venerdì 9 novembre 2012

info FSI - aggiornamento sulla trattenuta del 2,5%

Gent. Colleghe e Colleghi,

vi avevamo scritto, qualche giorno fa, per cercare di fare un po' di ordine sull'inseguirsi di informazioni in merito alla sentenza della Corte Costituzionale che, ricordiamo,  dichiarava l'illegittimità della trattenuta del 2,5% sull'80% dello stipendio, quale contributo da parte del lavoratore all'accantonamento mensile per il trattamento di fine rapporto (TFR) che, dal 1/1/2011, riguardava tutti i pubblici dipendenti.

Come ricorderete, avevamo suggerito di attendere probabili (anzi, certi)  interventi governativi, volti ad evitare di sospendere la trattenuta e, ancor di più, ad evitare il rimborso degli arretrati agli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici da parte delle disastrate casse statali, prima di inviare all'amministrazione lettere di diffida e/o solleciti.

 

I fatti recenti ci hanno purtroppo dato ragione

 

Con una capriola all'indietro degna del miglior acrobata circense, il Governo ha riportato le lancette dell'orologio al 2010, annullando di fatto il passaggio al TFR, introdotto da Tremonti per i dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato prima del 2001, ripristinando pertanto il preesistente istituto del TFS (trattamento di fine servizio).

Conti alla mano (ribadiamo,  il  Governo attuale è composto di tecnici che valutano la bontà di ogni decisione unicamente col parametro della calcolatrice) costava di meno rimborsare qualcosina a quei dipendenti che in questi due anni scarsi avevano cessato il servizio e ai quali era stato effettuato il calcolo in regime di TFR, piuttosto che rimborsare due anni di maltolto a tutti i dipendenti pubblici d'Italia…

 

C'è da chiedersi: è una buona o una cattiva notizia?

Dipende….

 

Al di là delle valutazioni politiche che ogni di noi può fare sull'operato del Governo, il bicchiere si può vedere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Non ci sarà la cessazione della trattenuta, e non ci sarà alcun rimborso. Che, crediamo, di questi tempi avrebbero fatto decisamente comodo ad ognuno di noi!

Però, se e quando un giorno lontanissimo andremo in pensione, la nostra liquidazione verrà calcolata con parametri che AL MOMENTO sono decisamente più convenienti rispetto al TFR.

In ogni caso, quindi, la lotta che alcune sigle sindacali, tra cui FSI, hanno condotto in questi due anni, non è stata vana. Al momento, perlomeno.

 

Fine del discorso?

No, in tutta questa confusione, non possiamo certo farci mancare qualche  "ma"…

 

Il primo "ma" (teorico) è che il provvedimento governativo è un decreto legge, vale a dire che deve essere approvato dal Parlamento entro 60 giorni, con la possibilità quindi di introduzione di modifiche anche sostanziali.

 

Il secondo "ma" è molto più concreto, per quanto confonda ancor più le cose.

 

Per i dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato dopo il 2001 infatti, già si applicava il TFR e tale regime si continua ad applicare anche dopo la citata sentenza; trattamento per il quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della trattenuta.

Poiché Arpa, che non ci fa mai  mancare nulla quando si tratta di cose in negativo,  ha da sempre effettuato la trattenuta anche a tali colleghi, SEMBREREBBE di capire che per loro si dovrebbe da subito interrompere la trattenuta stessa ed iniziare a porsi il problema di reperire le risorse per i rimborsi (dalla data di assunzione? Dal 2011?).

Vale sempre lo stesso discorso, su tematiche che riguardano una platea così ampia, le decisioni non possono certamente essere prese dalle singole amministrazioni.

Non c'è alcun dubbio quindi che, fino a nuove disposizioni dall'alto, la trattenuta in Arpa continuerà ad essere fatta, e rimborsi non ne verranno previsti…

 

Come capite, c'è in merito una grande confusione, a partire dall'evidente disparità di trattamento tra colleghi in base alla data di assunzione.

Siamo certi che fioccheranno ricorsi, controricorsi, sentenze, appelli….

Basta fare un giro nel Web, per rendersi conto di come, su questo argomento, certezze non ce ne siano da parte di nessuno.

 

La nostra posizione quindi, nello specifico caso ma anche più in generale, intende distinguersi cercando di fornire una informazione la più possibile onesta e verosimile, ovvero attenta a registrare la realtà ed a comunicarvela senza creare inutili illusioni o aspettative.

 

A margine vi informiamo che la Direzione ha inviato una bozza ai sindacati con la quale manifesta l'intenzione di chiudere tutte le sedi di Arpa nei giorni 24 e 31 dicembre e quindi di mettere in congedo obbligatorio tutto il personale.

 

Vi aggiorneremo presto su questa e su altre tematiche "calde" di cui si incomincia ad intravvedere qualcosa all'orizzonte.

 

Carlo Maggiore e Michele Lattanzio

Coordinamento  Arpa

FSI-USAE


seguiteci anche su:

http://archiviosindacale.blogspot.com/
  

Questo messaggio è inviato ad una lista di corrispondenti a scopo informativo e divulgativo delle iniziative sindacali del Coordinamento FSI-ARPA Piemonte.

Nel caso non fossi più interessato a ricevere i nostri messaggi è sufficiente segnalarlo scrivendo o telefonando al mittente del presente messaggio, oppure scrivendo al seguente indirizzo: fsiarpapiemonte@gmail.com




Nessun commento: