Gentili colleghi della SS03.04,
sperando di fare cosa gradita, vi mando alcune note sulla situazione della nostra Struttura in relazione al processo di adeguamento del Regolamento di organizzazione di Arpa, più alcune considerazioni di interesse generale.
Rimango a Vs. disposizione per eventuali chiarimenti.
Carlo
Agenzia unica per le verifiche.
Come
certamente saprete si parla, da parecchio tempo, della creazione di una
Agenzia unica per le ispezioni del lavoro che accorpi in un unico ente
le funzioni in materia attualmente svolte da INPS, INAIL Ministero del
Lavoro.
Nella formulazione di qualche mese fa, pareva che in tale ente dovessero essere ricompresi anche i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle ARPA, con il relativo personale ispettivo e di supporto.
Stando
alla formulazione del decreto attuativo del Jobs act , in fase di
approvazione definitiva, quest’Agenzia dovrebbe invece rivelarsi
“semi-unica” ricomprendendo gli ispettori del lavoro, dell’Inps,
dell’Inail, ma non quelli degli SPRESAL e delle ARPA, con i quali la
futura Agenzia Unica dovrà limitarsi ad una funzione di “coordinamento”
Progetto di legge regionale sul riordino di Arpa Piemonte
La
proposta di legge 92, presentata il 22/01/2015 dalla Commissione
Ambiente della Regione Piemonte, prevede un riordino complessivo
dell’Agenzia, in sostituzione della legge istitutiva n. 60. Secondo voci
affidabili, la proposta dovrebbe essere presentata in luglio al
Consiglio regionale per l’inizio della discussione e, probabilmente,
approvata ad inizio autunno
All’art.
9 della p.d.l. è citato espressamente: “l'ARPA non eroga prestazioni di
alcun genere a favore di soggetti privati”, ad eccezione delle
“prestazioni tecnico-scientifiche per le quali i soggetti privati sono
tenuti sulla base della normativa vigente ad avvalersi necessariamente
ed esclusivamente dell'ARPA”
Evidentemente,
stante le ben note disposizioni del “decreto del fare”, qualora la
proposta di legge venisse approvata senza apportare modifiche a tale
articolo, questo significherebbe di fatto il divieto per Arpa di
svolgere le verifiche ispettive sugli apparecchi di sollevamento ed a
pressione.
Abbiamo
cercato (senza grosso successo) di capire se questa disposizione fosse
da intendersi in un quadro più generale, tipo, appunto, il passaggio di
tali funzioni (e del personale corrispondente) all’Agenzia unica o se,
più semplicemente, fosse frutto di una ignoranza regionale di ciò che
Arpa svolge su mandato della Regione stessa.
Sinceramente,
io propendo più per questa seconda ipotesi; in ogni caso la
problematica è stata espressamente segnalata alla Regione da parte della
RSU, quindi ci si può ragionevolmente attendere che la questione venga
meglio specificata in sede di approvazione.
Riordino di Arpa Piemonte secondo l’ing. Robotto
Facciamo
un gioco: chi di voi è riuscito a seguire l’abnorme produzione di
decreti da parte del DG in merito all’organizzazione/riorganizzazione di
Arpa? E chi soprattutto, è in grado di dire a che punto siamo oggi, 3
luglio?
Le
informative sindacali da parte delle varie sigle, compresa FSI, hanno
faticosamente cercato di aggiornarvi tenendo il passo di atti, contro
atti, rettifiche di atti e così via. Il risultato, ne sono certo, è che
ben presto avrete smesso di leggerle a priori se non, magari
saltuariamente, attirati da qualche titolo più accattivante.
Sperando
di non risultare stucchevole, provo a fare la fotografia ad oggi,
limitando il campo a ciò che ci riguarda direttamente.
Secondo
il piano di riordino trasmesso al Comitato regionale di indirizzo il 13
maggio, l’attuale SC03 dovrebbe essere accorpata con l’attuale SC21 per
formare il Dipartimento “Rischi fisici e tecnologici”.
Dall’attuale
SC03 verrebbero scorporate le funzioni attualmente svolte dalla SS.
Rischio industriale ed Igiene industriali che, nell’assetto futuro
dovrebbero essere inglobate all’interno del laboratorio di Grugliasco,
mentre nella futura SC dovrebbero trovare posto le attività svolte da
Verifiche impiantistiche, Rischio industriale e Centro regionale
amianto.
Successivamente,
con decreto 55 del 16 giugno, venivano approvate le modifiche al
Regolamento stabilendo due tempistiche applicative: subito in vigore per
quanto concerne le variazioni ai Dipartimenti territoriali e Uffici
Centrali; entro il 31/12 per i Dipartimenti tematici (compreso il
nostro)
Al
medesimo atto viene inoltre allegato “per comodità e chiarezza” (sic!)
il regolamento coordinato vigente ad oggi, che recepisce le modifiche
immediate ma non quelle previste per fine anno: morale rimane la SC03
attuale, poi si vedrà.
Dirigenti
Come
sapete, a seguito del pensionamento del Dott. Dovis, dall’inizio 2015
la Dott.ssa Paola Quaglino è stata nominata responsabile di SC03
Senza
alcuna presunzione di disquisire sulla professionalità della suddetta
dirigente, l’aver nominato come responsabile ad interim della SC03 la
responsabile della AFT e quindi, in sostanza, la dirigente che ha
seguito fin dall'inizio la progettazione del piano di ridimensionamento
della rete laboratoristica e che si sta attualmente occupando della
conseguente gestione della fase attuativa (che, come prevedibile, si sta
rivelando assai problematica) ha fatto sì che, di fatto, la sua nomina
alla SC03 fosse finora unicamente virtuale ma non avesse alcuna
implicazione pratica.
Conseguentemente
alla fase di riordino di Arpa, con decreto 57 il 22 giugno veniva
pubblicato un avviso interno per la ricerca di responsabile della SC03
con incarico dirigenziale privatistico, fino al 31/12.
Dopo
pochi giorni il Dott. Duretto, attuale responsabile del dipartimento di
Asti, si presentava inn alcuni uffici della SS03.04 annunciando di
essere prescelto per tale incarico e scusandosi fino d’ora se avrebbe
potuto essere poco presente (il Dott. Duretto andrà in pensione a fine
anno e, ovviamente dovrà esaurire entro tale data le ferie residue…).
Senonché
con l’ennesimo dietrofront, il DDG 60 del 30 giugno stabiliva che,
poiché il DDG 55 è stato inviato al Nucleo di controllo, ed in attesa di
eventuali osservazione di quest’ultimo organo, laddove nel DDG 55 è
prevista l’attuazione immediata, questa in realtà va intesa come data da
definirsi con successivo atto e, pertanto, la dott.ssa Quaglino è
prorogata presso la SC03 sino al 31/8, mentre il dott. Duretto è
prorogato sino a tale data come direttore del dipartimento di Asti.
Per
quanto riguarda l’incarico del dott. Richieri, parrebbe rientrare tra
quelli che proseguono “senza necessità di conferma in questa fase”.
Un commento.
Per
quanto riguarda i commenti alla situazione generale di Arpa ed alla
tragicomica gestione di questa fase di transizione, rimando totalmente
alla informativa FSI in data odierna che potete trovare al link
Mi
limito unicamente ad aggiungere una sintetica considerazione sulla
gestione in generale della SC03 e della SC03.04 in particolare: io penso
che una struttura complessa che “porta a casa i soldi” meriterebbe ben
altra considerazione di quella ricevuta finora.
Le
nomine che si sono susseguite al vertice di SC negli ultimi anni hanno
l’unico comune denominatore di considerarci un parcheggio per dirigenti
prossimi alla quiescenza: una sorta di cimitero degli elefanti o di
ricovero per vecchi cavalli ormai imbolsiti.
Nessun
progetto per riconquistare fette di mercato e di attività perse nel
corso degli anni, per esplorare possibilità di crescita, per valorizzare
al meglio le ottime professionalità esistenti.
Nessuna
considerazione da parte di una Direzione orientata unicamente a seguire
le contraddittorie ambizioni di una Regione dalle troppe teste e con
l’unico obiettivo di mostrare all’esterno un risparmio apparente.
Salvo,
puntualmente ogni anno, il tentativo da parte di qualche anonima
manina, di infilarci sibillinamente obiettivi su un “incremento di
fatturato” totalmente irrealizzabile in queste condizioni.
Ci hanno provato anche quest’anno e anche stavolta siamo riusciti a venirne fuori.
Vedremo se andrà in porto questo accorpamento con l’attuale SC21 e cosa ne conseguirà.
Il barometro di Arpa punta tristemente e da troppo tempo verso il basso.