martedì 1 dicembre 2009

RICHIESTA SCORRIMENTO GRADUATORIE

Oggetto: richiesta di scorrimento delle graduatorie di cui alle procedure di progressione verticale

I sottoscritti dipendenti di Arpa Piemonte hanno partecipato a varie procedure di progressione verticale per le quali tutte le rispettive graduatorie sono state approvate con provvedimenti successivi al 1° gennaio 2004; tutti i sottoscrittori della presente richiesta sono utilmente collocati nelle graduatorie in oggetto;

L’ art 17, comma 19, del D.L. 78/09, convertito con Legge 102 del 3 agosto 2009, stabilisce che tutte le graduatorie dei concorsi pubblici, approvate dal 1° gennaio 2004 da parte di amministrazioni soggette a limitazioni delle assunzioni, sono prorogate al 31.12.2010;

Viste le attuali disposizioni previste dagli artt. 24 e 62 del D.lgs 150/2009, in materia di progressioni di carriera le quali impediscono di fatto, a partire dal 1° gennaio del corrente anno, l’attivazione di procedure secondo la normativa previgente;

Visti i particolari titoli professionali e formativi che i sottoscrittori hanno maturato in lunghi anni di carriera nell’Amministrazione, gli stessi


CHIEDONO

che l’Amministrazione, con apposite procedure interne, provveda, entro la data di vigenza del provvedimento di cui al menzionato Art 17, comma 19, del D.L. 78/09, allo scorrimento delle graduatorie dei rispettivi atti di approvazione (di cui al sottoriportato elenco) ed il conseguente reinquadramento degli istanti nelle categorie a cui facevano riferimento i singoli bandi di selezione.

Ringraziando per l’attenzione, i richiedenti rimangono in attesa di un cortese riscontro nel termine di 30 giorni a decorrere dalla data odierna.

I dipendenti firmatari della presente istanza: (adesioni originali conservate agli atti)

venerdì 27 novembre 2009

27-11-2009: ACCORDO SUI FONDI PROGRESSIONE ORIZZONTALE, RESIDUI, PRODUTTIVITA’, SPOSTAMENTO FONDI



27-11-2009: ACCORDO SUI FONDI
PROGRESSIONE ORIZZONTALE, RESIDUI, PRODUTTIVITA’, SPOSTAMENTO FONDI

Il 27 novembre 2009 la RSU, le OOSS e l’Amministrazione hanno raggiunto un accordo importante per l’attribuzione della fascia, sull’utilizzo dei residui, per la produttività dei tempi determinati e per il periodo di prova.

I CONTENUTI DELL’ACCORDO

ü      Fascia 2007-2009
Grazie allo spostamento complessivo di 860 mila euro a partire  dal 2007 dal fondo straordinario a quello della produttività (430 mila euro, per un sostanziale riequilibrio del fondo) e, soprattutto, al fondo fasce (restanti 430 mila euro) per un incremento del fondo sarà possibile l’attribuzione di una fascia nel triennio 2007-2009 a quasi tutto il personale. Chi non sarà destinatario di fascia nel triennio, acquisirà priorità nel 2010.
L’erogazione di una fascia è prevista a scalare nel triennio 2007-2009, con decorrenza al primo gennaio di ogni anno. Entro il limite di risorse presenti nel fondo ogni anno, sarà destinatario di una fascia il personale che:

·        ha almeno due anni di anzianità nella posizione economica in godimento, anche con periodi a tempo determinato, senza soluzione di continuità e senza periodi di aspettativa superiori a 2 mesi nel biennio.
·        non ha avuto un richiamo scritto nel biennio precedente ,
·        nel biennio in oggetto, ha la valutazione di produttività positiva (100% di incentivazione).

Sempre per lo stesso biennio verrà compilata una nuova scheda di valutazione,  basata sui criteri previsti dal contratto nazionale, che assegnerà l’idoneità. 

La nuova valutazione avverrà quindi su un periodo di riferimento per il quale il personale ha già ottenuto una valutazione positiva, costituendo un elemento importante di garanzia del personale valutato. Ulteriori elementi di tutela sono la compilazione attraverso un colloquio,  la possibilità di aggiungere delle osservazioni e, in caso di insufficienza nel punteggio, di proporre istanza di riesame in commissione anche assistito da un dirigente sindacale.

ü      Produttività per i tempi determinati: periodo 2006-2009
Ad eccezione dei primi 6 mesi di contratto, verrà erogata una quota di produttività pari al 50% della produttività collettiva annua (ovvero complessivamente il 35% di quella percepita da un equivalente tempo indeterminato).
Dal 2010 sarà riconosciuta la produttività anche al personale a tempo determinato, con modalità analoghe ai tempi indeterminati.

ü      Produttività per i neoassunti per i primi sei mesi di prova
Per il periodo 2002-2009 verrà erogata una quota a forfait relativamente al periodo di prova. A far data dal 2010 verrà erogata, al termine dei primi sei mesi di prova superati positivamente, il 50% della produttività.

ü      Destinazione dei residui 2002-2005.
Questi residui saranno erogati ai colleghi in servizio al 01/01/09 e presenti negli anni 2002, 2003, 2004 e 2005, con una quota aggiuntiva per il personale che nel periodo 2006-2009 non sarà destinatario di una fascia.

ü      Destinazione dei residui 2006-2009
I residui saranno erogati in quota proporzionale alla produttività effettivamente percepita dal personale presente negli anni 2006, 2007, 2008 e 2009.

ü      Fondo posizioni organizzative
Si conferma che il fondo è a completo carico dell’Amministrazione anche per il futuro. L’Amministrazione recupera le quote non spese nel passato, distribuendole per gli anni successivi per destinarle in quota aggiuntiva massima pari a 100mila euro annui. Tale quota sarà utilizzata per incrementare il fondo disponibile per Posizioni Organizzative (attualmente di 250 mila euro) e (in quota minoritaria) per incrementare  il finanziamento per i coordinamenti.

ü      Disagio
Viene istituito dal 2010 un fondo pari a 60 mila euro per particolari condizioni di disagio da destinare ad attività da individuare.

COMMENTO DELLA RSU SULL’ACCORDO

L’accordo rispetta nella sostanza e con alcune mediazioni la proposta della RSU per la destinazione dei fondi e l’utilizzo dei residui.

Lo spostamento di quote importanti permetterà tra il 2007 e il 2009 (con una piccola coda nel 2010) l’erogazione di una fascia a praticamente tutto il personale. Per la prima volta si applica un criterio valutativo conforme al contratto, ma l’entità delle risorse disponibili e il collegamento con la valutazione positiva già effettuata per la produttività, garantisce il personale nel processo valutativo. Chi per motivi di risorse presenti nel triennio non potrà usufruire di una fascia un anno, acquisisce priorità nell’attribuzione della fascia per l’anno successivo, compreso il 2010. Chi non potrà usufruire della fascia nel periodo 2007-2009 per una valutazione non positiva o in quanto già a fondo fascia, usufruirà di una quota (come una tantum) di residui 2002-2005 superiore.
Per la prima volta si attribuisce una quota di produttività (50% di quella collettiva) ai tempi determinati nel periodo 2006-2009 e per il periodo di prova (una quota una tantum per il periodo 2002-2009), mentre dal 2010 sarà prevista l’equivalenza tra le produttività dei TD e dei tempi indeterminati e una quota (50%) anche per il periodo di prova per i neoassunti.
Viene data certezza di distribuzione di tutti i residui ancora presenti nel 2002-2005, distribuiti al personale in servizio al 01/01/09 e presenti negli anni 2002, 2003, 2004 e 2005, mentre i residui che risulteranno presenti nel quadriennio successivo 2006-2009 verranno distribuiti in proporzione alle produttività percepite.

Per quanto attiene le posizioni organizzative non si va ad intaccare il nostro fondo e tutto il finanziamento, anche per il futuro, resta a completo carico dell’Amministrazione. Inoltre i residui che l’Amministrazione recupera possono essere distribuiti ad incremento della quota già prevista, ma entro un massimo di 100mila euro annuo, una parte dei quali sarà utilizzata anche per incrementare il finanziamento dell’indennità di coordinamento. In questo modo si limita sicuramente il numero di posizioni attivabili, garantendo, anche per il futuro, l’integrità dei nostri fondi.

Viene istituita dal 2010 (e sarà da definire nel contenuto) una quota pari a 60 mila euro per il riconoscimento di particolari situazioni di disagio.

LA RSU valuta positivamente il contenuto complessivo dell’accordo, approvandolo all’unanimità in quanto ritiene che risponda alla propria proposta e alle aspettative dei lavoratori di utilizzo dei residui e lo spostamento di risorse per l’attribuzione della fascia. La RSU vigilerà la corretta applicazione dell’accordo, chiedendo da subito l’esigibilità per le parti non sottoposte a verifiche.

30/11/09                                              La RSU del comparto di ARPA Piemonte

27-11-2009: ACCORDO SUI FONDI PROGRESSIONE ORIZZONTALE, RESIDUI, PRODUTTIVITA’, SPOSTAMENTO FONDI



27-11-2009: ACCORDO SUI FONDI
PROGRESSIONE ORIZZONTALE, RESIDUI, PRODUTTIVITA’, SPOSTAMENTO FONDI

Il 27 novembre 2009 la RSU, le OOSS e l’Amministrazione hanno raggiunto un accordo importante per l’attribuzione della fascia, sull’utilizzo dei residui, per la produttività dei tempi determinati e per il periodo di prova.

I CONTENUTI DELL’ACCORDO

ü      Fascia 2007-2009
Grazie allo spostamento complessivo di 860 mila euro a partire  dal 2007 dal fondo straordinario a quello della produttività (430 mila euro, per un sostanziale riequilibrio del fondo) e, soprattutto, al fondo fasce (restanti 430 mila euro) per un incremento del fondo sarà possibile l’attribuzione di una fascia nel triennio 2007-2009 a quasi tutto il personale. Chi non sarà destinatario di fascia nel triennio, acquisirà priorità nel 2010.
L’erogazione di una fascia è prevista a scalare nel triennio 2007-2009, con decorrenza al primo gennaio di ogni anno. Entro il limite di risorse presenti nel fondo ogni anno, sarà destinatario di una fascia il personale che:

·        ha almeno due anni di anzianità nella posizione economica in godimento, anche con periodi a tempo determinato, senza soluzione di continuità e senza periodi di aspettativa superiori a 2 mesi nel biennio.
·        non ha avuto un richiamo scritto nel biennio precedente ,
·        nel biennio in oggetto, ha la valutazione di produttività positiva (100% di incentivazione).

Sempre per lo stesso biennio verrà compilata una nuova scheda di valutazione,  basata sui criteri previsti dal contratto nazionale, che assegnerà l’idoneità. 

La nuova valutazione avverrà quindi su un periodo di riferimento per il quale il personale ha già ottenuto una valutazione positiva, costituendo un elemento importante di garanzia del personale valutato. Ulteriori elementi di tutela sono la compilazione attraverso un colloquio,  la possibilità di aggiungere delle osservazioni e, in caso di insufficienza nel punteggio, di proporre istanza di riesame in commissione anche assistito da un dirigente sindacale.

ü      Produttività per i tempi determinati: periodo 2006-2009
Ad eccezione dei primi 6 mesi di contratto, verrà erogata una quota di produttività pari al 50% della produttività collettiva annua (ovvero complessivamente il 35% di quella percepita da un equivalente tempo indeterminato).
Dal 2010 sarà riconosciuta la produttività anche al personale a tempo determinato, con modalità analoghe ai tempi indeterminati.

ü      Produttività per i neoassunti per i primi sei mesi di prova
Per il periodo 2002-2009 verrà erogata una quota a forfait relativamente al periodo di prova. A far data dal 2010 verrà erogata, al termine dei primi sei mesi di prova superati positivamente, il 50% della produttività.

ü      Destinazione dei residui 2002-2005.
Questi residui saranno erogati ai colleghi in servizio al 01/01/09 e presenti negli anni 2002, 2003, 2004 e 2005, con una quota aggiuntiva per il personale che nel periodo 2006-2009 non sarà destinatario di una fascia.

ü      Destinazione dei residui 2006-2009
I residui saranno erogati in quota proporzionale alla produttività effettivamente percepita dal personale presente negli anni 2006, 2007, 2008 e 2009.

ü      Fondo posizioni organizzative
Si conferma che il fondo è a completo carico dell’Amministrazione anche per il futuro. L’Amministrazione recupera le quote non spese nel passato, distribuendole per gli anni successivi per destinarle in quota aggiuntiva massima pari a 100mila euro annui. Tale quota sarà utilizzata per incrementare il fondo disponibile per Posizioni Organizzative (attualmente di 250 mila euro) e (in quota minoritaria) per incrementare  il finanziamento per i coordinamenti.

ü      Disagio
Viene istituito dal 2010 un fondo pari a 60 mila euro per particolari condizioni di disagio da destinare ad attività da individuare.

COMMENTO DELLA RSU SULL’ACCORDO

L’accordo rispetta nella sostanza e con alcune mediazioni la proposta della RSU per la destinazione dei fondi e l’utilizzo dei residui.

Lo spostamento di quote importanti permetterà tra il 2007 e il 2009 (con una piccola coda nel 2010) l’erogazione di una fascia a praticamente tutto il personale. Per la prima volta si applica un criterio valutativo conforme al contratto, ma l’entità delle risorse disponibili e il collegamento con la valutazione positiva già effettuata per la produttività, garantisce il personale nel processo valutativo. Chi per motivi di risorse presenti nel triennio non potrà usufruire di una fascia un anno, acquisisce priorità nell’attribuzione della fascia per l’anno successivo, compreso il 2010. Chi non potrà usufruire della fascia nel periodo 2007-2009 per una valutazione non positiva o in quanto già a fondo fascia, usufruirà di una quota (come una tantum) di residui 2002-2005 superiore.
Per la prima volta si attribuisce una quota di produttività (50% di quella collettiva) ai tempi determinati nel periodo 2006-2009 e per il periodo di prova (una quota una tantum per il periodo 2002-2009), mentre dal 2010 sarà prevista l’equivalenza tra le produttività dei TD e dei tempi indeterminati e una quota (50%) anche per il periodo di prova per i neoassunti.
Viene data certezza di distribuzione di tutti i residui ancora presenti nel 2002-2005, distribuiti al personale in servizio al 01/01/09 e presenti negli anni 2002, 2003, 2004 e 2005, mentre i residui che risulteranno presenti nel quadriennio successivo 2006-2009 verranno distribuiti in proporzione alle produttività percepite.

Per quanto attiene le posizioni organizzative non si va ad intaccare il nostro fondo e tutto il finanziamento, anche per il futuro, resta a completo carico dell’Amministrazione. Inoltre i residui che l’Amministrazione recupera possono essere distribuiti ad incremento della quota già prevista, ma entro un massimo di 100mila euro annuo, una parte dei quali sarà utilizzata anche per incrementare il finanziamento dell’indennità di coordinamento. In questo modo si limita sicuramente il numero di posizioni attivabili, garantendo, anche per il futuro, l’integrità dei nostri fondi.

Viene istituita dal 2010 (e sarà da definire nel contenuto) una quota pari a 60 mila euro per il riconoscimento di particolari situazioni di disagio.

LA RSU valuta positivamente il contenuto complessivo dell’accordo, approvandolo all’unanimità in quanto ritiene che risponda alla propria proposta e alle aspettative dei lavoratori di utilizzo dei residui e lo spostamento di risorse per l’attribuzione della fascia. La RSU vigilerà la corretta applicazione dell’accordo, chiedendo da subito l’esigibilità per le parti non sottoposte a verifiche.

30/11/09                                              La RSU del comparto di ARPA Piemonte

lunedì 19 ottobre 2009

INFO 19 OTTOBRE 2009

Gentili colleghi ,
un breve messaggio per informarvi che:
    1) con nota di venerdì scorso l'Amministarzione ha annunciato che pagherà, con lo stipendio di novembre, gli arretrati contrattuali;

   2)  per domani, martedì 20, l’Amministrazione ha convocato una riunione sindacale con all’ordine del giorno i seguenti argomenti:

        
Concertazione sulle declaratorie delle future strutture aziendali previste dal nuovo Regolamento di organizzazione ed attualmente in fase di approvazione;
        
Discussione sullo schema del Contratto Collettivo Integrativo Aziendale trasmesso dall’Amministrazione alle Organizzazioni Sindacali  ed alla RSU.

Intanto, nell’occasione, ringrazio tutti coloro che mi hanno inviato dei contributi rispetto alla suddetta bozza contrattuale e sulle declaratorie; molti di questi contributi verranno utilizzati nel confronto in questione.
Mi astengo per ora dal fare commenti che non sarebbero altro che ipotesi alla vigilia di questo tavolo; vi anticipo però fin da ora che non più tardi della prossima settimana indiremo, unitamente ad altre sigle, un’assemblea sindacale a Torino.
Sarà comunque mia premura informarvi puntualmente via mail su quanto verrà dibattuto nel suddetto incontro, nonché il mio punto di vista sul merito della discussione.

Grazie del’attenzione e a presto.

Michele

venerdì 31 luglio 2009

CCNL 2008-2009

EDERAZIONE SINDACATI INDIPENDENTI
U
NIONE SINDACATI AUTONOMI EUROPEI
I
N F O R M A Z I O N E SI N D A C A L E
S i g l a t o i l CCNL S a n i t à b i e n n i o e c o n omi c o 2 0 0 8 - 2 0 0 9
Roma 31 luglio 2009: presso la sede ARAN in Via del Corso a Roma la
delegazione della FSI-USAE ha siglato e licenziato il testo definitivo
del CCNL Sanità biennio economico 2008-2009.
Si è conclusa così l'odissea contrattuale per il personale della sanità
che entro 30 giorni dalla data di oggi (31 luglio) potrà finalmente
vedere gli effetti del nuovo contratto di lavoro, nella busta paga e
nella retribuzione di risultato.
Come noto il percorso contrattuale ha subito diversi intoppi, tra cui in ultimo i rilievi contrari
della corte dei conti (il 10 luglio u.s.) sull'articolo 10, rilievi che prontamente rivisti e corretti il
21 luglio u.s. hanno consentito di addivenire oggi alla firma del testo definitivo.
Il Segretario Nazionale FSI-USAE Stefano Castagnola ha così dichiarato: "Un contratto
prettamente economico e con poche risposte sulla classificazione del personale, ci sono molti
interrogativi che devono essere sciolti in particolare per quanto riguarda gli incarichi di
coordinamento e riguardo le indennità, comunque in questa fase negativa dell'economia, e
costretto dai vincoli di bilancio dello stato, il sindacato ha svolto un ruolo importante per i
lavoratori, siamo già al lavoro per discutere con le parti la piattaforma per il rinnovo del
contratto 2010-2012, piattaforma contrattuale che la FSI-USAE ha già sottoposto all'ARAN e
che speriamo possa essere discussa velocemente per garantire un prossimo rinnovo
contrattuale più articolato e sempre più rispondente alle esigenze dei lavoratori".
Ufficio stampa
DECRETO BRUNETTA: SENZA LE REGIONI LE CAMERE NON VANNO AVANTI
La 1ª Commissione permanente del Senato, nella riunione dello scorso 8
luglio, esaminando lo Schema di decreto legislativo recante: "Attuazione
della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della
produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza nelle
pubbliche amministrazioni" (n. 82), precedentemente sospeso nella seduta
del 16 giugno, ha dovuto prendere atto, per bocca del Ministro Brunetta
che pur essendo stato raggiunto un sostanziale accordo con le rappresentanze delle Regioni e
degli enti locali, la Conferenza unificata nella seduta dell'11 giugno contrariamente a quanto
previsto non ha approvato l'intesa sullo schema di decreto legislativo.
Il Ministro ha altresì ricordato le missive che il Presidente dell'Unione Province d'Italia e il
Presidente dell'Associazione nazionale Comuni italiani hanno inviato in proposito ai
Presidenti delle Camere ed ha preannunciato l'intenzione di recepire nel testo del decreto
legislativo i punti definiti nella consultazione già svolta e auspica che nella riunione della
D i p a r t ime n t o I n f o rma z i o n e U S A E
V i a Ve n t i S e t t emb r e 8 9 0 0 1 8 7 R oma t e l 0 6 . 4 2 0 1 3 9 5 7 f a x 0 6 . 4 8 1 9 0 8 0
Pagina 1 di 2
Conferenza convocata per la prossima settimana per l'esame del Documento di
programmazione economico-finanziaria si possa dare corso anche all'intesa e al parere
sull'atto del Governo n. 82.
Il Presidente della Commissione ha quindi ricordato che l'assegnazione dell'esame in sede
consultiva è stata disposta dai Presidenti delle Camere con riserva, in mancanza del parere e
dell'intesa previsti dalla legge di delegazione. E poiché in data 8 luglio il Ministro per i
rapporti con il Parlamento ha dato notizia ai Presidenti delle Camere che la Conferenza
unificata non aveva ancora approvato l'intesa né il parere, vi è motivo di ritenere che quella
riserva non sarà rimossa. In mancanza di una formale rimozione della riserva, la
Commissione non potrà esprimere il parere sullo schema di decreto legislativo.
Ufficio stampa
“ C
O D I C E R O S S O
Sarà il caldo, sarà il periodo in cui tutti pensano alle ferie a farmi
riflettere su una situazione politico sindacale a dir poco da brividi. La
congiuntura che il paese attraversa non lascia spazio a iniziative a
lunga scadenza, ma ti impone di mettere in campo iniziative atte a non
fare collassare il sistema Italia. Sono calati i consumi, è aumentata la
richiesta della cessione del quinto dello stipendio mentre le banche sono
restie a concedere mutui a piccole e medie imprese, e tanto meno a
persone e famiglie che non hanno garanzie alle spalle.
Con questi chiari di luna il sindacato si cala nel contesto delle trattative per i rinnovi
contrattuali 2010 -2012 con la consapevolezza che non sarà dura ma durissima per strappare
alla controparte almeno il cosiddetto “salario della paura”.
Quando poi si legge sui giornali non di sinistra (vedi panorama numero 32 del 6 agosto 2009)
che un commesso del Senato della Repubblica può arrivare ad uno stipendio netto mensile di
6.000,00 euro, tutto questo ci fa capire in che Italia viviamo.
Non ha neanche più senso tirare la giacca a Deputati e Senatori eletti (si fa per dire) nella
propria circoscrizione perché in Parlamento si prodighino per sanare queste sperequazioni,
cosa molto difficile da farsi per persone non elette ma nominate dai capi partito, con
conseguente rispetto del dettame politico del capo, pena ovviamente una non collocazione nella
successiva legislatura.
Avrei voluto scrivere su problematiche sindacali, su strategie da perseguire per migliorare i
rapporti con i datori di lavoro siano essi pubblici o privati, ma la mia psiche è e rimane
orientata verso chi ci governa o ci dovrebbe governare. Negli ultimi anni la politica ha deluso
molte persone che nell’anonimato hanno contribuito con impegno e dedizione affinché nelle
nostre camere fossero elette delle persone capaci di questo compito, ma tra esibizioni, di nodi
scorsoi, di mangiate di mortadelle e altro, che per carità di patria è meglio tacere, lo
scoramento e lo sconforto la fa da padrone. Vogliamo far finta di niente e ci collochiamo tutti in
questo girone dantesco? Oppure tentiamo ognuno con le proprie capacità e competenze a
restaurare la politica con la P maiuscola in Italia?
Dopo il codice rosso esiste la bancarotta, che ci porterà veloci come il vento verso una
situazione che chi come me conosce molto bene, ossia un altro ventennio di oscurantismo
politico.
A cura di Dino Parodi
D i p a r t ime n t o I n f o rma z i o n e U S A E
V i a Ve n t i S e t t emb r e 8 9 0 0 1 8 7 R oma t e l 0 6 . 4 2 0 1 3 9 5 7 f a x 0 6 . 4 8 1 9 0 8 0
Pagina 2 di 2

F

giovedì 30 luglio 2009

CNNL 2008-2009

Vi informo che ieri, 30 luglio, la Corte dei Conti ha approvato i CCNL 2008-2009 dei Comparti Sanità – Autonomie Locali – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Aran ha convocato per questa mattina le riunioni per la stipula definitiva dei contratti.
Il CCNL della sanità è stato modificato all’articolo 10, nella parte che riguarda la dichiarazione congiunta sulle riduzioni del salario accessorio a fronte della Legge 133 del 2008, al fine di armonizzarla con le previsioni positive intervenute con il decreto anticrisi.

Vi aggiornerò più in dettaglio nei prossimi giorni.

Non appena formalizzato ci attiveremo per chiederne l'applicazione

Buona giornata
Michele

mercoledì 15 luglio 2009

INFO CCNL - 15 LUGLIO 2009

CCNL sanità pubblica – dobbiamo fare i conti con la Corte dei Conti
I tempi di applicazione del nostro contratto si allungano

Venerdì scorso la Corte dei Conti ha certificato negativamente l’articolo 10 dell’ipotesi di CCNL 2008–2009 del personale del Servizio Sanitario Nazionale, “Progetti e programmi per il miglioramento dei servizi all’utenza” nel quale sono previste le risorse aggiuntive regionali, pari allo 0,8% per incentivare il personale impegnato in tale attività.
Non si conoscono ancora i particolari del diniego della Corte per motivare il giudizio negativo.
La speranza è che si tratti di osservazioni che non incidano sulla sostanza dell’accordo.

L'unica cosa certa è che per vedere i nostri "spiccioli" in busta paga dovermo ancora aspettare non si sa quanto. 

Staremo a vedere gli sviluppi.
Qui sotto un comunicato sindacale in proposito.
a presto

michele
CCNL SANITA': SI SBROGLI LA MATASSA O I LAVORATORI FARANNO SENTIRE LA LORO VOCE
lunedì 13 luglio 2009
La Corte dei Conti ha certificato l'ipotesi di accordo del 14 Maggio 2009 con l'eccezione dell'articolo 10 (risorse aggiuntive regionali). Le osservazioni della Corte quindi riguardano uno dei punti più importanti dell'accordo contrattuale, il comma 3 dello stesso articolo  - che non  avrebbe rispondenza con l'atto di indirizzo -  ma anche le modalità di erogazione dello 0,80%.
Assistiamo quindi ancora al depauperaemnto delle decisioni assunte al tavolo negoziale e alla cattiva abitudine di mettere in discussione a posteriori le scelte effettuate dalla controparte pubblica. Insomma le organizzazioni possono trattare il contratto ma non con chi decide; e poi tutti possono metterci il naso. Questa vicenda dimostra ancora una volta i limiti dell'attuale sistema contrattuale delle aree delle pubbliche amministrazioni.   
Abbiamo già avuto modo di rappresentare in tutte le sedi, parlamentari e di governo che gradiremmo avere al tavolo un interlocutore qualificato e con i poteri decisionali del caso. Possiamo solo constatare che per quanto qualificata l'agenzia non ha i poteri che noi chiediamo.
Le Regioni e il Comitato di Settore  trovino il modo di sbrogliare la matassa o i lavoratori del settore faranno sentire la loro voce in modo forte e chiaro.
La Segreteria Nazionale FSI-USAE

lunedì 18 maggio 2009

INFO 18 MAGGIO 2009


  
Come saprete il 14 maggio è stata firmata l’ipotesi di accordo relativo al CCNL - biennio economico 2008-2009.
A breve vi trasmetterò alcune informazioni di dettaglio, più alcune considerazioni sul futuro normativo che riguarderà il nostro comparto.   

Gentili Colleghi,
vi propongo ora una mia risposta a due mail che i colleghi della sede di Torino Luciano Crua e Gianmario Nava hanno rispettivamente inviato a vari esponenti sindacali, a seguito dell’assemblea che si è tenuta in Sede centrale lo scorso mercoledì 13 maggio.
Su richiesta di alcuni colleghi rendo pubblica la risposta che fornisco.
A seguito della mia riposta ci sono i testi delle mail dei summenzionati colleghi.

Gentilissimi Gianmario e Luciano,
ho letto con interesse le vostre considerazioni sul tema della riorganizzazione di Arpa che tante energie sta assorbendo e molte sensibilità ha colpito.
Tenterò con queste mie poche righe di articolare una risposta che è personale ma sostanzialmente condivisa dalla mia sigla.
Pur essendomi fatta un’idea, che nel miglior modo possibile vi espliciterò, vi devo avvertire che il mio ruolo di “amministrativo” di una struttura centrale non mi consente di avere una visione di dettaglio del problema ma più che altro politica; ed è politica nel senso più ampio del termine la riflessione che vi propongo.

Lo dico anche un po’ in contraddizione col fatto che tutte le forze sindacali (noi dell’FSI inclusi) che ci siamo “sbattuti” per mesi a scrivere fiumi di parole, nel tentare di dare una forma a questo regolamento che fosse la più confacente ad una moderna Agenzia che, nell’esercizio delle proprie competenze e prerogative e per la particolare specializzazione della propria funzione rispondesse a moderni criteri di efficienza razionalità e soprattutto indipendenza.

Premesso che, il regolamento è materia di concertazione e non di contrattazione e quindi l’Amministrazione alla fine decide un po’ come le pare, prima che uscisse l’ultima versione di bozza dall'Amministrazione, avevo avuto modo di esprimere il mio scetticismo rispetto alle reali intenzioni da parte dell’Amministrazione di correggere la rotta; essa non può fare di più, Arpa, come tutte le aziende pubbliche, non è indipendente dal giogo della politica alla quale deve rispondere ed a cui è funzionale.

Lavoro nella P.A. da quasi tre decenni, ho vissuto la fase della cosiddetta “privatizzazione” dell’amministrazione pubblica; lo spirito delle leggi che dal 92 in poi si sono susseguite avrebbero dovuto portare ad una netta separazione dal livello politico, che avrebbe dovuto essere di mero indirizzo, il livello esecutivo avrebbe dovuto godere di ampi margini di autonomia, con responsabilità di fatto (e non di forma)  rispetto al proprio operato.

Non mi sembra che le intenzioni del Legislatore di allora abbiano sortito gli effetti sperati. Osserviamo che gli enti pubblici continuano ad essere condizionati nelle loro scelte e nelle loro peculiarità dal livello politico.

Il nostro micro cosmo non fa eccezione. Poiché non ci troviamo in un ente di tutela ambientale di un paese scandinavo o della Nuova Zelanda, ci ritroviamo ad essere, ahimè, perfettamente inscritti in questa realtà; ergo, le decisioni non possono che essere pilotate.
In questo quadro, che riconosco essere pessimistico, ma che modestamente mi permetto di definire realistico, osserviamo che – e qui allargo lo sguardo ad un contesto più vasto – la maggior parte del Sindacato gioca in questa vicenda un ruolo di sponda, ha perso di incisività condizionato dal clima sociale e dal fatto che si è reso responsabile di una certa inclinazione al compromesso che ha contribuito ad indebolire ancora di più tutti noi.

Questi ragionamenti si potrebbero dilatare ben oltre, ma  non è il caso di dilungraci. Con questa riposta ho inteso proporre, in estremissima sintesi, il nostro punto di vista; aggiungo solo, caro Gianmario, che da un’ennesima bozza che l’Amministrazione ci proporrà non ci apettiamo nulla di sostanziale, se non forse qualche variante lessicale; potrei sbagliarmi e sinceramente me lo auguro. Vedremo!
Auguri a voi e a tutti noi.

      


 

martedì 31 marzo 2009

INFO 31 MARZO 2009


Gentilissimi colleghi,
trovo finalmente il tempo di parlarvi delle recenti novità che hanno caratterizzato l’attività sindacale delle ultime settimane.
Chiedo scusa per la discontinuità delle informazioni che fino ad ora ho trasmesso, ma ritengo di dover parlare quando c’è qualcosa di significativo da dire e non a vanvera tanto per dire qualcosa: ora ho qualcosa da dire!
Come forse saprete, il 13 marzo si è aperto il cosiddetto tavolo tecnico dedicato alla trattazione dei fondi economici del Comparto. Fondamentalmente: fasce, incentivi, disagio per particolari condizioni di lavoro e straordinario. 
Si tratta di un primissimo contatto tra le componenti sindacali e l’Amministrazione, nel corso del quale quest’ultima ha presentato i conti al fine di determinare il biennio 2006/2007 e, in via provvisoria, il 2008.
Vi risparmio i tecnicismi riservandomi di informarvi dei progressi in corso d’opera; mi preme dirvi subito che il compito che mi sono prefissato ed al quale rimango fedele è quello di sorvegliare affinché non si verifichino, nella fase successiva a questa, ovvero quando si stabiliranno i criteri di utilizzo dei fondi, un uso iniquo in favore di gruppi e gruppetti che in passato, con argomentazioni discutibili, erano riusciti ad avvantaggiarsi nella attribuzione delle fasce economiche.
Sappiamo che per il 2009 ed il 2010 avremo un problema di finanziamento di questi fondi, i quali, grazie alla “lungimirante” politica del presente Governo verranno decurtati rispettivamente del 10 e del 20%.
È un ragione in più per salvaguardare maggiormente il reddito ed il suo potere d’acquisto. Come FSI-USAE abbiamo presentato, in sintonia con altre componenti sindacali, una proposta  di incremento temporaneo del 30% delle quote individuali di produttività a tutto il personale del comparto per l’anno 2008; tutto ciò in attesa di raggiungere un accordo complessivo sui fondi da utilizzare. Abbiamo anche chiesto all’Amministrazione di verificare, analogamente a quanto è avvenuto in altre aziende sanitarie della Regione, la possibilità di trasformare una quota degli incentivi in fascia economica. Quest’ultima ipotesi, se accolta, permetterebbe di trasformare una parte del reddito, teoricamente volubile in reddito stabile e pensionabile a tutti gli effetti, al riparo quindi dalle intemperanze governative sempre più indirizzate a colpire il reddito da lavoro dipendente e, nello specifico, dei lavoratori della Pubblica Amministrazione.
Tra l’altro, vi informo che, con Decreto n. 28 del 20.03.2009 è stata approvata l’intesa sui criteri di utilizzo dei fondi destinati al lavoro straordinario.
Si è avviato da qualche tempo un dibattito sulle riqualificazioni, sia in termini di progressioni verticali che di trasformazione di quei profili professionali che non risultano inquadrati correttamente rispetto alle effettive mansioni svolte. Ad onor del vero, recentemente, il Segretario della CGIL, Rossano Gambino, ha pubblicamente dichiarato di volersi impegnare in questa direzione, anche altri lo hanno fatto: do atto di queste dichiarazioni e nel contempo li invito a dare una doverosa accelerazione all’interesse già manifestato. Vedremo cosa ne uscirà, vi terrò ovviamente informati.
Ripeto, siamo solo agli inizi, queste tematiche hanno dovuto faticosamente sgomitare per inserirsi tra i temi che vanno o sono andati per la maggiore, ovvero: riorganizzazione dell’Arpa, stabilizzazioni dei precari, progressioni di n. 79 assistenti tecnici; su quest’ultima “luminosa conquista” mi sembra già di sentire le vostre giuste domande, “e gli altri assistenti tecnici che magari si ritrovano in posizione analoga a quelli individuati, perché no?”
Intanto ribadisco che tutti coloro che possiedono i requisiti previsti dal bando dovrebbero fare domanda, del resto le mie posizioni (molto critiche) su questa vicenda, che proviene da molto lontano, molti le conoscono già e non starò qui a ripetermi per l’ennesima volta.  
Se permettete, aggiungo qualche ulteriore elemento di riflessione sull’andamento di questa RSU che, come sapete, ha iniziato il suo mandato nel dicembre del 2007.
Mi sto rendendo conto come una parte numericamente consistente di questa RSU stia inscenando una penosissima pantomima, una sorta di commedia delle parti, al solo scopo di svuotare di significato il concetto di unitarietà della RSU, che teoricamente  dovrebbe travalicare le appartenenze o le posizioni squisitamente politiche finalizzando l’azione concreta alla ricerca del maggior benessere di tutti lavoratori, indipendentemente da livello, profilo o appartenenza ideologica, appunto.
Gli appartenenti a questo gruppo (per ora non voglio fare accuse dirette, ma confido molto sulla vostra capacità di immaginazione) litigano o fanno finta di litigare tra loro e con circonlocuzioni da azzeccagarbugli di quart’ordine, paralizzano nei fatti l’attività di questo importante organismo elettivo non permettendo neppure l’adozione di un semplice regolamento di funzione della RSU che, è bene ribadirlo, dovrebbe essere la più alta espressione di Democrazia interna ai luoghi di lavoro,.
Questo è un principio che evidentemente a costoro, abituati nella precedente RSU a fare il bello e cattivo tempo, hanno difficoltà ad accettare.
Non importa!!!!
Capito il loro gioco e chiamate trasversalmente a raccolta le forze che non guardano solo al “particulare loro” di guicciardiniana memoria e che tradotto in volgare vuol dire farsi platealmente gli affari propri, si prosegue per la strada che abbiamo chiara davanti a noi, ovvero fare ciò per cui i lavoratori ci hanno conferito la loro fiducia, rappresentare gli interessi di tutti, indistintamente! E, non ultimo, mettere davanti alle proprie responsabilità e denunciare chi non agisce per il bene comune, ma solo ed unicamente (nella migliore delle ipotesi) per raccogliere qualche tessera sindacale o qualche voto alle prossime elezioni di RSU.
Mi dispiace polemizzare in questo modo e giuro che la mia non è una banale polemica di cartello; in quest’anno e mezzo ho osservato molto, ed ora credo di poter distinguere, con qualche ragionevole certezza, ma sempre con beneficio d’inventario, i “buoni dai cattivi”.
A margine vi informo che FSI-USAE ha presentato a febbraio all’Amministrazione alcune considerazioni sulla Bozza di Revisione dell’Organizzazione di Arpa Piemonte; in estrema sintesi abbiamo rilevato quelle che a nostro parere sono le maggiori criticità di questa proposta, individuabili principalmente nel sostanziale ridimensionamento dell’autonomia di Arpa rispetto alla missione che essa dovrebbe svolgere (la tutela dell’Ambiente se non ricordo male!).
Abbiamo inoltre rilevato una incongruente e contraddittoria politica di sviluppo del personale che contrasta clamorosamente con i principi contenuti nell’incipit del documento (art.5).
Non ci aspettiamo un granché; il carteggio intercorso tra Sindacati ed Amministrazione, in questo caso, ci è sembrato poco più che uno scambio di retoriche cortesie, ma quanto meno abbiamo detto anche noi la nostra.    
Scusate se mi sono un po’ dilungato, nell’occasione vi saluto tutti cordialmente e, come sempre, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.