martedì 18 dicembre 2012

auguri-assemblea flash mob 13.12.12

Care colleghe e colleghi,
della giornata del 13 (assemblea e flash mob) vi è stato dato ampio conto con il comunicato della RSU diffuso venerdì.
Per quel che ci riguarda, ci interessa porre l'accento su  alcune questioni di principio, che però racchiudono argomentazioni di sostanza  alle quali teniamo particolarmente.
Dal dibattito è scaturito un messaggio sostanzialmente unitario, che ha posto particolare attenzione alle manovre politiche in tema di revisione della spesa del personale degli enti.
È bene fare delle doverose distinzioni.
Alcuni di noi (non solo noi di FSI) hanno voluto uscire dall'analisi fredda dei numeri per denunciare con linguaggio più apertamente politico il cambio di atteggiamento che la classe dirigente (intesa come categoria generale) sta operando a danno dei Lavoratori.  
A nessuno sfugge che a tutti livelli di governo, centrale,  locale o amministrativo passano continuamente segnali che chiaramente mirano a ridimensionare le poche tutele  rimaste ai Lavoratori del Comparto; l'atteggiamento di una certa dirigenza che si fa via via  sempre più autoritario e minaccioso non può ridurre il dibattito ad una sorta di calcolo di quante probabilità abbiamo che la Spending Review colpisca anche in Arpa Piemonte.
La classe dirigente, di fronte alla prospettiva di una "coperta" più corta, si sta adoperando per tirarla tutta dalla propria parte.
La consapevolezza che noi ed altri abbiamo più volte evocato è ciò che i Lavoratori devono avere chiaro davanti a loro: la salvaguardia dell'occupazione e delle retribuzioni, queste ultime già ampiamente minate dai contratti fermi dal 2009.
Questo è il "fortino" che OBBLIGATORIAMENTE sentiamo il dovere di difendere con la nostra azione.
Prima di minare i diritti fondamentali di chi lavora, ci sono sacche di spreco sulle quali si può e si deve cominciare ad incidere, osteggiando la volontà di operare tagli lineari che impongono riduzioni di spesa indifferenziati senza che si operi una ricerca reale degli sprechi.      
Di fronte a tutto questo chiediamo ai Lavoratori di non ritrarsi in un orizzonte mentale circoscritto; ciò che fino a ieri era certo, oggi non si può più affermare che lo sia ancora.
Basta guardarsi intorno!
Durante l'assemblea (che visto il tema e l'affluenza avrebbe meritato una sede migliore ed una durata adeguata) sono emerse interessantissime sollecitazioni da parte di alcuni colleghi:
c'era chi attribuiva a politiche e a scelte del passato più o meno recente i problemi (o parte dei problemi) nei quali ci dibattiamo oggigiorno;
chi accusava il Sindacato di non aver saputo proporre un modello alternativo al cosiddetto "Piano di riposizionamento";
chi alludeva a sprechi  che quotidianamente si verificano nell'utilizzo di risorse strumentali e umane.
Nel primo caso, pur riconoscendo la fondatezza delle asserzioni, non possiamo che ribadire che l'emergenza di oggi è la salvaguardia di quelle garanzie fondamentali a cui si alludeva sopra; volgersi indietro, adesso, serve solo a ricordarci che tanti lupi dell'ultima ora, fino a quando ha fatto loro comodo, sono state mansuete pecorelle che hanno placidamente pascolato nel gregge del potere, a discapito dell'interesse generale: non lo dimentichiamo, ma è necessario per forza di cose guardare avanti!
Oggi il problema è salvare il salvabile!
Quanto a proporre modelli alternativi del Piano di riposizionamento ribadiamo ciò che efficacemente è stato detto in assemblea; in un anno abbiamo contestato in tutti i modi la necessità di questa ennesima riorganizzazione; noi di FSI, in particolar modo, ci siamo scagliati contro il teorema della necessità di creare nuovi dirigenti. Con l'azione della RSU abbiamo raggiunto (con fatica) il livello politico regionale e provinciale che, in qualche modo, ha larvatamente sconfessato l'operato della Direzione.
Tutto ciò sembra poca cosa, ma riteniamo che a qualcosa sia servito.
La realtà ci sta dimostrando che gli esercizi teorici con i quali si è baloccata la Direzione con il piano di riposizionamento non fanno altro che generare ulteriore spreco ad inefficienza.
Un'organizzazione continuamente rimessa in discussione è, in tutti i termini, semplicemente una follia!  
Un'altra interessante sollecitazione, che intendiamo fare nostra,  è quella di chi ha parlato di sprechi che si verificano quotidianamente nell'uso dei materiali di consumo (nel caso specifico si è parlato di reagenti chimici).
La nostra attività professionale non ci consente sempre di avere una visione particolareggiata delle varie realtà locali, la conoscenza dei problemi talvolta deriva da discorsi magari sentiti casualmente tra una cosa e l'altra.
La proposta che ci sentiamo pertanto di dover fare come FSI è la seguente:
segnalateci gli sprechi e le disfunzioni che passano per la vostra esperienza diretta e quotidiana, fatelo in qualsiasi modo, magari usando il nostro blog.
In quel modo le segnalazioni possono essere fatte anche in forma anonima cliccando sul comando che si trova al fondo di ogni post: commenti (nessun commento –  numero* commenti, ecc.) del nostro blog, che è il seguente:
Le segnalazioni ci servono per rendere più efficace la nostra azione e per consolidare una comunanza di intenti che è quella di conoscere i problemi, rappresentarli in modo adeguato e nelle sedi opportune, ma, soprattutto, nella malaugurata ma verosimile ipotesi che la Regione operi nel 2013 ulteriori tagli di finanziamento, ci consentirebbero di formulare denunce e controproposte inoppugnabili, poiché direttamente legate alle vostre segnalazioni.
Qui ci fermiamo essendoci dilungati anche troppo, consentiteci solo di augurare, a nome della componente aziendale di FSI,  di trascorrere serenamente queste prossime Feste.

Carlo Maggiore    Michele Lattanzio 



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