mercoledì 20 gennaio 2016

risposta aperta all'USB - cambiamenti in FSI

Risposta aperta a USB

A seguito del comunicato sindacale dell’USB uscito il 18 gennaio scorso il quale ci chiama in causa rispetto all’accordo siglato il 30 dicembre sulla ripartizione dei fondi, mi vedo costretto ad intervenire ulteriormente per chiarire la posizione di FSI rispetto a quella decisione.

E’ vero noi abbiamo firmato, avevamo spiegato in qualche modo il perché nei nostri due comunicati del 30 dicembre e del 5 gennaio (consultabili sul blog all’indirizzo   http://www.fsiarpapiemonte.it) .

Abbiamo firmato perché bisognerebbe sapere, prima di sparare nel mucchio, che quest’anno entra in vigore in via definitiva il nuovo sistema di contabilità delle amministrazioni pubbliche (d.lgs 118/2011) che rivoluziona il sistema di formazione dei bilanci degli enti mettendo in una condizione di sofferenza chi travasa da un anno all’altro residui che poi vanno a gravare su bilanci successivi.

Per non dire delle incognite che gravano in vista dei rinnovi contrattuali, i quali potrebbero introdurre altri vincoli all’utilizzo di risorse stagnati.

Per farla breve, rischiavamo di non prenderli questi pochi soldi, non potevamo assumerci questa responsabilità; va ricordato che noi però prima di firmare abbiamo provato in tutti modi a modificare i termini dell’accordo proponendo l’introduzione di un correttivo che considerasse non solo la presenza in servizio nel 2015, ma che riproporzionasse il corrispettivo anche agli anni di maturazione dei residui (2010-2014).

Lo abbiamo fatto ai tavoli tecnici, in comunicazioni dirette alla direzione e al tavolo politico. Senza successo.
Si è creata una saldatura tra CGIL-CISL-UIL e Direzione che ci ha imposto questa opzione iniqua.

Abbiamo anche contestato all’Amministrazione la responsabilità di aver fatto sedimentare fino alla fine del 2015 i residui, per poi obbligarci con modalità, che non esito a definire ricattatorie, a bruciare le tappe all’ultimo momento

Abbiamo firmato, come detto nelle nostre comunicazioni precedenti, per senso di responsabilità pur distinguendoci (insieme a FIALS) attraverso una nota a verbale di dissenso a margine dell’accordo.
Non potevamo fare di più.

Ora l’USB non trova nulla di meglio da dire che firmando anche noi facciamo “quello che vogliono Porta e Robotto”, magari facendosi ispirare in questa splendida riflessione da qualche transfugo della CGIL recentemente imbarcato tra le fila dell’USB alla ricerca di una nuova visibilità, anche perché un po’ frustrato da scelte e previsioni che non si erano rivelate così azzeccate.

Se USB pensa di fare propaganda a spese di chi, fra i pochi in ARPA, si è sempre mosso nel solco tracciato da principi di equità e giustizia ha sbagliato completamente indirizzo, e forse anche compagni di viaggio. Quegli stessi compagni di viaggio che in molte circostanze in passato hanno mirato al consenso più che al bene comune.


Rinviamo quindi al mittente le accuse che USB – in malafede - muove nei nostri confronti, mettendoci di fatto sullo stesso piano di CGIL, CISL e UIL e Amministrazione, uniche responsabili di un accordo iniquo e sbagliato nel merito



Cambiamenti in FSI

Ho scritto di mio pugno questo post perché è l’ultimo che redigo nella mia qualità di coordinatore e portavoce di FSI in ARPA.
Sono ormai quasi nove anni che ininterrottamente svolgo questa funzione e sento la necessità, direi fisiologica, di un cambio, anche in virtù di dinamiche interne al sindacato in rapida evoluzione che richiedono maggiori energie e capacità di mediazione che, francamente, sento di non possedere a sufficienza.
Ho già rimesso il mandato alla Segreteria FSI che dovrebbe, a breve, individuare il nuovo coordinatore.

Michele Lattanzio

FSI Arpa Piemonte

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