Cari colleghi, quest’anno ci
presentiamo con una lista piuttosto corposa, la più corposa di tutte quelle
presentate da FSI da quando si svolge questa competizione elettorale in Arpa.
Questo è un segno tangibile della
crescita della nostra componente nel nostro Ente, in qualche modo speculare a
quella della nostra organizzazione sul piano nazionale che punta a raccogliere
il malcontento di chi, come tanti di noi in passato, è stato vittima inconsapevole dei “maneggi” della Triplice confederale
ricavandone un senso di vuoto e di frustrazione.
In ARPA FSI ha condotto una
prassi di assoluto rigore nei rapporti improntati alla tutela dei diritti di
tutti i lavoratori, alla corretta rappresentanza degli interessi di ognuno, del
rifiuto assoluto della mediazione
sindacale utilizzata come scambio di favori secondo l’equazione voto e/o
tessera = favore personale.
Noi ci occupiamo delle persone,
dei loro problemi, che possono anche essere personali oltre che collettivi, ma
che affrontiamo sempre e solo chiedendo l’applicazione delle regole secondo i
principi che sono il caposaldo della nostra filosofia: equità e trasparenza.
Come sapete, dall'avvento
dell’era Robotto, la parte sindacale è stata nei fatti ostaggio dell’Amministrazione
che ci ha obbligati alla partecipazione a lunghe fasi di trattativa su diverse
opzioni di riorganizzazione.
Nel 2013 si è parlato di
quadranti; dopo 10 decreti ed una serie di tavoli tecnici “a posteriori”,
nella primavera del 2014 si è passati a
vari annunci di chiusura di sedi e laboratori e la conseguente concentrazione
di attività specialistiche su quattro sedi.
Questo per sommi capi; in realtà
tutto ciò che ha caratterizzato l’azione di questa Direzione è stato all’insegna
dell’improvvisazione, seguendo interessi che con la tutela dell’ambiente hanno
ben poco a che vedere.
Dentro a questo tragico e confuso
balletto di decisioni e contro-decisioni noi abbiamo fatto la nostra parte per
mero spirito di servizio, non rinunciando però a denunciare da subito la totale
inutilità di tutto questo fumo provocato ad arte per coprire interessi
particolari.
La prova capitale è stata fornita quando la RSU, che intanto si era divisa in due tronconi, aveva formulato proposte alternative, certamente più valide sul piano della razionalità rispetto ai vaneggiamenti proposti dalla Direzione che, con l’appoggio di sindacati gregari, le aveva rigettate portandoci alla situazione di stallo nella quale ci troviamo adesso.
La prova capitale è stata fornita quando la RSU, che intanto si era divisa in due tronconi, aveva formulato proposte alternative, certamente più valide sul piano della razionalità rispetto ai vaneggiamenti proposti dalla Direzione che, con l’appoggio di sindacati gregari, le aveva rigettate portandoci alla situazione di stallo nella quale ci troviamo adesso.
Il nostro punto fermo è sempre
stato il seguente: per fare una riorganizzazione che tenda a razionalizzare le
risorse è necessaria una visone d’insieme, non si possono fare interventi
estemporanei, che, a seconda del caso vanno in una direzione o in quella
opposta.
Sono necessarie una Legge, uno
Statuto ed un Regolamento nuovi che sanciscano cosa facciamo, quanti siamo,
dove siamo presenti: in una parola come siamo organizzati. Osserviamo che è
esattamente ciò prevede il disegno di legge regionale 92 presento il 22 gennaio
scorso, attualmente in discussione e che prevede, qualora approvato, la
decadenza della Direzione.
I PRINCIPALI TEMI DI CUI CI OCCUPEREMO
1. LEGGI
CHE CI RIGUARDANO
La Legge regionale 1 del 27
gennaio 2015 prevede modifiche alla L.60/95 tra le quali la riduzione dei
dipartimenti a “non più di quattro”, mentre invece la proposta di Legge n. 92
del 22 gennaio, prevede l’abrogazione della L.60/95, la ridefinizione dello
Statuto e del Regolamento di
organizzazione, nonché la decadenza della Direzione generale; verificheremo
passo dopo passo cosa significherà concretamente tutto ciò e quali ricadute ci
saranno sull'organizzazione di strutture e uffici amministrativi.
2.
STABILIZZAZIONE PRECARI
C’è all'ordine del giorno un
disegno d legge che prevede l’utilizzo di economie derivanti dalla
razionalizzazione dell’Ente per la stabilizzazione di personale precario;
seguiremo con tutta l’attenzione necessaria questo processo e, pur non mettendo
in discussione i giusti principi di tutela del lavoro, non mancheremo di denunciare e di ostacolare manovre di stampo
clientelare, che spesso hanno caratterizzato situazioni analoghe nella storia
delle assunzioni fatte in Arpa da molti anni a questa parte.
3.
POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Siamo interessati ad evitare e a
superare le inutili quanto ridicole e umilianti, per chi le ha subite,
cosiddette “selezioni per l’attribuzione di posizione organizzativa”. FSI
ritiene che la presunta trasparenza a cui si punta nel mettere in piedi
procedure tanto pletoriche quanto inefficaci siano una manifestazione di mera
ipocrisia.
4.
LA NOSTRA POSIZIONE SUL MILIONE (E ROTTI) AI DIRIGENTI
I sindacati dei dirigenti - nessuno
escluso - si stanno impegnando affinché venga attribuita a quella categoria,
entro il 2015, la quota fondi residui 2010-2012 che ammonta a più di 1.000.000
di euro; non discutiamo la legittimità della richiesta, ma poniamo una seria e
rigorosa questione etica visto che buona
parte della dirigenza di Arpa è responsabile della mala gestione dell’Ente. Il
comparto che soffre anni di
inefficienze, ambiguità e, non ultimo, del blocco dei contratti e quindi dei
salari dal 2009, ha secondo noi ottime ragioni per opporsi a questa
ingiustificata regalia. FSI è contraria e continuerà ad esserlo.
5.
TELELAVORO A DISTANZA E A DOMICILIO
Seguiremo con attenzione i futuri
bandi per l’attribuzione del Telelavoro a distanza e a domicilio per evitare
che, come in passato, vengano mantenute zone franche in mano a piccole
“satrapie” con facoltà di decidere al di sopra delle regole in materia.
6.
POLO ALIMENTI
Con delibera del 22 dicembre 2014
la Regione ha previsto gli ambiti di operatività di Arpa rispetto all'Istituto
Zooprofilattico in materia di alimenti e sulla sicurezza dei prodotti non
alimentari. Si tratta di linee di indirizzo con un processo che si dovrebbe
completare nel medio termine; anche in questo caso seguiremo l’iter monitorando
le concrete ricadute sui lavoratori interessati.
7.
LAVORO ESTERNALIZZATO –NUOVI APPALTI
FSI è interessata, attraverso il
coinvolgimento di una propria struttura specializzata, a seguire le dinamiche
di aggiudicazione degli appalti di servizi esternalizzati, là dove a pagare il
prezzo di consistenti ribassi sono i lavoratori esterni che si trovano in una
umiliante condizione di ricatto e di intollerabile sfruttamento; l’azione di
FSI, in questo caso, è indirizzata ad arginare, dove possibile, situazioni di illegittima
prevaricazione, già verificatesi in alcuni contesti.
DI COSA CI SIAMO OCCUPATI
1.
INFORMAZIONE
A gennaio 2012 (primi in Arpa ad utilizzare
questo strumento comunicativo) abbiamo inaugurato il nostro sito/blog aziendale
che è un po’ il depositario della memoria del nostro lavoro in questi ultimi
anni; sono pubblicati articoli e post a partire dal 2007 e l’excursus che segue
lo utilizzerà per richiamare i punti salienti della nostra azione negli ultimi
tre anni: http://archiviosindacale.blogspot.it/p/prima-pagina.html
2.
DIRIGENZA
Abbiamo denunciato la pretesa
dell’amministrazione, a gennaio 2012, di incrementare i ruoli dirigenziali,
smontando il teorema più dirigenti = più efficienza, con questa lettera aperta: http://archiviosindacale.blogspot.it/2012/01/piano-di-riposizionamento.html
poi ulteriormente precisata con:
3.
ANZIANITÀ COADIUTORI AMMINISTRATIVI
Abbiamo tutelato, con
successo, le categorie B
denunciando a marzo 2102 il tentativo di
annullare l’anzianità ai fini concorsuali per coloro che passavano dal profilo
tecnico a quello amministrativo:
http://archiviosindacale.blogspot.it/2012/03/passaggi-di-profilo-richiesta-di.html
4.
TRATTENUTA 2,5% TFS
Ci siamo anche preoccupati di
informare sugli effetti della sentenza della
corte costituzionale a favore dei lavoratori pubblici sulla
ritenuta del 2,5% ai fini dell'accantonamento dell'ex
trattamento di fine servizio:
5.
DOCUMENTI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO
CORRELATO
Abbiamo seguito la vicenda
relativa all'assenza di documenti di valutazione del rischio, con particolare
riferimento allo stress da lavoro correlato; abbiamo ricevuto risposte
inadeguate ed abbiamo continuato la nostra battaglia coinvolgendo gli RLS,
continuando a monitorare le iniziative che a questo proposito l’Amministrazione
sta prendendo concretamente: http://archiviosindacale.blogspot.it/2013/01/info-fsi-su-stress-da-lavoro-correlato.html
6.
FONDI CONTRATTUALI-INCENTIVI EX T.D.
Abbiamo partecipato al dibattito
sugli incentivi agli ex tempi determinati contribuendo a determinare un
risultato che fosse il più equo possibile rispetto al contesto in cui è
maturata questa vicenda:
7.
UNA TANTUM E PREMIALITÀ CATEGORIE “B”
Contestualmente all'accordo sugli
incentivi agli ex T.D., abbiamo raggiunto un accordo su un piccolo incremento
delle quote mensili di incentivazione. Su nostra proposta, gli incrementi
mensili non hanno seguito un criterio di proporzionalità (stipendio + alto =
maggiore incremento) bensì sono stati determinati premiando maggiormente le
categorie più deboli (B – Bs). L'una tantum annuale è stata determinata in 120
euro uguali per tutte le categorie:
8.
PROCEDURE DI SELEZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Siamo stati gli unici a
denunciare l’oscena pantomima delle selezioni per le posizioni organizzative,
là dove sono stati adottati criteri che hanno umiliato sul piano umano e
professionale i concorrenti, che evidentemente, in massima parte, non facevano
parte di un determinato entourage predefinito:
9.
INIZIATIVE PUBBLICHE - BLOCCO DEL SERVIZIO MENSA
Abbiamo aderito e talvolta
promosso iniziative di protesta, come ad esempio quello sulla sospensione del
diritto alla mensa che, per alcuni giorni, ha impedito ai colleghi di Torino di
usufruire della mensa interna, del buono pasto e della fruizione di un locale
idoneo al consumo dei pasti:
10. TAVOLI
TECNICI POLITICI E REGIONALI SULLA RIORGANIZZAZIONE
Abbiamo partecipato ai tavoli
tecnici 2014 denunciando da subito gli intenti dilatori della Direzione che ci
avrebbero fatto perdere altro tempo; abbiamo contribuito, con la maggioranza
della RSU, a smascherare la componente
sindacale “collaborazionista” che
unilateralmente decideva di isolarsi, presentando proposte alternative
regolarmente disattese; abbiamo insistito coinvolgendo, insieme a ciò che
rimaneva della RSU. o singolarmente come FSI. i soggetti politici della Giunta
e del Consiglio regionale:
11. IL
MILIONE DEI DIRIGENTI
Ci siamo scagliati contro il
tentativo dei dirigenti di mettere le mani sul milione di euro frutto dei fondi
residuali, che pur spettandogli sul piano formale, risultano, in un momento
come questo, un insulto a qualsiasi regola del buon senso e della morale:
Questo il nostro impegno, questi i nostri valori,
il voto alla nostra lista fa la differenza
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