giovedì 4 luglio 2013

Info FSI tavolo tecnico 2 luglio



Martedì 2 luglio  RSU, OO.SS. ed Amministrazione si sono incontrati per un nuovo  tavolo tecnico sulla produttività del personale ex tempo determinato e sui residui dei fondi contrattuali, convocato a seguito del mancato accordo nel precedente incontro del 19 giugno di cui vi avevamo dato riscontro nei giorni successivi.

 

Per FSI erano presenti Carlo Maggiore ed Anna Maria Scibelli.

 

La riunione si è svolta in un ambiente più costruttivo rispetto al precedente incontro; riteniamo si siano finalmente poste delle basi  concrete per l'auspicabile chiusura dell'intera vicenda, che dovrebbe avvenire al "tavolo politico" già convocato per il 16 luglio.

 

Vi illustriamo sinteticamente le ipotesi che sono emerse, con l'avvertenza di considerarle come tali.

 

1)      T.D. e periodi di prova  dal 1/1/2005 al 31/12/2009

Per questo primo gruppo, l'ipotesi di accordo prevede una transazione tra l'Amministrazione ed ogni singolo lavoratore interessato, con riconoscimento del 70%  della produttività teorica massima (vale a dire produttività collettiva + produttività individuale); verrà inoltre corrisposto il 50% della produttività per i periodi di prova effettuati nel medesimo intervallo temporale.  Tutto questo al netto di quanto già percepito in virtù dell'accordo 27.11.2009.

E' importante segnalare che transazione verrebbe proposta INDIPENDENTEMENTE dall'aver o meno inviato all'Amministrazione una specifica richiesta.

La transazione verrà proposta unicamente in presenza di adesione unanime delle sigle sindacali  (che martedì è parsa indiscutibile) e sarà ritenuta valida con l'accettazione da parte di almeno il 90% degli interessati.

 

2)      periodi a T.D svolti antecedentemente al 1/1/2005

A questo secondo gruppo (al cui interesse legittimo  si contrappone l'eccepimento della  prescrizione da parte dell'Agenzia) l'Amministrazione è intenzionata a proporre in via unilaterale una transazione "a saldo e stralcio", attingendo i fondi necessari da un diverso capitolo (esattamente quello delle Spese Legali).

Non è ancora chiaro quale sarebbe la data iniziale da considerare in quanto, come è stato fatto notare dalle OO.SS, il fatto che i fondi residui  disponibili  siano stati accantonati a partire dal 2002 è totalmente slegato dalla data a partire dalla quale riconoscere  una sorta di "diritto morale";  tanto più che, come detto, nella fattispecie l'Amministrazione attingerebbe ad un capitolo di bilancio differente da quello della produttività.

Sul periodo l'Amministrazione si è quindi riservata una decisione definitiva; anche in questo caso, probabilmente, la transazione verrà proposta INDIPENDENTEMENTE dalla presentazione di una specifica richiesta.

La cifra proposta, per questo secondo gruppo, sarà molto probabilmente pari al  10%  della produttività teorica massima non percepita.

 

 

 

 

3)      Saldo dei residui 2002-2009

Detratto l'importo necessario a definire la transazione del gruppo 1), rimarrebbe disponibile nel fondo, sempre per il periodo 2002-2009,  un residuo di circa 1.000.000 di euro.

L'ipotesi prevede la corresponsione a tutto il  personale in servizio al 1/1/2013 (quindi comprensivo dei colleghi interessati alla transazione),  proporzionalmente agli anni di servizio effettuati nel periodo 2002-2009, del  30% di una annualità di produttività per la propria categoria.

Per chiarire, chi ha prestato servizio per tutti gli 8 anni 2002-2009, si vedrebbe riconosciuta una cifra pari a quanto percepito a saldo della produttività lo scorso mese di maggio. Nel caso di un periodo minore, l'importo verrebbe ridotto proporzionalmente.

 

4)      Arrotondamento delle quote annue di produttività

Si è ipotizzato, su richiesta di tutte le sigle,  di prevedere un arrotondamento delle quote annue di produttività, con un incremento maggiore per le cagorie B e Bs ed a decrescere sino al Ds.

Tale arrotondamento, che potrebbe avvenire a partire dal 2012, porterebbe ad un incremento dell'ordine di poche unità di euro lorde mensili,  ma consentirebbe in particolare alle categorie inferiori di percepire una piccola quota di arretrato.

 

Come detto, quanto esposto  non è ancora un accordo siglato, ma riteniamo costituisca finalmente la base per la risoluzione di una vicenda che è stata sicuramente nel tempo gestita male da più parti;  siamo convinti che il periodo difficile che stiamo vivendo ponga tutte le parti davanti alla responsabilità morale di  una rapida chiusura.

 

Abbiamo ritenuto invece piuttosto inquietante l'ipotesi, ventilata in termini molto generali dal D.A., di ripartire i residui dei fondi della produttività a partire dall'anno in corso (fatti salvi acconti mensili e saldo) non più secondo i soliti criteri consolidati (presenza in servizio ad una certa data, ripartizione secondo i periodi di servizio prestato) ma secondo criteri di "premialità".  Se è vero che nessun sindacato intende ergersi a  difensore a priori dell'appiattimento, e che siamo tutti perfettamente consapevoli di come le varie nefaste leggi "Brunetta" "Tremonti" ecc. impongano alle P.A. di differenziare il personale sulla base del "merito", è altrettanto vero che in Arpa nel corso degli anni abbiamo tutti potuto "apprezzare" (virgolettato) quali siano capacità e volontà  di  buona parte della Dirigenza nel premiare i collaboratori effettivamente meritevoli. Numerosi gli strumenti a disposizione, dall' "oggettività" delle schede di valutazione alla "trasparenza ed imparzialità" nell'attribuzione delle posizioni organizzative, ecc. ecc.

Abbiamo esposto al D.A.  le  nostre perplessità (per usare un eufemismo) in materia, ma temiamo che presto torneremo a parlare di questo argomento.

 

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In premessa, il D.A. ci ha accennato alla dichiarata incostituzionalità della legge regionale 7/2011 (Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza e il personale), che ha portato in Regione alla risoluzione repentina di numerosi contratti di collaborazione. In particolare in Arpa potrebbero sorgere delle difficoltà sui contratti di collaborazione relativi ai progetti finanziati. Occorrerà vedere gli sviluppi.

 

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Con legge regionale, è nuovamente stata assegnata ad Arpa la competenza sull'accreditamento delle Strutture Sanitarie che era passata all'ARESS. Dal 1 luglio, i colleghi che erano distaccati all'ARESS sono rientrati in servizio in Arpa, ed al momento tale funzione è attribuita allo Staff della Direzione, in attesa di definire a quale Struttura Arpa verrà assegnata.

 

 

 

 

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I colleghi a tempo determinato con i contratti a 36 mesi in scadenza da luglio in poi dovrebbero automaticamente essere prorogati  in servizio fino al 31 dicembre senza necessità di ulteriore accordo sindacale.

 

 

Vi aggiorneremo, come sempre.

 

 

Redatto a cura del       coordinamento FSI-USAE

Arpa Piemonte

 

 

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