mercoledì 30 dicembre 2015

Accordo sulla ripartizione dei residui 2010-2014





In data 30.12.2015 è stato siglato l’accordo tra Amministrazione e O.O.S.S: sulla distribuzione dei residui relativi al periodo 2010-2014 a valle dei due tavoli tecnici tenutisi nel mese di dicembre.

L’accordo prevede che i residui in oggetto vengano di fatto gestiti come incremento della produttività 2015 e quindi legati alla valutazione di quest’anno. L’amministrazione ha fin dall’inizio deciso questa impostazione che però ha generato perplessità nei componenti FSI, FIALS e nel rappresentante USB di RSU, come sarà spiegato più avanti.


Contenuti dell’accordo

La platea di interessati è il personale in servizio (a tempo determinato o indeterminato) nell’anno 2015 (ad esclusione del personale in comando presso altri enti e del personale non in servizio e non soggetto a valutazione in virtù dell’applicazione della l.r. n. 22/2009).

L’erogazione avverrà in due fasi

-        il 70% dei residui (470.000 euro circa) verrà erogato entro il mese di febbraio in proporzione alla quota di produttività spettante a ciascuna categoria;
-        il 30% (pari a  201.000 euro) verrà erogato nel mese di giugno in quote uguali pro capite, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, ed in conformità ai criteri aziendali vigenti per l’erogazione della produttività

Inoltre nel mese di novembre eventuali residui del fondo 2015 saranno distribuiti in quote procapite uguali. Questa modalità di erogazione dei residui accertati dell’anno precedente costituirà la regola concordata dalle parti per evitare la formazione dei residui.

Posizione del FSI

Gli aspetti positivi dell’accordo sono lo sblocco di risorse finanziarie in un quadro congiunturale noto a tutti. E’ positivo anche il superamento del vecchio sistema con la previsione di erogare eventuali residui del fondo produttività nel mese di novembre dell’anno seguente.

In sede di trattativa FSI ha però fatto notare come il criterio che definisce la platea dei beneficiari è piuttosto iniquo rispetto a quanto già adottato in passato (accordo 2013) perché non tiene in considerazione della effettiva presenza in servizio nel periodo di maturazione dei fondi. Da questo punto di vista, nonostante l’importanza di sbloccare risorse economiche significative, l’accordo è per noi incompleto e foriero di situazioni distorsive tra lavoratori che in tempi diversi hanno dato un contributo lavorativo differente. Questo potenziale distorsivo poteva essere limitato prevedendo la presenza in servizio con in aggiunta il criterio della proporzionalità calcolato sulle presenze effettive anno per anno.

Questa criticità con varie sfumature è stata ribadita anche dalle altre sigle autonome. Per esigenze di contabilità l’accordo doveva essere chiuso entro il 2015 per cui FSI ha siglato l’accordo con una nota a verbale firmata da FSI e FIALS che trovate qua sotto.




Nota a verbale di FIALS e FSI


Si ritiene iniqua la destinazione degli avanzi 2010-2014 aventi come unico criterio la presenza in servizio nel 2015, senza alcuna considerazione della presenza in servizio negli anni in cui si sono costituiti i suddetti avanzi.
La distribuzione a pioggia che prescinde dall’anzianità è a nostro avviso ingiusta e lesiva di chi ha contribuito con il proprio lavoro a costituire fondi di cui oggi tutti, indistintamente, usufruiscono rappresentando un pericoloso precedente per futuri accordi.
Tanto meno si condividono le ragioni di quelle organizzazioni sindacali che hanno sostenuto tale posizione a tutela dei neo-assunti 2015.


      Per la FIALS                                                        per FSI

   Federica Aglietta                                               Michele Lattanzio

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