venerdì 31 maggio 2013
incentivi agli ex tempi determinati
ANALISI DELLE CRITICITÀ ORGANIZZATIVE
Non bisogna guardare la qualifica contrattuale, ma l’attività svolta.
I Dirigenti assegnati a Strutture semplici o complesse che dipendono dal Direttore Amministrativo, svolgono mansioni prettamente amministrative e sono sicuramente più di tre, si veda a questo proposito l’organigramma: http://www.arpa.piemonte.it/intranet/strutture
Nel caso della mobilità ordinaria (non legata al potere organizzatorio) è prassi comune la negazione del nulla osta per due anni, senza che vi sia una verifica seria delle motivazioni addotte
Presso la sede centrale sono presenti due strutture semplici composte da soli due dipendenti (1 dirigente responsabile + 1 comparto)
L'area funzionale amministrativa, contrariamente alla sua rappresentazione in organigramma, non esercita alcuna funzione di coordinamento sulle strutture prettamente amministrative.
Nell'area tecnica è inserita
In alcuni casi, l'incarico di funzione ha seguito la persona anziché essere legato alle reali esigenze
Il Regolamento per l’assegnazione delle Posizioni Organizzative è assolutamente inutile, visto che produce un elenco che non può essere ri-utilizzato in caso di rinuncia del vincitore: sarebbe più veloce e corretto che il Dirigente di SC (cui è attribuito il budget) decida con un proprio atto a chi assegnare l’incarico. Qualora dovesse rimanere l’attuale impostazione con bando, sarebbe necessario introdurre una valutazione di idoneità effettuata dal dirigente responsabile della SC in cui è bandita
Occorrerebbe assegnare ai dirigenti con solo incarico di alta specializzazione, la responsabilità di tali Strutture e del relativo personale.
Andrebbe riconsiderata la effettiva necessità di figure dirigenziali nelle strutture, valutando se in alcuni casi le funzioni effettivamente svolte dai dirigenti possano essere attribuite a personale di categoria D/Ds (consentendo quindi lo spostamento dei dirigenti ove effettivamente carenti).Alcuni incarichi della dirigenza sembrano rispondere più a esigenze di premialità piuttosto che ad effettive specializzazioni, nondimeno alcuni incarichi di posizione organizzativa e/o di coordinamento sembrano essere ritagliati sulle persone più che sulle funzioni effettivamente da ricoprire.
La scheda di valutazione del comparto è assolutamente obsoleta e da rimodulare in base alle reali attività svolte in base al profilo di appartenenza.
Non è identificato un criterio omogeneo di valutazione tra le diverse strutture.
Inoltre deve essere ribadito che la scheda deve essere finalizzata al solo pagamento dell’incentivazione.
lunedì 20 maggio 2013
info FSI su riunione del 15 maggio 2013
Il giorno 15 maggio abbiamo partecipato al tavolo tecnico, convocato dall'Amministrazione per trattare il punto dell'O.d.G. relativo alla revisione della spesa di funzionamento di Arpa, che per motivi di tempo non era stato affrontato nell'incontro del 8 maggio.
Il Direttore Amministrativo, prima di affrontare quanto in oggetto, ci ha aggiornato in merito a questi due argomenti:
a) finanziamento di Arpa: nel BURP della scorsa settimana è stata pubblicata la legge finanziaria regionale, che stanzia 67 milioni per il finanziamento di Arpa; importo che, pur in riduzione rispetto al finanziamento dell'anno passato, è comunque superiore di un milione rispetto a quanto era stato ipotizzato come fabbisogno minimo, consentendoci quindi di contenere il taglio operato sugli investimenti;
b) il giorno 13/5 si è svolto un incontro tra Direzione di Arpa e Consiglio Regionale (di cui la Direzione renderà disponibili sul sito istituzionale le slide ed il verbale). In tale sede è stata esaminata l'attività di Arpa, anche rispetto all'ormai decaduto piano di riposizionamento; è stata inoltre presa in esame la consistenza di personale di Arpa. Il DA ci ha rappresentato una sensazione tutto sommato positiva, anche in relazione alla congiuntura generale; inoltre al momento, pur essendo Arpa ente strumentale della Regione, non parrebbe essere coinvolta nei processi di spending review regionale in materia di personale.
Ovviamente novità in negativo potrebbero venire dal piano di rientro della Regione dal disavanzo sanitario, ma al momento non parrebbero esserci ricadute per Arpa.
In sostanza sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) in qualche modo mutato in positivo l'atteggiamento della Regione verso il nostro ente.
Dopo queste premesse piuttosto rassicuranti, il DA ci ha illustrato quanto si sta operando in materia di contenimento dei costi.
I filoni sono schematicamente riassumibili in:
a) interventi sulla dotazione immobiliare (es. trasferimento sede di Biella, razionalizzazione delle varie sedi operative di Alessandria);
b) ottimizzazione delle procedure di acquisto, mediante sistematico utilizzo delle procedure Consip, Mepa (ovviamente ove non si tratti di acquisire servizi o prodotti specifici) ;
c) "interventi" sui servizi ausiliari esternalizzati (lavaggio vetreria, servizi di facchinaggio e reception, ecc.);
d) interventi sulla gestione delle reti di monitoraggio, con un ripensamento rispetto alle esasperate esternalizzazioni operate in passato (e sulle quali la posizione dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali era stata fortemente critica).
In merito a questi interventi di riduzione dei costi, il DA ha chiaramente specificato di agire nell'ambito della legge sul contenimento della spesa da parte delle pubbliche amministrazioni (che devono cercare di ridurre i costi a parità di servizio offerto al cittadino), ma di farlo nell'ottica "del buon padre di famiglia" e non perché costretto da richieste mirate da parte della regione.
Gli interventi sindacali hanno sottolineato come purtroppo ogni azione mirata alla riduzione dei costi di servizi esternalizzati, seppure inevitabile, non potrà che essere subita e pagata dalle fasce più deboli, vale a dire, nello specifico, i colleghi dipendenti delle cooperative che ogni giorno ci affiancano nelle attività. A fronte, è stato anche sottolineato, di una non sempre esemplare capacità gestionale da parte dei dirigenti apicali.
Il DA ha inoltre fatto più volte riferimento alla dotazione organica di Arpa, che addirittura potrebbe consentire qualche assunzione mirata (tutto da verificare poi se questo sarebbe possibile tramite concorso o tramite mobilità dagli enti regionali, IPLA ecc.). Questo aspetto è stato accolto con un certo scetticismo da parte sindacale; da parte nostra non vorremmo che questi discorsi fossero preparatori a ennesime proposte di assunzione di nuove figure dirigenziali di cui, francamente, continuiamo a non sentire la mancanza.
Al termine, abbiamo chiesto se avessero un fondamento le voci secondo cui Arpa starebbe per intervenire sull'orario di servizio in analogia con quanto già disposto da altri enti quali la Provincia (orario ridotto il venerdì con conseguente aumento nelle altre giornate, al fine di operare un risparmio sui ticket restaurant); il DA ha assolutamente smentito la fondatezza di tali voci.
La riunione si è chiusa con l'impegno da parte della Direzione di continuare, su questi temi, nel confronto dialettico con le organizzazioni sindacali.
Redatto a cura del
Coordinamento FSI – USAE
Arpa Piemonte
venerdì 17 maggio 2013
info FSI su riunione del 15 maggio 2013
vi inoltro, in allegato, il resoconto FSI sul tavolo tecnico tenuto mercoledì 15 maggio tra Direzione e Organizzazioni sindacali su:
"Revisione della spesa di funzionamento dell'Arpa Piemonte"
Carlo
coordinamento Arpa
FSI-USAE
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