pareri al Direttore Generale in ordine a scelte e decisioni strategiche in materia organizzativa, tecnica e scientifica”, avvalendosi del supporto delle due Aree Funzionali.
Il contrappunto a questa notizia è che ad oggi, nonostante l’esubero di figure dirigenziali, mancano le nomine a strutture strategiche quali AFA (Area Funzionale Amministrativa) il cui bando è scaduto il 27 settembre, e di varie strutture semplici con sedi attualmente vacanti e contenute nel bando scaduto il 15 ottobre.

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E’ di oggi la convocazione per il giorno 14 ad un nuovo tavolo tecnico sugli stessi argomenti . Siamo a questo punto curiosi di vedere quali nuove slide ci verranno proiettate. Risultato e sintesi, lo ricordiamo, di un gruppo di lavoro di alti dirigenti Arpa: visto con le nostre  lenti distorte e pretestuose di personale che avverte con maggior sensibilità le problematiche legate al blocco dei contratti e delle retribuzioni, delle progressioni di carriera e del turn-over, ai noi pare che la montagna abbia  finora partorito…. il mattoncino.


Redatto a cura del
Coordinamento FSI – USAE
   Arpa Piemonte

lunedì 21 ottobre 2013

Info FSI: Circolare su Legge di stabilità 2014





Ciao a tutti,
vi inoltro la circolare della Segreteria Nazionale FSI-USAE con le valutazioni sul testo del ddl sulla "Legge stabilità 2014" approvato dal Consiglio dei Ministri e da domani all'esame del Parlamento.
Come avrete certamente letto, a pagare saranno sempre i soliti; la novità aggiuntiva di quest'anno è la burla dei 12-14 euro mensili di riduzione del cuneo fiscale.
Buona giornata

Carlo

coordinamento Arpa
    FSI-USAE

 

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Roma li 18 ottobre 2013

Ai Coordinamenti Nazionali

Alle Strutture Territoriali

Ai Coordinamenti Territoriali




LEGGE DI STABILITA' 2014

Ecco perché siamo contro questa manovra finanziaria e faremo di tutto per cambiarla

La conferma per il quinto anno del blocco degli stipendi fa aumentare gli effetti negativi in busta paga per tutto il personale delle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Una situazione di insostenibile penalizzazione dei dipendenti che riassume tutta l'incapacità politica di incidere sulla spesa in altro e più proficuo modo.

Si taglia lo stipendio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni invece di incidere la carne viva della corruzione e del malaffare; invece di tagliare le spese della politica si taglia il già incongruo stipendio nelle tasche dei più deboli e poi ci si scandalizza se alle elezioni la gente cerca riferimenti nuovi e differenti.

Lo abbiamo detto a tempo debito e lo ripetiamo da giorni, la manovra contenuta nella legge di stabilità è iniqua. È una manovra in cui ancora una volta si vanno a colpire le fasce più esposte , i lavoratori, quelle che non si possono difendere per lo stato preleva alla fonte, quelli che hanno lavorato una vita per risparmiare e comprarsi una casa.

E la tanto sbandierata riduzione del cuneo fiscale fa ridere per non dire che ci fa piangere per l'indignazione. I dati della corte dei conti elaborati dal sole 24 ore dimostrano che 150 euro medie annue una tantum sono una presa in giro che il Governo poteva risparmiarsi. Per un impiegato delle pubbliche amministrazioni i mancati aumenti del 2010-14 costano quasi Tremila (3.000,00) euro e si parla di perderne altrettanti da qui al 2017.

I cittadini, i lavoratori, non sono fuori dal mondo e capiscono la crisi, ma non possono accettare che a pagarla debbano essere solo loro e che quella classe dirigente fallimentare che quella crisi l'ha portata o l'ha accentuata ne esca indenne; non possono accettare che quelli che hanno speculato e si sono arricchiti sulla loro pelle oggi passino indenni. Se la politica non comprende questo non comprende nulla.

E fa anche sorridere che alcune organizzazioni che con i governi hanno sempre avuto un tavolo privilegiato

(leggasi Cgil Cisl e Uil) si accorgano solo ora di quanto la crisi picchia sul pubblico impiego.

Troppo tardi, ora non sono più credibili.

La nostra organizzazione invece si è mobilitata ed ha scioperato sin da subito; da sola, sin dal 2010. Immediatamente ha fatto delle controproposte concrete. Sin da subito ha informato i lavoratori dicendo loro la verità sui provvedimenti che sarebbero venuti ed ha lavorato sin da subito per la riapertura dei contratti. Oggi ci dicono che si possono rinnovare, ma solo per gli aspetti giuridici. Non siamo d'accordo.

Vogliamo la riapertura dei contratti anche sotto il profilo economico.

Si taglino le consulenze e le spese militari. Si taglino gli sprechi. Si taglino le spese politiche.

I LAVORATORI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SONO UNA RISORSA NON UNO SPRECO!

Ed è per questo che lavoreremo sino all'ultimo in parlamento per modificare la legge di stabilità .

Il Segretario Generale

Adamo Bonazzi








venerdì 18 ottobre 2013

tavoli tecnici di revisone dei decreti organizzativi e pic-nic



Ieri, 17 ottobre, si è svolto il secondo incontro relativo alla discussione dei decreti attuativi della riorganizzazione; premettiamo che avevamo già manifestato la nostra contrarietà non tanto sul merito (per il quale bisogna fare un discorso a parte) quanto al metodo di procedere in questa ennesima revisione organizzativa del nostro Ente, che vede anteposti 11 decreti attuativi a dei tavoli tecnici intorno ai quali si dovrebbero discutere decisioni già prese, che genereranno delle revisioni, sulle quali, nel 2014, si dovrebbe innestare la richiesta dell'Amministrazione della modifica per abrogazione dello Statuto, la quale, se accettata dalla Giunta Regionale, genererà un nuovo Statuto al quale, ovviamente, seguirà un nuovo Regolamento organizzativo...........ci fermiamo qui perché dobbiamo decidere se ridere, piangere o esprimere schizofrenicamente entrambe le manifestazione di fronte a questo ennesimo incubo nel quale stiamo precipitando.

L’entropia del sistema (leggi: casino) è inoltre aumentata dal fatto che in contemporanea ai nostri tavoli si tengono, sui medesimi argomenti, analoghi tavoli tecnici con i rappresentanti della dirigenza (che, in buona misura, sono le stesse persone che hanno contribuito alla creazione dell’organizzazione di cui si “discute” ai nostri tavoli)…. ed il cui principale obiettivo, nel momento in cui propongono modifiche ai decreti, pare essere quello di trasmigrare  responsabilità da loro stessi al comparto (es. in materia di sicurezza). Ci sfugge, francamente, come si potrebbe arrivare ad una sintesi tra interessi contrapposti e nutriamo pochi dubbi su quale sia il tavolo “di serie A” e quello “di serie B”.

Come FSI, dopo un confronto interno, abbiamo scelto, per il momento, di non renderci complici di questo paradosso che ci fa vivere in una condizione di perenne provvisorietà,  non partecipando all'invito dell'Amministrazione a fornire suggerimenti per eventuali modifiche ai decreti (il tavolo di ieri trattava il le modifiche proposte ai decreti 87, 91 e 92).

Continueremo ad essere presenti ai tavoli del Comparto soltanto in funzione del dovere, che sentiamo comunque di volere assolvere, di informazione  nei confronti dei lavoratori.

Intanto, come previsto, sembra che a breve verrà fuori il Decreto 87  bis che riporterà un nuovo allegato, il quale dovrebbe meglio chiarire quali funzioni verranno attribuite alle tutele e quali saranno quelle residuali in capo alle produzioni. (lo trovate in allegato, le scritte corrispondono alla situazione attuale, i colori rappresentano la destinazione dei servizi indicati)

A margine è stato anche sfiorato un aspetto del decreto n. 91  relativamente all'istituzione di “nuclei operativi” più o meno trasversali per tematismo, la quale istituzione presuppone, sulla carta, la creazione di apposite figure di coordinamento (P.O.); non è dato per il momento comprendere se è di nuove P.O. che si tratta o di vecchie riciclate in questi nuovi organismi.
Comunque al momento soldi per farne di nuove non ce ne sono, quindi la riflessione, o per meglio dire l'ipotesi che abbiano “buttato lì” è che si crei un tassello che nel frattempo alimenti aspettative nei confronti di qualcuno che è disposto ancora a “credere,……..,……….!”

Aggiungiamo un sintetico commento (visto che non l'abbiamo fatto prima) all'iniziativa del 27 settembre, il cosiddetto pic-.nic che ci ha visti coinvolti, insieme alla CGIL, nelle protesta pacifica e composta contro la pretesa dell'Amministrazione di non garantire nessun servizio di mensa presso  la sede centrale, facendola coincidere con la mancata distribuzione in tempi utili dei buoni pasto (problema che ha coinvolto tutti i lavoratori di Arpa).

Come tutti sanno, l'operazione ha avuto un successo insperato, nonostante il larvato clima intimidatorio che serpeggiava in certi ambienti.
Infatti il numero di partecipanti è stato significativo, con diversi colleghi affluiti anche da sedi esterne a via Pio VII; la notizia stessa del “pic-nic” aveva prodotto il risultato che già il 26 settembre circolava una disposizione che nella sostanza ribaltava quanto l'Amministrazione aveva asserito, soltanto qualche giorno prima, sui criteri di liquidazione delle fatture di fornitura dei ticket Risultato: i ticket di settembre e ottobre sono arrivati praticamente a raffica.     

Il prossimo tavolo tecnico è convocato per il giorno 29 p.v. con all’ordine del giorno l’esame del decreto 91 (modelli organizzativi).


18 ottobre 2013




venerdì 27 settembre 2013

INFO FSI su tavolo 25 settembre e protesta mensa


Mercoledì 25 settembre, si è svolta una seduta di tavolo tecnico tra Amministrazione e OO.SS.; lo scopo delle riunione era quello di discutere il metodo di applicazione 10 decreti di revisione organizzativa usciti la settimana scorsa, nella fase sperimentale che va dal 1° ottobre al 31 dicembre.


Come tutti sanno l'intento dichiarato dalla Direzione è, con questa operazione, di intraprendere una razionalizzazione dell'organizzazione dei servizi concentrando le attività laboratoristiche, unificando alcune strutture, superando il concetto di di dipartimento provinciale con la creazione di 3 aree geografiche omogenee, ecc.


Al nostro interno abbiamo fatto qualche riflessione su alcuni aspetti significativi di questa operazione e non ne giudichiamo a priori gli esiti, di cui si potranno vedere gli effetti a regime (se mai un regime e una normalizzazione si potranno un giorno  vedere in questo Ente!).


Se mai è il metodo che ci lascia perplessi. Escono in tutta fretta i decreti e poi si fanno i tavoli tecnici per osservazioni e possibili modifiche e/o integrazioni.

Ci sforziamo di non essere né prevenuti né provocatori, però è subito chiaro che queste sono decisioni già prese (legittimamente) sulle quali si vuole però appiccicare il sigillo di conformità sindacale con una lavata di faccia costituita appunto da questi tavoli "a posteriori" ai quali certamente parteciperemo, ma che non costituiscono, secondo noi, soprattutto se verranno fuori delle rettifiche da fare (e quindi nuovi decreti di integrazione da emanare) un grande esempio di efficacia ed efficienza.


La riunione è stata preceduta nel suo ordine del giorno dalla spiegazione del perché si è giunti a alla situazione di stallo in fatto di buoni mensa e di inagibilità dei locali della sede centrale in funzione di refettorio.


Le motivazioni tecniche fornite per spiegare questa situazione, pur comprensibili, non ci sono comunque sembrate sufficienti a spiegare il paradosso nel quale si è caduti (in sede centrale, oltre a non avere i ticket, non abbiamo il servizio mensa interna e neppure il locale dove consumare i pasti) e come tali non le accettiamo.

Ad un collega RSU  che (a nostro dire molto giustamente) ha posto il problema in termini di assenza di etica, facendo un raffronto tra l'avvenuta proroga della P.O. fino al 31 dicembre (in una fase di revisione profonda dell'attuale organizzazione) e la mancata copertura economica per pagare i ticket, è stato risposto che le sue erano motivazioni demagogiche e pretestuose.


Visto che è così, anche noi siamo demagogici e pretestuosi e quindi confermiamo la nostra iniziativa di protesta annunciata per oggi:


 

CONSUMEREMO IL PASTO NEL CORTILE DELLA SEDE, APPUNTAMENTO ALLE 12.30 E FUORI BOLLATURA, NELLO SPIAZZO DI FRONTE ALLA PALAZZINA DELLA DIREZIONE.


Accorrete numerosi!!!!

Il volantino è allegato



 



 coordinamento Arpa
    FSI-USAE

 

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giovedì 26 settembre 2013

pic-nic del 27 settembre - volantino


"DIRITTO AL PASTO?"



 

Il tavolo tecnico di ieri è stato preceduto nel suo ordine del giorno dalla spiegazione del perché si è giunti alla situazione di stallo in fatto di buoni mensa, delle tempistiche per la riapertura della mensa e di inagibilità dei locali della sede centrale in funzione di refettorio.


Le motivazioni tecniche fornite per spiegare questa situazione, pur comprensibili, non sono per noi accettabili in quanto non ci sono comunque sembrate sufficienti a giustificare la situazione assurda nel quale si è caduti: in sede centrale, oltre a non avere i ticket, non abbiamo il servizio mensa interna (chiuso per il nuovo appalto e ristrutturazione) e neppure locali dove consumare i pasti.


La situazione di difficoltà economica illustrata nel corso del tavolo tecnico contrasta, poi, con alcune delle scelte contenute nei Decreti recentemente approvati dal DG, creando paradossi in cui si discute di incarichi di funzione e incarichi dirigenziali mentre si annunciano criticità di cassa e di finanziamento tali tali da giustificare anche il mancato accoglimento di richieste sindacali che avrebbero potuto tamponare le criticità legate al pasto con un un impatto economico sull'Agenzia estremamente limitato.


In questa situazione abbiamo deciso di rendere visibile la nostra contrarietà, con un picnic collettivo.  


VENERDÌ 27 - PICNIC COLLETTIVO

CONSUMEREMO IL PASTO NEL CORTILE DELLA SEDE,

ALLE 12.30 E FUORI BOLLATURA,

NELLO SPIAZZO DI FRONTE ALLA PALAZZINA DELLA DIREZIONE.

 

INVITIAMO TUTTI I COLLEGHI, INDIPENDENTEMENTE DALLA SIGLA DI APPARTENENZA, AD ESSERE PRESENTI E A PARTECIPARE.


Il Coordinamento ARPA FSI-USAE                          il Coordinamento FPCGIL della sede di Torino


mercoledì 25 settembre 2013

picnic in sede 27 settembre

Come è noto in sede centrale a Torino è stata chiusa la mensa per adeguare i locali al nuovo fornitore del servizio, nel frattempo è stata interrotta la fornitura dei buoni mensa, sottraendo, nei fatti, ai lavoratori il diritto al pasto, consumato in proprio o sostitutivo.

 

Il risultato è che i lavoratori, a rigor di legge, non potrebbero neppure consumare un pasto portato da casa in  locali idonei e se vogliono mangiare negli esercizi esterni alla sede devono sborsare di tasca propria il corrispettivo.

 

Per questo motivo abbiamo organizzato una protesta interna per venerdì 27 che consiste nel consumare il pasto nel cortile della sede, tutto questo per richiamare l'attenzione e sottolineare le inadempienze dell'Amministrazione. (VEDI VOLANTINO ALLEGATO).

 

Ovviamnete il presente messaggio, per ciò che concerne i locali mensa inagibili, riguarda solo la sede centrale, la probalematica dei buoni pasto invece investe tutti lavoratori di tutte le sedi, e non solo da oggi.

 

APPUNTAMENTO VENERDI' 27 NELLO SPIAZZO DI FRONTE ALLA PALAZZINA DELLA DIREZIONE

 

 

 coordinamento Arpa
    FSI-USAE

 

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martedì 27 agosto 2013

info FSI-decreto legge del Governo razionalizzazione della spesa

Cari colleghi, vi inoltro una nota della Segreteria FSI che informa a proposito del Decreto Legge sulla razionalizzazione della spesa pubblica.


Riteniamo che l'articolo sia di particolare interesse per colleghi a tempo determinato che sperano in una prospettiva occupazionale meno precaria di quella attuale. Si legga in particolare il paragrafo "Contrasto al fenomeno del precariato".


ciao

Michele



Roma li 27 agosto 2013

 


 

Oggetto:  Razionalizzazione della spesa nelle pubbliche amministrazioni



Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e del Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, Gianpiero D'Alia, un decreto legge recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Si blocca anzitutto l'acquisto di auto blu fino al 31 dicembre 2015, si riducono le spese per le consulenze e si razionalizzano e semplificano le assunzioni e la mobilità volontaria all'interno delle pubbliche amministrazioni. In coerenza con questo obiettivo, si prevedono forme di reclutamento finalizzate a valorizzare la professionalità acquisita da coloro che hanno maturato, nell'ultimo quinquennio, un'anzianità di tre anni con rapporti di lavoro flessibile nel settore pubblico. Al contempo, si interviene per:

  • ribadire la natura prevalente del contratto a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, limitando a casi eccezionali il ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato, al fine di prevenire il formarsi di nuovo precariato;

  • rafforzare la responsabilità dei dirigenti in caso di utilizzo non consentito dei contratti di lavoro flessibile;

  • inasprire le sanzioni.

Stop all'acquisto di autoblu fino al 31 dicembre 2015

Previste misure di contenimento della spesa per auto blu e consulenze. Per quanto riguarda le auto di servizio, viene prolungato di un anno (fino 31 dicembre 2015) il divieto per le amministrazioni pubbliche, le autorità indipendenti e la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), di acquistare autovetture e stipulare contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto autovetture.

Si stabilisce poi il divieto, a decorrere dall'anno 2014 – per le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della PA, le autorità indipendenti, ivi inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) e le società dalle stesse amministrazioni controllate – di effettuare spese di ammontare superiore all'80 per cento del limite previsto per l'anno 2013 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi, qualora non abbiano provveduto ad effettuare la comunicazione relativa alle autovetture in dotazione al dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (prevista dal Dpcm dell'agosto 2011).

Vengono infine introdotte la nullità degli atti adottati in violazione delle disposizioni, la nullità dei relativi contratti, la responsabilità per illecito disciplinare a carico del responsabile della violazione delle disposizioni medesime, nonché la nullità della sanzione amministrativa pecuniaria a carico del medesimo.

Ulteriore riduzione delle spese per consulenze

Per gli incarichi di consulenza, viene stabilito che la spesa annua per studi ed incarichi – inclusa quella relativa a consulenze conferite a pubblici dipendenti, sostenuta dalle amministrazioni pubbliche – non possa essere superiore al 90 cento del limite di spesa per l'anno 2013. Si prevedono poi la nullità degli atti adottati in violazione delle disposizioni in materia di consulenza, nonché la nullità dei relativi contratti; si stabilisce, inoltre, che l'affidamento degli incarichi in esame in violazione delle disposizioni indicate costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale.

Viene infine prevista la possibilità di disporre ulteriori misure di contenimento della spesa per auto di servizio e consulenze nella pubblica amministrazione, attraverso un regolamento adottato su proposta dei Ministri per la Pubblica Amministrazione e dell'Economia e delle Finanze.

Contrasto al fenomeno del precariato

Viene rafforzato il principio in base al quale il ricorso al lavoro flessibile nella PA è consentito esclusivamente per rispondere a esigenze temporanee o eccezionali: ne deriva che nella PA non è consentito sottoscrivere contratti elusivi del reclutamento tramite concorso. Il tutto al fine di evitare, per il futuro, la formazione di nuovo precariato.
Contestualmente si avviano interventi per risolvere i problemi attuali:

  • procedure selettive per assumere, fino al 31 dicembre 2015, attraverso concorso, il personale non dirigenziale con contratto a tempo determinato che abbia maturato, negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio alle dipendenze dell'amministrazione, con esclusione dei periodi maturati presso uffici di diretta collaborazione degli organi di governo;

  • assunzione prioritaria di tutti i vincitori di concorso e degli idonei appartenenti alle graduatorie approvate dal 1° gennaio 2008.

Viene esteso alle scuole d'infanzia e agli asili nido il regime attualmente previsto per il comparto delle scuole statali. Si estende l'esclusione dell'assoggettamento al patto di stabilità interno anche ai servizi scolastici e per l'infanzia.

Per quanto riguarda, il comparto sanità, per la specificità del settore che ha caratteristiche diverse dal resto della Pubblica Amministrazione, tramite un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto legge, su proposta del Ministro della Salute, sarà possibile stabilizzare, attraverso procedure concorsuali specifiche, circa 35.000 persone tra medici, personale infermieristico, tecnici e altre figure professionali. Il contenuto del decreto sarà condiviso con le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, al fine di accelerare il percorso attuativo di competenza di queste ultime. Il testo del provvedimento prevede :  «Le regioni, le province autonome e gli enti locali - è il testo del decreto legge - tenuto conto del loro fabbisogno, attuano i commi 6, 7, 8 e 9 nel rispetto dei principi e dei vincoli ivi previsti e dei criteri definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 5. Per gli enti del Servizio sanitario nazionale si procede all'attuazione dei commi 6, 7, 8 e 9, anche con riferimento alle professionalità mediche e del ruolo sanitario, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, su proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano».

Il tavolo Stato-Regioni per il Ssn dovrebbe avviarsi - dipende dai tempi di conversione del Dl e di approvazione del Ddl ha spiegato il ministro - per fine anno, puntando a chiudere la partita entro il 2014.

Sono previste norme di semplificazione per facilitare le procedure di assunzione negli enti di ricerca.

Accesso nelle pubbliche amministrazioni

Il testo interviene anche sul decreto legge "spending review", in quanto il margine di assunzione viene subordinato al congelamento di posti corrispondenti al valore finanziario delle posizioni soprannumerarie che saranno assorbite mediante prepensionamento. In ogni caso, l'autorizzazione ad assumere viene valutata dal Dipartimento della Funzione Pubblica e dal Ministero dell'Economia e Finanze, previa presentazione di un piano di assorbimento delle eccedenze. Viene spostato al 31 dicembre 2015 (invece che al 31 dicembre 2014) il termine previsto per la maturazione dei requisiti pensionistici in base alla disciplina vigente prima dell'entrata in vigore dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, per assorbire le eccedenze in alternativa alle procedure di mobilità del personale, in modo da rendere le disposizioni coerenti con lo slittamento delle procedure di "spending rewiev".

Nessun taglio alle dotazioni organiche previste dalla "spending rewiev" per ordini e collegi professionali.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, inoltre, potrà assumere già nel 2013, nel limite del 20% delle unità cessate nell'anno precedente, circa 150 nuovi dipendenti presi dalle graduatorie dei concorsi.

Infine, l'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) potrà assumere tre unità dirigenziali che avranno funzione di raccordo con i fondi europei.

Mobilità nel pubblico impiego

Per sopperire alle gravi carenze di personale negli uffici giudiziari, si introduce la possibilità di un passaggio diretto presso il Ministero della Giustizia per ricoprire i posti vacanti del personale amministrativo: questo avviene mediante cessione del contratto di lavoro e previa selezione secondo criteri prefissati dallo stesso Ministero della Giustizia.

Si introduce, altresì, un sistema di facilitazione della mobilità del personale all'interno delle società partecipate dalla medesima amministrazione al fine di favorire piani industriali più razionali e sostenibili. Lo strumento della mobilità può essere utilizzato anche in ambiti più ampi, regionali e interregionali, con la prevista partecipazione sindacale.

Trasparenza, anticorruzione e valutazione performance

La "mission" della CIVIT (commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche) sarà concentrata sui compiti di trasparenza e di prevenzione della corruzione; sono trasferite all'ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) le funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance. A tal fine viene adeguata la composizione del Collegio di indirizzo e controllo dell'ARAN con l'aggiunta di due ulteriori componenti esperti in servizi e management. Sono trasferite al Dipartimento della funzione pubblica le funzioni della CIVIT in materia di qualità dei servizi pubblici.

Nuove norme sui servizi di controllo aeroportuali

Si stabilisce che l'ENAC (Ente nazionale per l'aviazione civile) possa affidare, nel rispetto dei principi comunitari, ai gestori delle aerostazioni alcuni servizi di controllo dei veicoli, del personale che opera in queste infrastrutture, degli equipaggi dei velivoli, nonché degli altri soggetti che accedono alle aree sterili degli aeroporti. La supervisione sui servizi di controllo si svolgerà con il concorso delle forze di polizia previste dal locale dispositivo di sicurezza.

Il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti potrà assumere fino a 50 unità di personale per implementare i controlli sulle concessioni stradali.

Al fine di assicurare la funzionalità e la razionalizzazione della spesa nell'ambito del Comparto sicurezza e difesa, il Ministero dell'Interno è autorizzato a stipulare, a condizioni di reciprocità, uno o più convenzioni anche con il Ministero della Difesa per l'espletamento delle attività delle commissioni mediche anche nei confronti del personale militare, compreso quello del Corpo della Guardia di finanza.

Vigili del fuoco: 1000 unità in più

Al fine di garantire il potenziamento e la piena operatività del corpo nazionale dei Vigili del fuoco viene incrementata di 1.000 unità la dotazione organica oggi composta da 17.193 unità. È inoltre garantita la prosecuzione delle procedure di copertura del turn-over nel triennio considerato mediante ulteriore proroga al 31 dicembre 2015 della vigenza di entrambe le graduatorie oggetto delle disposizioni approvate dal 1° gennaio 2008.

Rafforzamento delle politiche di coesione territoriale e di miglioramento dell'utilizzazione dei Fondi europei

Nel quadro dei provvedimenti che riguardano la pubblica amministrazione si inseriscono anche alcune norme che hanno l'obiettivo di rendere più efficace l'uso dei fondi europei, sia dal punto di vista della capacità di spesa che da quello della qualità della spesa stessa, come è stato anche raccomandato dalla Commissione europea. Per rispondere a questa esigenza è necessario potenziare il coordinamento e il controllo sull'uso dei fondi, obiettivi che comportano un rafforzamento della capacità di governo nazionale.

A questo fine viene prevista la creazione di un'Agenzia per la Coesione territoriale che svolga tre tipi di funzioni:

  • monitoraggio sistematico e continuo sull'uso dei fondi;

  • sostegno e assistenza tecnica alle amministrazioni interessate nella gestione dei programmi, sia attraverso attività di formazione specifica del personale, sia con apposite strutture di sostegno alle amministrazioni, per quanto riguarda in particolare la gestione degli appalti pubblici;

  • svolgimento, in alcuni casi bene definiti, di compiti diretti di autorità di gestione tanto per progetti sperimentali, quanto nell'ipotesi di gravi inadempienze e ritardi di alcune autorità di gestione dei programmi, valutati dal Presidente dei Consiglio e dal Ministro per la Coesione territoriale.

La costituzione dell'Agenzia è un passo significativo nella direzione del necessario miglioramento dell'utilizzo di risorse strategiche per lo sviluppo del Paese che comporteranno per i prossimi sette anni l'impiego di circa 100 miliardi di euro, includendo le risorse europee e quelle nazionali.

Istruzione: misure per le scuole italiane all'estero

Per garantire il funzionamento delle istituzioni scolastiche all'estero si stabilisce che a decorrere dall'anno scolastico 2013-2014, per specifiche e insopprimibili esigenze didattiche o amministrative, possano essere conservati, a invarianza di spesa, un numero limitato di posti sui quali possano essere assegnate unità di personale da individuare tra coloro utilmente collocati nelle graduatorie previste dall'articolo 640 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.

Semplificazioni sul controllo della tracciabilità dei rifiuti

Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) sarà molto più semplice e riguarderà principalmente i rifiuti pericolosi. I produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori, potranno aderire al sistema di controllo su base volontaria. Il SISTRI sarà operativo dal primo ottobre prossimo per i nuovi produttori, per chi raccoglie, trasporta e tratta i rifiuti pericolosi e anche per enti e imprese che lo vogliano utilizzare su base volontaria mentre per i produttori cosiddetti iniziali, per i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani della Campania l'inizio dell'operatività sarà il 3 marzo 2014. Le semplificazioni sono finalizzate anche ad assicurare la riduzione dei costi di esercizio del sistema e verranno stabilite periodicamente con decreto del ministro dell'Ambiente.

Disposizioni su imprese di interesse nazionale

Al fine di garantire l'attuazione del Piano e delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria necessarie per assicurare il rispetto delle prescrizioni di legge e dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata allo stabilimento ILVA di Taranto, in considerazione dell'urgente necessità di provvedere a ulteriori ritardi, è autorizzata la costruzione e la gestione delle discariche per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi localizzate nel Comune di Statte, località "Mater gratiae", che hanno ottenuto parere di compatibilità ambientale e valutazione di impatto ambientale positivi alla data di entrata in vigore del presente decreto legge.

Al commissario straordinario dell'ILVA è attribuita la possibilità di sciogliersi dai contratti in corso d'esecuzione alla data di avvio del commissariamento che non risultino coerenti rispetto alle esigenze connesse alla predisposizione ed all'attuazione del piano delle misure di tutela ambientale, sanitaria e di sicurezza e del piano industriale di conformazione della produzione alle predette prescrizioni.

È, infine, riconosciuto il beneficio della prededuzione per i finanziamenti a favore dell'ILVA, funzionali alla predisposizione ed all'attuazione dei piani di risanamento.

*****

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Gianpiero D'Alia, un disegno di legge in tema di lavoro pubblico che persegue l'obiettivo di adottare soluzioni volte alla semplificazione dei meccanismi di assunzione e delle procedure di mobilità volontaria all'interno delle pubbliche amministrazioni.

Semplificazione delle procedure di reclutamento del personale

Sono disciplinate a regime le procedure di reclutamento del personale, precisando i limiti della riserva di posti per titolari di rapporti di lavoro a tempo determinato e dell'utilizzazione di graduatorie concorsuali.

Norme di semplificazione

Sono previste norme di semplificazione di vario genere, rispondenti alle esigenze di funzionalità delle amministrazioni:

  • per favorire e ampliare l'utilizzo di dirigenti in posizioni di fuori ruolo o comando, allo scopo di favorire la valorizzazione delle professionalità dirigenziali, la rotazione e l'acquisizione di esperienze differenziate, oltre a una maggiore flessibilità per le singole amministrazioni nel conferimento degli incarichi ai dirigenti appartenenti ad altre amministrazioni;

  • criteri di regolamentazione delle priorità tra categorie riservatarie da applicare ai concorsi pubblici;

  • semplificazione delle procedure di autorizzazione a bandire e ad assumere per le amministrazioni centrali;

  • monitoraggio, da parte del dipartimento della Funzione Pubblica, delle graduatorie concorsuali vigenti al fine di favorire l'assunzione dei vincitori;

  • semplificazioni delle procedure di mobilità volontaria tra amministrazioni pubbliche.

Misure in materia di protezione civile

Soccorso pubblico integrato con mezzi aerei e prevenzione incendi per le attività a rischio di incidente rilevante.

Ferme restando le competenze delle Regioni e delle Province autonome in materia di soccorso sanitario, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in contesti di particolare difficoltà operativa e di pericolo per l'incolumità delle persone, può realizzare interventi di soccorso pubblico integrato con le Regioni e le Province autonome utilizzando la propria componente aerea. Gli accordi per disciplinare lo svolgimento di tale attività sono stipulati tra il Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno e le regioni e le province autonome che vi abbiano interesse. I relativi oneri finanziari sono a carico delle Regioni e delle Province autonome. Sono fatte salve le funzioni riservate al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico.

Sono inoltre previste norme che riguardano l'alienazione e la rottamazione di veicoli sequestrati per illecito amministrativo e misure per gli affari esteri in materia di razionalizzazione della spesa relativa al personale in servizio all'estero.

Le Segreterie Territoriali hanno ricevuto, in allegato,  i testi delle ultime bozze relative ai provvedimenti, sia il decreto legge che il disegno di legge.



 coordinamento Arpa
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venerdì 2 agosto 2013

CRITICITÀ: EMOZIONI DI SETTEMBRE


CRITICITÀ: EMOZIONI DI SETTEMBRE

Come da tradizione ormai consolidata è in arrivo la nuova “Grande Riforma” di Arpa Piemonte; è un appuntamento al quale le varie Direzioni, succedutesi negli ultimi anni, ci hanno  abituato.

A fronte di tutto ciò osserviamo nei fatti l’inizio di una riorganizzazione che lascia “l’edificio” del Regolamento di organizzazione pressoché intatto ma con pesanti ricadute organizzative di cui faranno le spese, come al solito, i lavoratori; per esempio in queste ore veniamo a sapere del possibile spostamento di personale da strutture di Produzione a strutture di Tutela, senza che, per fare un esempio e solo uno, non corra voce del modo in cui detto personale sarebbe adeguatamente formato alle nuove competenze. Se così fosse si pretenderebbe di sanare un gap organizzativo, frutto del continuo rimescolamento di carte avvenuto in questi anni,  quasi da un giorno all’altro, sula pelle dei lavoratori e senza porre in essere un serio e trasparente confronto con gli stessi e con le OO.SS.

Sulla carta si vuole potenziare il controllo, ma emerge un disegno che di fatto crea dei passacarte che non fanno più vigilanza.

In compenso assistiamo alla proliferazione di organismi consultivi “a latere” della Direzione che affiancano quelle che sono le strutture deputate all’attuazione delle strategie generali dell’Ente, ovvero le aree funzionali tecniche e amministrativa.
La strategia della Direzione tradotta in parole molto semplici è la seguente: le aree hanno dimostrato di non funzionare e siccome non le possiamo eliminare le affianchiamo con una pletora di organismi più o meno stabili che si chiameranno a seconda del caso, Collegio tecnico scientifico, Cabina di regia, Coordinamenti, Coordinamento unico, Segreteria tecnica, Unità operative temporanee in staff, Nuclei operativi….e via cantando.


Che le cose in Arpa non vadano molto bene (anche a causa dei continui rimaneggiamenti operati dai Direttori che si sono susseguiti, e della stagnazione della precedente Direzione) siamo i primi a saperlo e siamo convinti che, da parte dei lavoratori, non ci sia alcuna preclusione  pregiudiziale ai cambiamenti; ma se le cose non funzionano non è colpa dei lavoratori, bensì di chi li ha fino ad ora mal gestiti

Lo diciamo senza mezzi termini: è il solito metodo per creare sovrastrutture che si sovrappongono all’esistente per fini non così adamantini; avevamo manifestato un moderato apprezzamento di questa Direzione al momento del proprio insediamento, ma davanti a questi interventi volutamente fumosi e dai contorni chiari solo nella testa di chi li ha concepiti ci dobbiamo ricredere.