domenica 15 febbraio 2015

RSU 2015 IL NOSTRO PROGRAMMA, LE NOSTRE IDEE, IL NOSTRO MANIFESTO

Cari colleghi, quest’anno ci presentiamo con una lista piuttosto corposa, la più corposa di tutte quelle presentate da FSI da quando si svolge questa competizione elettorale in Arpa.
Questo è un segno tangibile della crescita della nostra componente nel nostro Ente, in qualche modo speculare a quella della nostra organizzazione sul piano nazionale che punta a raccogliere il malcontento di chi, come tanti di noi in passato, è stato vittima inconsapevole  dei “maneggi” della Triplice confederale ricavandone un senso di vuoto e di frustrazione.

In ARPA FSI ha condotto una prassi di assoluto rigore nei rapporti improntati alla tutela dei diritti di tutti i lavoratori, alla corretta rappresentanza degli interessi di ognuno, del rifiuto assoluto della  mediazione sindacale utilizzata come scambio di favori secondo l’equazione voto e/o tessera = favore personale.

Noi ci occupiamo delle persone, dei loro problemi, che possono anche essere personali oltre che collettivi, ma che affrontiamo sempre e solo chiedendo l’applicazione delle regole secondo i principi che sono il caposaldo della nostra filosofia: equità e trasparenza.

Come sapete, dall'avvento dell’era Robotto, la parte sindacale è stata nei fatti ostaggio dell’Amministrazione che ci ha obbligati alla partecipazione a lunghe fasi di trattativa su diverse opzioni di riorganizzazione.

Nel 2013 si è parlato di quadranti; dopo 10 decreti ed una serie di tavoli tecnici “a posteriori”, nella  primavera del 2014 si è passati a vari annunci di chiusura di sedi e laboratori e la conseguente concentrazione di attività specialistiche su quattro sedi.

Questo per sommi capi; in realtà tutto ciò che ha caratterizzato l’azione di questa Direzione è stato all’insegna dell’improvvisazione, seguendo interessi che con la tutela dell’ambiente hanno ben poco a che vedere.

Dentro a questo tragico e confuso balletto di decisioni e contro-decisioni noi abbiamo fatto la nostra parte per mero spirito di servizio, non rinunciando però a denunciare da subito la totale inutilità di tutto questo fumo provocato ad arte per coprire interessi particolari.
La prova capitale è stata fornita quando la RSU, che intanto si era divisa in due tronconi, aveva formulato proposte alternative, certamente più valide sul piano della razionalità rispetto ai vaneggiamenti proposti dalla Direzione che, con l’appoggio di sindacati gregari, le aveva rigettate portandoci alla situazione di stallo nella quale ci troviamo adesso.

Il nostro punto fermo è sempre stato il seguente: per fare una riorganizzazione che tenda a razionalizzare le risorse è necessaria una visone d’insieme, non si possono fare interventi estemporanei, che, a seconda del caso vanno in una direzione o in quella opposta.
Sono necessarie una Legge, uno Statuto ed un Regolamento nuovi che sanciscano cosa facciamo, quanti siamo, dove siamo presenti: in una parola come siamo organizzati. Osserviamo che è esattamente ciò prevede il disegno di legge regionale 92 presento il 22 gennaio scorso, attualmente in discussione e che prevede, qualora approvato, la decadenza della Direzione.



I PRINCIPALI TEMI DI CUI CI OCCUPEREMO

    
1.      LEGGI CHE CI RIGUARDANO

La Legge regionale 1 del 27 gennaio 2015 prevede modifiche alla L.60/95 tra le quali la riduzione dei dipartimenti a “non più di quattro”, mentre invece la proposta di Legge n. 92 del 22 gennaio, prevede l’abrogazione della L.60/95, la ridefinizione dello Statuto e del  Regolamento di organizzazione, nonché la decadenza della Direzione generale; verificheremo passo dopo passo cosa significherà concretamente tutto ciò e quali ricadute ci saranno sull'organizzazione di strutture e uffici amministrativi.

2.      STABILIZZAZIONE PRECARI

C’è all'ordine del giorno un disegno d legge che prevede l’utilizzo di economie derivanti dalla razionalizzazione dell’Ente per la stabilizzazione di personale precario; seguiremo con tutta l’attenzione necessaria questo processo e, pur non mettendo in discussione i giusti principi di tutela del lavoro, non mancheremo di  denunciare e di ostacolare manovre di stampo clientelare, che spesso hanno caratterizzato situazioni analoghe nella storia delle assunzioni fatte in Arpa da molti anni a questa parte.

3.      POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Siamo interessati ad evitare e a superare le inutili quanto ridicole e umilianti, per chi le ha subite, cosiddette “selezioni per l’attribuzione di posizione organizzativa”. FSI ritiene che la presunta trasparenza a cui si punta nel mettere in piedi procedure tanto pletoriche quanto inefficaci siano una manifestazione di mera ipocrisia.  

4.      LA NOSTRA POSIZIONE SUL MILIONE (E ROTTI) AI DIRIGENTI

I sindacati dei dirigenti - nessuno escluso - si stanno impegnando affinché venga attribuita a quella categoria, entro il 2015, la quota fondi residui 2010-2012 che ammonta a più di 1.000.000 di euro; non discutiamo la legittimità della richiesta, ma poniamo una seria e rigorosa  questione etica visto che buona parte della dirigenza di Arpa è responsabile della mala gestione dell’Ente. Il comparto  che soffre anni di inefficienze, ambiguità e, non ultimo, del blocco dei contratti e quindi dei salari dal 2009, ha secondo noi ottime ragioni per opporsi a questa ingiustificata regalia. FSI è contraria e continuerà ad esserlo.

5.      TELELAVORO A DISTANZA E A DOMICILIO

Seguiremo con attenzione i futuri bandi per l’attribuzione del Telelavoro a distanza e a domicilio per evitare che, come in passato, vengano mantenute zone franche in mano a piccole “satrapie” con facoltà di decidere al di sopra delle regole in materia.


6.      POLO ALIMENTI

Con delibera del 22 dicembre 2014 la Regione ha previsto gli ambiti di operatività di Arpa rispetto all'Istituto Zooprofilattico in materia di alimenti e sulla sicurezza dei prodotti non alimentari. Si tratta di linee di indirizzo con un processo che si dovrebbe completare nel medio termine; anche in questo caso seguiremo l’iter monitorando le concrete ricadute sui lavoratori interessati.  

7.      LAVORO ESTERNALIZZATO –NUOVI APPALTI

FSI è interessata, attraverso il coinvolgimento di una propria struttura specializzata, a seguire le dinamiche di aggiudicazione degli appalti di servizi esternalizzati, là dove a pagare il prezzo di consistenti ribassi sono i lavoratori esterni che si trovano in una umiliante condizione di ricatto e di intollerabile sfruttamento; l’azione di FSI, in questo caso, è indirizzata ad arginare, dove possibile, situazioni di illegittima prevaricazione, già verificatesi in alcuni contesti.



DI COSA CI SIAMO OCCUPATI

1.      INFORMAZIONE

A  gennaio 2012 (primi in Arpa ad utilizzare questo strumento comunicativo) abbiamo inaugurato il nostro sito/blog aziendale che è un po’ il depositario della memoria del nostro lavoro in questi ultimi anni; sono pubblicati articoli e post a partire dal 2007 e l’excursus che segue lo utilizzerà per richiamare i punti salienti della nostra azione negli ultimi tre anni: http://archiviosindacale.blogspot.it/p/prima-pagina.html

2.      DIRIGENZA

Abbiamo denunciato la pretesa dell’amministrazione, a gennaio 2012, di incrementare i ruoli dirigenziali, smontando il teorema più dirigenti = più efficienza, con questa lettera aperta: http://archiviosindacale.blogspot.it/2012/01/piano-di-riposizionamento.html
poi ulteriormente precisata con:

3.      ANZIANITÀ   COADIUTORI AMMINISTRATIVI

Abbiamo tutelato, con successo,  le categorie B denunciando  a marzo 2102 il tentativo di annullare l’anzianità ai fini concorsuali per coloro che passavano dal profilo tecnico a quello amministrativo:
http://archiviosindacale.blogspot.it/2012/03/passaggi-di-profilo-richiesta-di.html 

4.      TRATTENUTA 2,5% TFS

Ci siamo anche preoccupati di informare sugli effetti della sentenza della  corte costituzionale a favore dei lavoratori pubblici sulla ritenuta  del 2,5%  ai fini dell'accantonamento dell'ex trattamento di fine servizio:

5.      DOCUMENTI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

Abbiamo seguito la vicenda relativa all'assenza di documenti di valutazione del rischio, con particolare riferimento allo stress da lavoro correlato; abbiamo ricevuto risposte inadeguate ed abbiamo continuato la nostra battaglia coinvolgendo gli RLS, continuando a monitorare le iniziative che a questo proposito l’Amministrazione sta prendendo concretamente: http://archiviosindacale.blogspot.it/2013/01/info-fsi-su-stress-da-lavoro-correlato.html 

6.      FONDI CONTRATTUALI-INCENTIVI EX T.D.

Abbiamo partecipato al dibattito sugli incentivi agli ex tempi determinati contribuendo a determinare un risultato che fosse il più equo possibile rispetto al contesto in cui è maturata questa vicenda:

7.      UNA TANTUM E PREMIALITÀ  CATEGORIE “B”

Contestualmente all'accordo sugli incentivi agli ex T.D., abbiamo raggiunto un accordo su un piccolo incremento delle quote mensili di incentivazione. Su nostra proposta, gli incrementi mensili non hanno seguito un criterio di proporzionalità (stipendio + alto = maggiore incremento) bensì sono stati determinati premiando maggiormente le categorie più deboli (B – Bs). L'una tantum annuale è stata determinata in 120 euro uguali per tutte le categorie:

8.      PROCEDURE DI SELEZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Siamo stati gli unici a denunciare l’oscena pantomima delle selezioni per le posizioni organizzative, là dove sono stati adottati criteri che hanno umiliato sul piano umano e professionale i concorrenti, che evidentemente, in massima parte, non facevano parte di un determinato entourage predefinito:

9.      INIZIATIVE PUBBLICHE - BLOCCO DEL SERVIZIO MENSA

Abbiamo aderito e talvolta promosso iniziative di protesta, come ad esempio quello sulla sospensione del diritto alla mensa che, per alcuni giorni, ha impedito ai colleghi di Torino di usufruire della mensa interna, del buono pasto e della fruizione di un locale idoneo al consumo dei pasti:  

10.  TAVOLI TECNICI POLITICI E REGIONALI SULLA RIORGANIZZAZIONE

Abbiamo partecipato ai tavoli tecnici 2014 denunciando da subito gli intenti dilatori della Direzione che ci avrebbero fatto perdere altro tempo; abbiamo contribuito, con la maggioranza della RSU, a  smascherare la componente sindacale “collaborazionista” che  unilateralmente decideva di isolarsi, presentando proposte alternative regolarmente disattese; abbiamo insistito coinvolgendo, insieme a ciò che rimaneva della RSU. o singolarmente come FSI. i soggetti politici della Giunta e del Consiglio regionale:

11.  IL MILIONE DEI DIRIGENTI

Ci siamo scagliati contro il tentativo dei dirigenti di mettere le mani sul milione di euro frutto dei fondi residuali, che pur spettandogli sul piano formale, risultano, in un momento come questo, un insulto a qualsiasi regola del buon senso e della morale:





Questo il nostro impegno, questi i nostri valori,
il voto alla nostra lista fa la differenza


IL 3, 4 E 5 MARZO VOTA FSI     

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